Presentati i risultati e le raccomandazioni in occasione della riunione dei ministri dell’UE.
Presentati ai ministri della Difesa dell’Unione Europea, lo scorso 15 novembre, in occasione della riunione del Consiglio dell’UE “Affari Esteri”, nella formazione Difesa, i risultati e le raccomandazioni del Coordinated Annual Review on Defence (CARD), il riesame della difesa dell’UE.
Gli aumenti della spesa per la difesa a seguito dell’aggressione russa contro l’Ucraina rappresentano un’opportunità ma anche una sfida per la difesa europea. Il rapporto CARD mostra anche che i fondi aggiuntivi annunciati potrebbero colmare le lacune di capacità di lunga data. CARD indica un probabile punto di ripresa nel 2023, quando gli Stati membri potranno superare il sottoinvestimento nella difesa dopo la crisi finanziaria del 2008. Tuttavia, la spesa isolata e la propensione verso fornitori non UE rischiano di aumentare la frammentazione delle acquisizioni nell’ambito della Difesa.
La pianificazione della difesa è svolta per lo più in modo isolato e gli Stati membri non risultano particolarmente coinvolti nei progetti di cooperazione europea. Il capo dell’Agenzia, Alto Rappresentante/Vicepresidente, Josep Borrell ha dichiarato: “Il messaggio di CARD è chiaro. Non possiamo limitarci a spendere per uscire dagli errori commessi a seguito della crisi finanziaria. La cooperazione nel settore della difesa unita all’aumento della spesa è l’unico modo per garantire all’Europa forze armate capaci e pronte, in grado di rispondere a qualsiasi crisi. Con CARD, abbiamo una panoramica unica degli sforzi di pianificazione della difesa nazionale e di sviluppo delle capacità di tutti i 26 Stati membri dell’AED. Gli Stati membri ora sanno dove e con chi possono investire e sviluppare insieme capacità militari. Dobbiamo andare oltre la ripresa e, con il ritorno della guerra in Europa, muoverci verso la conquista del futuro costruendo una vera difesa europea”.
Per l’Italia, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha anche firmato la partecipazione italiana al MICNET. Si tratta di una rete operativa per le unità militari di pronto intervento informatico composta da 18 paesi. Un nuovo livello di cooperazione nel settore Cyber in ambito UE.