La produzione industriale per la difesa europea e transatlantica sta subendo un periodo di criticità che necessita di un’attenzione immediata. Le minacce attuali richiedono un approccio di difesa più robusto e resiliente, il quale può essere ottenuto solo attraverso un rafforzamento del settore industriale della difesa.
Il recente dossier dell’Osservatorio di Politica Internazionale, progetto di collaborazione da Camera dei Deputati, Senato e MAECI, realizzato con autorevoli contributi scientifici, ha evidenziato la necessità di una pianificazione pluriennale per l’Italia, mettendo in luce i problemi causati dalla mancanza di un quadro di finanziamento e pianificazione a lungo termine. Questa lacuna ha impedito all’industria di fare investimenti di capitale significativi, come l’acquisizione di nuovi macchinari o l’assunzione di personale qualificato.
Inoltre, le soluzioni rapide nazionali possono sembrare tentatrici ma possono portare all’acquisizione di sistemi obsoleti e impedire lo sviluppo di una base industriale e tecnologica europea matura. È fondamentale resistere alla tentazione del protezionismo e concentrarsi su settori in cui esistono eccellenze industriali italiane, promuovendo al contempo la cooperazione europea.
Il dossier sottolinea anche che, nonostante le ristrettezze di bilancio siano un problema, l’allocazione di risorse finanziarie non è sufficiente in assenza di chiarezza strategica e organizzativa. Un cambio di politica nell’applicazione del Patto di Stabilità, con l’esclusione dei programmi di cooperazione europei, potrebbe incentivare scelte più convenienti a livello nazionale.
Le garanzie finanziarie e di credito per le aziende che cercano di aumentare i volumi produttivi tramite investimenti propri sono un altro problema. È necessario un’iniziativa ad hoc per il finanziamento del settore della difesa, che potrebbe includere istituti nazionali simili alla Cassa Depositi e Prestiti italiana.
Infine, mentre l’efficienza rimane importante, l’efficacia e la resilienza sono diventate fondamentali. La logica di efficienza dovrebbe essere affiancata da un approccio alla resilienza, soprattutto in termini di fornitori di secondo livello. Parallelamente, l’investimento in metodi produttivi innovativi come la stampa 3D e il riciclo di componenti e materie prime è essenziale.
Per sostenere una difesa europea e transatlantica efficace è dunque necessario un rafforzamento sostanziale della produzione industriale, la promozione della cooperazione tra i paesi membri, e un cambiamento di politica finanziaria e industriale per promuovere l’innovazione e l’efficacia.