Il Ministero della Difesa si prepara a una riorganizzazione che mira a separare le responsabilità del Segretario Generale della Difesa da quelle del Direttore Nazionale degli Armamenti.
La proposta di riforma prevede l’assegnazione di queste funzioni a diversi dirigenti generali, sia civili che militari di alto grado. Il fine è quello di garantire un’efficace e pronta risposta dell’Amministrazione della Difesa, soprattutto in un contesto internazionale instabile. Potenziare i settori strategici della ricerca e dell’innovazione tecnologica, industriale e del procurement militare. Valorizzare la professionalità del personale civile di livello dirigenziale.
L’emendamento del Governo 7.11 al DL “Pubblica Amministrazione” è stato ritirato “come gesto di responsabilità e di apertura alle opposizioni, nonostante il contenuto fosse già a conoscenza del Parlamento“. Queste le dichiarazioni del Ministro per i Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani che annuncia come presto sarà ripresentato, forse già al Dl Enti Pubblici.
Un emendamento analogo (7.2) era apparso tra i segnalati già nelle prime battute del dibattito del Decreto PA. Succesivamente ritirato dal presentatore, l’Onorevole Urzì, su invito del presidente e relatore per la I Commissione, l’onorevole Nazario PAGANO.
Poi, un nuovo pacchetto di emendamenti del Governo lo ha rimesso in discussione attirando l’accesa protesta da parte delle opposizioni. Per il M5S “è stato bloccato il tentativo di accelerare la corsa al riarmo“. Per il PD si tratta di una riforma presentata “ignorando i richiami del Presidente della Repubblica sull’omogeneità nei decreti.“
La riorganizzazione di SGD e DNA
Cosa prevedeva nello specifico questo emendamento:
1- Separazione delle responsabilità: Si separeranno e assegneranno a dirigenti generali diversi le funzioni del Segretario Generale della Difesa e del Direttore Nazionale degli Armamenti.
2- Assegnazione dei ruoli: I compiti del Segretario Generale della Difesa e del Direttore Nazionale saranno divisi. Essi potranno essere affidati sia a dirigenti civili di alto livello che a ufficiali militari di grado elevato.
3- Modifiche normative: Saranno apportate modifiche agli articoli del Codice dell’Ordinamento Militare per adeguare l’organizzazione del Ministero e coordinare le funzioni dei vari ruoli.
4- Vice Segretario Generale e Vice Direttore Nazionale degli Armamenti: Saranno nominati rispettivamente un Vice Segretario Generale e un Vice Direttore Nazionale degli Armamenti. Essi assumeranno funzioni vicarie in caso di assenza o impedimento dei titolari.
Le posizioni di maggioranza e opposizione
Esponenti vicini al Governo hanno espresso piena soddisfazione rispetto alla volontà di avviare questa riforma. Necessità sentita sia sul piano strategico che operativo, per favorire la crescita della capacità di sviluppo industriale esprimibile dal comparto nei consessi europei ed internazionali.
L’avvio di questo processo si avvertiva già prima dell’esplodere della crisi innescata dalla Russia con il conflitto ucraino. La Commissione Europea cominciava ad allocare specifici fondi per favorire la nascita di un’industria europea della Difesa. Occorre superare il campanilismo nazionale a vantaggio di economicità, scalabilità dei processi e condivisione di piattaforme militari tra i Paesi dell’Unione Europea.