Un anno di lavoro nella IV Commissione Difesa: dalle sfide della difesa cibernetica alle nuove iniziative legislative
In un’intervista esclusiva, l’On. Nino Minardo, Presidente della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, discute i progressi e i piani futuri nel settore della difesa. Dall’indagine sulla difesa cibernetica alle proposte di legge per il miglioramento delle Forze Armate, Minardo evidenzia le iniziative chiave e le strategie per rafforzare la sicurezza nazionale e il benessere del personale militare.
Ad un anno dall’avvio dei lavori parlamentari e quindi delle commissioni permanenti, il direttore di Laran News, Paolo Buda, ha incontrato il Presidente della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, l’On. Nino Minardo. Un momento di riflessione e analisi delle attività che lo vedono impegnato sui principali dossier trattati dalla Commissione, sull’importanza che il ruolo di Presidente deve necessariamente avere nel coordinare i lavori e in conclusione sulle opportunità che il comparto difesa può dare sul piano politico da Bruxelles alla Sicilia, luogo di elezione tra le file della Lega dell’On. Minardo.
Difesa cibernetica – Una indagine conoscitiva necessaria
Ci sediamo sulle poltrone della stanza del Presidente, luogo di passaggio per autorità militari e politiche che necessariamente si confrontano con il più alto rappresentante parlamentare del comparto Difesa. Con un pizzico di soddisfazione, il Presidente Minardo ci tiene subito ad annunciare l’ultimo atto approvato in Commissione di iniziativa parlamentare: “a breve partirà l’indagine conoscitiva sulla difesa cibernetica, approvata all’unanimità dai colleghi di commissione”.
È una iniziativa che trae origine dalle tante audizioni che già sono state svolte in commissione, ascoltando rappresentanti militari e dell’industria che hanno sicuramente posto l’attenzione sull’importanza che il nuovo dominio riveste in termini di minacce al nostro Paese. “La Commissione procederà ascoltando il Ministro della Difesa, i vertici delle FFAA e del DIS, l’ACN, esponenti dell’industria, delle istituzioni europee e del mondo accademico, per fornire le informazioni e i punti di vista che poi ci permetteranno di creare una adeguata cornice normativa nazionale”. L’On. Minardo sottolinea come il nostro Paese sia in grado di esprimere, a livello mondiale, eccellenze di prim’ordine tra gli esperti militari e dell’università, rilevando come a volte, la mancanza di un’adeguata normativa limiti il campo d’azione nell’implementare strategie di difesa del Paese. “Sono eccellenze invidiate anche da altri Paesi ma che devono essere tutelate e valorizzate, per permettere al nostro Paese, potenza economica mondiale, di proteggere gli interessi nazionali”
Minardo ha talmente a cuore questo dossier che condivide anche un’altra iniziativa in quest’ambito: “Ho intenzione di organizzare un appuntamento periodico nazionale delle commissioni parlamentari dei Paesi dell’Unione Europea in ambito difesa”. L’idea del Presidente della IV commissione Difesa è di mettere seduti attorno a un tavolo i rappresentanti parlamentari per valorizzare in termini normativi il comparto. “Diventerà un momento di confronto istituzionale con l’intenzione di alimentare il dibattito parlamentare attorno ad un tema ormai entrato a pieno titolo tra le questioni di Difesa, come purtroppo i conflitti moderni dimostrano”.
Minardo ha ben chiaro quello che la commissione da lui presieduta potrebbe fare per il comparto Difesa e comincia a snocciolarmi una serie di provvedimenti che ritiene assolutamente prioritari da realizzare durante il suo mandato.
Le iniziative parlamentari
“È intenzione mia entro la fine dell’anno o al massimo a Gennaio, quella di presentare una proposta di legge che permetta di rivedere limiti di età imposti dall’attuale normativa per la partecipazione ai concorsi nelle forze armate” e ancora, “è anacronistico pensare di escludere tutti i giovani di oltre 24 anni dalla possibilità di concorrere per arruolarsi nelle Forze Armate. Se la prospettiva di vita media si è allungata, non trova ragioni il fatto di non poter aggiornare la normativa”.
È di attualità anche un altro tema di recente introdotto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto in una recente audizione di fronte alle commissioni congiunte di Camera e Senato, ovvero di lasciare all’iniziativa parlamentare la costituzione di una riserva nazionale. “Non mi ha colto di sorpresa, sono diversi mesi che con il mio staff e con i colleghi di commissione, lavoriamo ad un testo di legge che presto verrà depositato qui alla Camera dei Deputati per essere immediatamente incardinata e discussa. L’obiettivo è dotare il nostro Paese, cosi come avviene in altri Paesi alleati, di una Riserva nazionale da attivare per fronteggiare situazioni di particolare gravità” afferma l’on. Minardo, il quale ci fa sapere che inizialmente tale Riserva potrebbe essere nutrita anche da uomini e donne delle forze dell’ordine in servizio per poi essere alimentata definitivamente attingendo al mondo civile.
