Il XII Gruppo, dal 2001 erede della Squadriglia delle “Tigri Bianche” precedentemente appartenuta al 21 Gruppo, ospita l’evento presso la sede del 36º Stormo.
L’aeroporto di Gioia del Colle (Ba), sede del 36 Stormo, dal 2 al 13 ottobre si colora delle sgargianti livree tigrate dei velivoli di alcuni dei più importanti e famosi reparti delle principali aeronautiche militari della NATO. I partecipanti sono molteplici per un totale di 80 velivoli da 10 diverse nazioni alleate per sfidarsi in una delle esercitazioni più suggestive ed amate d’Europa istituita nel lontano 1961 e per i numeri di mezzi coinvolti si dimostra una delle più importanti edizioni degli ultimi anni. L’esercitazione prevede sortite che interesseranno lo spazio aereo di Puglia, Calabria e Basilicata finalizzate a perfezionare l’interoperabilità degli assetti in missioni di difesa e interdizione aerea, di supporto a truppe a terra (Close Air Support – CAS) o di ricerca e recupero di personale in ambiente ostile (Personnel Recovery – PR).
All’edizione 2023 vede la presenza degli F 16A/B MLU belgi del 31 Squadron di Kleine Brogel, presenti anche all’evento di Cameri del 1988, seguiti dai portoghesi del 301 Squadron di Monte Real sempre sullo stesso tipo di velivolo. Greci, Polacchi e Turchi anche loro su F 16 partecipano rispettivamente con: il 335 Mira di Araxos su F 16C/D Block 52+, il 6 ELT di Poznań-Krzesiny su F 16C/D Block 52 ed il 192 Filo di Balikesir su F 16C/D Block 50. Presenti i francesi, vincitori del Silver Tiger nella scorsa edizione di Araxos, sia con i Rafale B/C che con i Mirage 2000D del ECE 1/30 della BA 118 Mont-de-Marsan cui si aggiungono gli elicotteri EC 665 Tiger e SA 342M Gazelle del 3 EHRA dell’ALAT di BA Etain-Rouvres.
Gli svizzeri si uniscono con i loro F/A 18C/D dello Staffel 11 di Meiringen con gli JAS 39C/D del 59/1 Squadron ungherese di Kecskemét e i cechi del 211TL di Čáslav. I tedeschi partecipano sia con i Tornado IDS/ECR del TaktLwg 51 di Schleswig che con i Typhoon del TaktLwg 74 di Neuburg, con lo stesso aereo partecipano anche gli austriaci del 2.Staffel di Zeltweg ed i padroni di casa del 12° Gruppo (che nonostante abbia come logo il cavallino rampante di Baracca sovrintende la 351° Squadriglia “Tigri Bianche”). L’Aeronautica Militare è presente anche con gli HH 101A Caesar del 21° Gruppo, il reparto che nell’edizione del 1988 fece da padrone di casa presentando il velivolo F 104S 53-06/MM6825 completamente nero con due tigri disegnate ai lati della fusoliera. Tale velivolo era pilotato dall’allora Comandante del reparto T. Col. Luigi “Tigre 4” Piccolo.
L’Italia nella lunga storia del Tiger Meet ha ospitato per 4 volte l’evento nelle proprie basi aeree, infatti oltre alle due occasioni già citate anche nel 1973 e nel 1980 l’esercitazione ha toccato il nostro paese sempre nella base aerea di Cameri sede del 53 Stormo. I due reparti italiani appartenenti alla NATO Tiger Meet Association sono lo storico 21° Gruppo associato nel 1968, vincitore del Silver Tiger Trophy nel 1998 a Lechfeld su Tornado ADV e nel 2015 su HH 212 a Konya. Di più recente adesione al club il 12° Gruppo, avvenuta nel 2002, vincitore del massimo premio nel 2021 a Beja con il velivolo Typhoon.
Nell’edizione italiana del 1980 vinse comunque un aereo italiano, disegnato dall’ing. Gabrielli, il G91R del 301 Squadron portoghese, mentre nell’edizione successiva fu la Royal Air Force a portare a casa il trofeo con un F 4J del 74° Squadron. Non resta che attendere chi diverrà il nuovo detentore del Silver Tiger Trophy.