Un impegno rinnovato verso l’innovazione tecnologica e la collaborazione internazionale.
CRESCITA DELL’EUROPEAN DEFENCE FUND
Nel contesto della crescente rilevanza dell’European Defence Fund (EDF), l’aggiornamento del 2023 dei progetti finanziati evidenzia un impegno significativo verso lo sviluppo tecnologico e la capacità difensiva collaborativa in Europa. L’EDF, che mira a consolidare la base tecnologica e industriale della difesa europea e a promuovere l’interoperabilità tra le forze armate nazionali, ha stanziato oltre 1 miliardo di euro per 55 nuovi progetti, portando l’investimento totale a oltre 3 miliardi di euro dal maggio 2021.
PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO DELLE PMI
Questo programma di finanziamento, basato su 34 bandi tematici e bandi bottom-up focalizzati sulle PMI (Piccole e Medie Imprese), ha visto la partecipazione di 581 entità giuridiche uniche provenienti da 26 Stati membri e dalla Norvegia. Particolarmente significativo è il coinvolgimento delle PMI, che rappresentano il 42% di tutte le entità selezionate, ricevendo il 18% del totale dei finanziamenti.
RUOLO DELL’ITALIA NEI PROGETTI EDF
L’Italia si distingue come uno dei principali beneficiari con un finanziamento totale di 364.274.424 euro e la guida di otto progetti. Tra questi, cinque sono progetti tematici guidati da grandi aziende come NAVIRIS, LEONARDO, ELETTRONICA e IVECO DEFENCE. Tuttavia, la gestione dei progetti non tematici rimane problematica, con solo tre progetti vinti in questo ambito: uno dal CNR, uno da HIT09 una spin-off dell’Università di Padova e uno dalla Nurjana Technologies.
• CARMENTA PF: Il progetto CARMENTA PF, del valore di quasi 33 milioni di euro, è coordinato da Elettronica S.p.A. e coinvolge altre 11 beneficiarie provenienti da sei diversi paesi. Il progetto mira a progettare, prototipare e testare un sistema di nuova generazione per aumentare la sopravvivenza di aerei ad ala fissa e rotante, affrontando un ampio spettro di minacce attuali ed emergenti. Questa fase include una campagna di test di volo e lo sviluppo di un modello digitale di ciascun sottosistema per l’analisi simulata.
• E- CUAS: Il progetto E-CUAS, guidato da Leonardo S.p.A. con un contributo di 43 milioni di euro, coinvolge 24 partecipanti provenienti da 12 nazioni. L’obiettivo è sviluppare soluzioni per contrastare i sistemi aerei senza pilota (UAS) di classe I, inclusi quelli di livello militare, integrando tecnologie come sensori passivi e attivi, tecnologie di soft kill e hard kill, capacità di comando e controllo, infrastrutture di rete e comunicazione, cybersecurity e modelli di dati interoperabili. Il progetto, in continuità con il progetto JEY-CUAS, studierà, armonizzerà e consoliderà concetti operativi, casi d’uso, esigenze degli utenti e requisiti operativi.
• STAALION: Il progetto STAALION, con un contributo di quasi 6 milioni di euro, è guidato da Nurjana Technologies S.r.l. e coinvolge altri sei partecipanti provenienti da cinque paesi diversi. L’obiettivo è dimostrare le potenziali prestazioni della Space Domain Awareness, estendendo le attuali capacità di sorveglianza e identificazione. Poiché l’UE dipende sempre più dalle infrastrutture spaziali per fornire servizi al pubblico, alle istituzioni e ai governi, aumenta anche il livello delle minacce verso i satelliti. STAALION mira a migliorare la disponibilità di informazioni tempestive, con capacità di identificazione avanzate e caratterizzazione in-situ delle potenziali minacce spaziali.
• LACE: Il progetto LACE, con un contributo di quasi 4 milioni di euro, è un progetto non tematico e dirompente guidato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e coinvolge oltre dieci partecipanti provenienti da sei paesi diversi. LACE mira a sviluppare ceramiche trasparenti innovative come mezzi di guadagno laser, con l’obiettivo finale di potenziare lo sviluppo di una nuova classe di laser ad alta potenza di picco e impulsi ultrabrevi. L’esito principale del progetto contribuirà allo sviluppo di laser avanzati con applicazioni sia civili che militari, rappresentando un vantaggio tecnologico che potrebbe tradursi in un vantaggio operativo e strategico rispetto ai prodotti di difesa esistenti.
• ARCHYTAS: Il progetto ARCHYTAS, guidato da Iveco Defence Vehicles S.p.A., ha ricevuto un contributo di quasi 20 milioni di euro come unico progetto finanziato per le architetture hardware dedicate all’IA a basso consumo energetico. Coinvolge 21 partecipanti provenienti da 10 paesi diversi. L’obiettivo di ARCHYTAS è indagare e studiare la fattibilità di acceleratori di intelligenza artificiale non convenzionali per applicazioni di difesa, sfruttando nuove tecnologie a livello di dispositivo e confezionamento, come acceleratori optoelettronici, processi in memoria volatili e non volatili, e dispositivi neuromorfici. Il progetto affronta in modo specifico le sfide incontrate nei casi d’uso della difesa proponendo soluzioni ottimizzate per efficienza energetica, velocità e costi.