La legge di Bilancio: opportunità per il comparto Difesa
Pur essendo un politico alla sua terza legislatura, Minardo, che per la prima volta nella sua carriera si cimenta col mondo della difesa non mostra alcun tentennamento rispetto a quelli che sono le priorità legate alla tutela del benessere del Personale. Ne è prova il fatto che, dopo aver approvato in Commissione una risoluzione per la definizione di protocolli sanitari “Healthy Soldier” da attivare sul programma “Soldato Sicuro”, sia già allo studio un emendamento che la Commissione presenterà nella prossima Legge di Bilancio. Chiedo io: “Presidente quando accenna al fatto che sarà la Commissione a presentare l’emendamento cosa intende?” Risponde: “L’emendamento, così come le altre iniziative parlamentare che Le sto annunciando vedranno la mia prima firma, ma saranno invitati tutti i membri della commissione ad apporre la loro firma.” Continua: “Vede, il mondo della Difesa è trasversale, in pochi casi escono fuori differenze di vedute tra i gruppi parlamentari”.
L’emendamento intende dotare di adeguate risorse il Dicastero della difesa per dare applicazione agli impegni della risoluzione, ovvero dotare le forze armate di wearable devices in grado di parametrare i valori vitali dei soldati in campo di battaglia o in addestramento. Purtroppo sarà, molto probabilmente, l’unica concreta opportunità di intervento della Commissione Difesa in questa sessione di Bilancio. “La coperta è corta e i bilanci comandano”, ci tiene a dire Minardo alla luce del suo pedigree da imprenditore siciliano.
In conclusione, per quanto riguarda i dossier di interesse nazionale Minardo annuncia una proposta di legge che permetterà di dare attuazione ad un tema che ai tanti servitori dello Stato in mimetica sta a cuore: la previdenza complementare. Tema molte volte preso in considerazione dalla politica ma che non ha mai trovato modo di essere realizzato.
Opportunità per la Sicilia: il punto di vista
Da siciliano a siciliano gli chiedo come il comparto Difesa possa diventare un’occasione di crescita per l’economia dell’isola: “Non manca mai occasione, durante i miei incontri istituzionali con rappresentanti delle industrie, di invitarli ad investire in Sicilia, dove molte zone industriali in disuso attendono solo di essere nuovamente popolate” continua Minardo “tra l’altro la costituzione della Z.E.S. del mezzogiorno diventa un importante volano che può favorire la creazione di opportunità di investimento, anche per il Comparto Difesa”.
Minardo introduce un altro argomento “caldo” per la Sicilia: l’utilizzo delle aree in disuso dell’ex base NATO di Comiso: “Presto parlerò con il generale Serino [Capo di Stato Maggiore dell’Esercito] per proporgli l’utilizzo di Comiso come area logistica a servizio della Brigata Aosta, che da tempo cerca soluzioni in tal senso” e ancora “Di recente si era creata l’opportunità per una nuova area addestrativa dove la Brigata avrebbe potuto muovere con i mezzi corazzati. Ma poi tutto si è arenato. Ho intenzione di chiedere al Generale Serino di difendere questa ipotesi realizzativa e io stesso sarò tra i primi a spendersi, se le condizioni ovviamente saranno favorevoli per creare quest’ulteriore volano di crescita economica dell’isola.” Chiedo io: “C’è sempre un po’ di resistenza da parte dell’opinione pubblica quando si parla di questi dossier in Sicilia”, risposta: “Si, vede, l’opinione pubblica va debitamente informata sulle opportunità che il mondo della difesa, attraverso la creazione di siti produttivi o addestrativi, è in grado di offrire ai siciliani. Ne ho già parlato col Governo regionale che è assolutamente in linea con queste strategie.”
Minardo continua a raccontarci di opportunità di crescita in Sicilia e annuncia che Fincantieri presto potrebbe creare un parco eolico offshore che alimenterebbe, nel sudest dell’isola un indotto importante o di come, grazie ad un progetto di Leonardo, la Regione Siciliana possa dotarsi presto di sciami di droni in grado di contrastare i fenomeni degli incendi boschivi causati da piromani o del caporalato nei lavori in campagna.
È stata una chiacchierata interessante che si è conclusa nell’aula della Commissione Difesa dove proprio di recente , il 14.11.2023 è stata apposta una targa in memoria dei caduti di Nassirya, inaugurata dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana e dal Sottosegretario alla Difesa, On. Matteo Perego di Cremnago: “Quale miglior luogo per mantenere viva la memoria di chi è caduto nel compimento del proprio dovere” conclude Minardo.
Concludendo un’analisi dettagliata sulle iniziative in corso e i progetti futuri per il comparto Difesa, l’On. Nino Minardo si dimostra impegnato nel promuovere una difesa nazionale forte e innovativa. Le sue parole riflettono un approccio olistico, mirando a miglioramenti normativi, tecnologici ed economici, con un occhio sempre rivolto verso le opportunità di crescita per la Sicilia.