“In pochissimi mesi avete fatto passi da gigante. Alcune delle attività che abbiamo visto oggi, fino a poco tempo fa, non esistevano. Non potevamo nemmeno parlare di “bolla tattica” cioè la capacità di difenderci nello spettro elettromagnetico, e ora possiamo farlo. Oggi avete dimostrato capacità che ci mettono ai primi posti nel mondo, e questo è stato possibile grazie al lavoro congiunto tra l’Esercito e le aziende italiane. È infatti cruciale avere catene di approvvigionamento interne e affidabili. Questo ci dà un’autonomia strategica che è essenziale per il nostro futuro”.
Sono state queste le parole dell’On. Guido Crosetto, Ministro della Difesa, che mercoledì, 18 settembre, ha assistito alla conclusione dell’esercitazione “Stella Alpina” in cui si sono addestrati, per oltre due settimane, ai piedi della Marmolada, più di 600 militari dell’Esercito Italiano provenienti da Reparti altamente specializzati.
Prima di dare avvio all’esercitazione, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello ha invece ricordato che: “le operazioni di combattimento odierne hanno mutato forma e schemi sul campo. Da un lato abbiamo capacità e sistemi d’arma che ben conosciamo e sappiamo impiegare, ma che vent’anni di operazioni di supporto alla pace avevano messo nei depositi: carri, artiglierie, mezzi blindati; a questi si aggiungono forme di conflitto quasi dimenticate, come il combattimento in trincea e i campi minati. Dall’altro lato ci sono l’impiego di tecnologie avanzate come droni, missili ipersonici, munizioni intelligenti, sistemi d’arma che operano nello spazio elettromagnetico, nel dominio cibernetico e attraverso quello spaziale.
In sintesi, un condensato di passato – il conflitto convenzionale su larga scala – e futuro – i domini emergenti e la tecnologia digitale – che pone allo strumento militare terrestre sfide decisamente complesse per fronteggiare le quali l’Esercito Italiano deve essere pronto.
I valori rappresentano le nostre regole di vita, l’impegno che ognuno di noi ha assunto giurando fedeltà alla Repubblica al cospetto del tricolore. Sono racchiuse nelle stellette cucite sui nostri baveri. Le rispettiamo sino al sacrificio estremo!
L’addestramento si estrinseca nel duro impegno quotidiano che poniamo per essere sempre pronti e all’altezza delle aspettative che il Paese ripone nelle sue Forze Armate. La tecnologia è il collante della cooperazione fra moderne unità di combattimento – ovviamente in un’ottica interforze e multidominio – per il conseguimento degli obiettivi militari attraverso, a parità di altri fattori, una superiore capacità di ingaggio e di difese”.
Lo scopo dell’esercitazione “Stella Alpina 24”
• Mostrare il processo di adeguamento capacitivo e di innovazione tecnologica che l’Esercito sta portando avanti, in chiave multi-dominio, al fine di affrontare le minacce degli attuali scenari di guerra e delle sfide connesse con le nuove frontiere di confronto.
• Dispiegamento di sistemi, mezzi ed equipaggiamenti appena entrati in servizio o in via di acquisizione, per adattare lo strumento militare terrestre ai nuovi paradigmi di gestione dei conflitti e ai nuovi modi di combattere in un’ottica tecnologica e digitale.
Ambiente cibernetico con quelle dello spettro elettromagnetico
L’integrazione delle capacità che operano nell’ambiente cibernetico con quelle dello spettro elettromagnetico si sono dimostrate particolarmente determinanti per riuscire a mantenere il vantaggio strategico rispetto a potenziali avversari con pari capacità di combattimento.
Infatti, nell’esercitazione è stato condotto un atto tattico finalizzato alla riconquista di una Diga, eseguito con capacità di combattimento convenzionali, affiancate e supportate dalle principali innovazioni tecnologiche protagoniste della trasformazione dell’Esercito. A essere protagonista nella gestione delle nuove tecnologie è stato il neo-costituito costituito 9° Reparto Sicurezza Cibernetica “Rombo”, che, ha realizzato una rete combat e una bolla tattica Multi-Dominio, ossia una serie di misure di protezione cibernetica ed elettromagnetica, finalizzate a salvaguardare le unità, i sistemi e le connessioni tra di essi e a conseguire la superiorità Cyber e di gestione dello spettro elettromagnetico.
• La “bolla tattica” consente di massimizzare l’efficacia delle azioni cinetiche e la protezione delle forze impiegate presso la diga di Fedaia: unità di fanteria, cavalleria, artiglieria e genio della Brigata Alpina “Julia”, Forze Speciali del 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione ed Acquisizione Obiettivi ed elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito.
Esercitazioni e sviluppo tecnologico: un connubio diventato il cuore pulsante dell’Esercito
• Basti pensare alle innovazioni che hanno reso l’Esercito sempre più tecnologico e proiettato nel futuro: Sistemi a pilotaggio remoto aerei, terrestri e acquatici, nuove tecnologie di comunicazione satellitari, sistemi di difesa anti-drone, mezzi e sistemi d’arma a guida autonoma o remotizzata, strumenti di acquisizione delle minacce supportati dall’intelligenza artificiale e sistemi di Comando e Controllo avanzati.
Un connubio che porta l’Esercito italiano a essere tra i primi del mondo.