• EPC2: Il progetto EPC2, guidato da Naviris S.p.A., ha ricevuto un contributo di 154 milioni di euro e coinvolge quattro partner provenienti da Grecia, Francia, Spagna e l’italiana Fincantieri. L’obiettivo è raggiungere un design certificato di una nave innovativa, modulare, flessibile, interoperabile, ecologica e multiruolo, per permettere alle marine europee di affrontare le sfide del XXI secolo. Basato sul design iniziale finanziato nel 2021 dalla EDF, il progetto EPC2 mira a sviluppare un design certificato e a produrre un prototipo della piattaforma per ciascuna delle due versioni considerate: Full Combat Multipurpose e Long Range Multipurpose. Il progetto sfrutterà l’integrazione di soluzioni, tecnologie e sistemi innovativi per migliorare l’efficienza e le capacità della nave in mare, con due prototipi da testare in porto, e svilupperà una struttura di test a terra per ridurre i rischi e qualificare sistemi e componenti tecnologici.
• DEMETHRA: Il progetto DEMETHRA, guidato dall’italiana HIT09 S.r.l., uno spin-off dell’Università di Padova, ha ricevuto un contributo di 3,8 milioni di euro. Questo progetto di ricerca non tematico coinvolge tre partner provenienti da Germania e Francia. DEMETHRA indagherà tre nuove tecnologie scramjet per sviluppare un veicolo ipersonico realistico, affrontando le sfide dei motori a getto a combustione supersonica, come il riscaldamento aerodinamico, la combustione affidabile ed efficiente del carburante e la capacità di cambiare e controllare la direzione della spinta. Il progetto svilupperà componenti tecnologici per migliorare la difesa contro i missili balistici e le capacità di negazione d’area, basandosi su sistemi tattici anti-missile.
• EMISSARY: Il progetto EMISSARY, guidato da Leonardo S.p.A. con un contributo di 100 milioni di euro, coinvolge 43 beneficiari provenienti da diversi Paesi dell’UE e dalla Norvegia. EMISSARY mira a migliorare l’acquisizione di informazioni sulla Space Domain Awareness sviluppando una rete di sensori avanzati e un software militare di Space Situational Awareness Command and Control per elaborare e diffondere dati, garantendo la sovranità nazionale ed europea. L’obiettivo del progetto è raggiungere le fasi di prototipazione, dimostrazione e qualificazione per un ampio set di tecnologie sviluppate in precedenti progetti EDF, come INTEGRAL e SAURON.
DISTRIBUZIONE DEI FINANZIAMENTI TRA I PAESI
Analizzando la distribuzione dei finanziamenti per nazione, Francia e Spagna si posizionano anch’esse come principali beneficiari con rispettivamente 289.167.546 euro e 121.126.189 euro. Altri paesi come Germania, Grecia e Svezia hanno ottenuto finanziamenti significativi, con Germania che ha ottenuto 43.977.366 euro e Grecia 95.046.897 euro. Paesi con minori finanziamenti sono la Polonia e la Romania, con meno di 4 milioni di euro ciascuno.
INNOVAZIONI E PROGETTI STRATEGICI
I progetti finanziati dalla EDF coprono una vasta gamma di tecnologie e capacità strategiche. Tra i progetti più significativi, EPC2 mira a sviluppare un design dettagliato e certificato di una corvetta da pattugliamento europea, mentre ESOCA esplorerà opzioni per future capacità di trasporto strategico europeo. NG-MIMA è destinato a rivoluzionare l’avionica militare, e MARTE lavorerà sulla progettazione di una nuova piattaforma per carri armati principali.
Un’altra area di forte investimento è l’utilizzo di tecnologie dirompenti, con un finanziamento di 16 milioni di euro su quattro progetti, uno dei quali guidato dal CNR. In generale, i progetti finanziati dalla EDF nel 2023 riflettono una risposta strategica alle priorità difensive concordate con gli Stati membri, mirando a rafforzare l’autonomia strategica e la resilienza dell’Unione Europea.
IMPORTANZA DELLA COORDINAZIONE NAZIONALE
La partecipazione italiana a questi progetti, pur significativa, evidenzia la necessità di una maggiore coordinazione e supporto a livello nazionale per migliorare l’efficacia e l’efficienza nella gestione dei progetti non tematici. La spinta verso una maggiore integrazione e cooperazione a livello europeo è evidente, ma resta cruciale un impegno nazionale più incisivo per massimizzare i benefici derivanti dai finanziamenti europei.
CONCLUSIONI SULL’EDF 2023
In conclusione, l’analisi dei risultati 2023 degli EDF mostra una chiara direzione verso una difesa europea più coesa e tecnologicamente avanzata, con un forte accento sul coinvolgimento delle PMI e sullo sviluppo di capacità strategiche essenziali. Tuttavia, per l’Italia, è imperativo rafforzare la propria posizione attraverso una gestione più efficace dei progetti, sia tematici che non tematici, per garantire un contributo significativo alla sicurezza collettiva europea.