La disaggregazione nello Spazio. Una nuova architettura costruita sui nanosatelliti.

Nov 07 2022
Tatiana Basilio
Stiamo assistendo ad un significativo cambiamento nell’approccio allo Spazio, dovuto principalmente a tre forze innovative: l’incremento delle prestazioni dei piccoli satelliti, l’abbassamento delle barriere all’accesso fisico allo Spazio e la disaggregazione delle missioni spaziali. Le tre forze interagiscono tra di loro, sostenendosi a vicenda e stanno rendendo sempre più diffusa l’implementazione di funzioni importanti (comunicazioni, osservazione della Terra, ecc.), mediante un’architettura disaggregata che presenta intrinsecamente, come tutte le reti, vantaggi importanti quali una minore rigidità e, soprattutto, l’elevata resilienza ai guasti ed alle minacce (naturali o per attività ostili).
PhoneSat 2.5 è un cubesat, (1 unità) sviluppato dalla NASA e lanciato in orbita nel marzo 2014. Realizzato con tecnologia degli smartphone disponibili in commercio, è stato usato per raccogliere dati sulle prestazioni a lungo termine nello spazio delle tecnologie di consumo nate per uso sulla Terra. (Fonte: NASA)
PhoneSat 2.5 è un cubesat, (1 unità) sviluppato dalla NASA e lanciato in orbita nel marzo 2014. Realizzato con tecnologia degli smartphone disponibili in commercio, è stato usato per raccogliere dati sulle prestazioni a lungo termine nello spazio delle tecnologie di consumo nate per uso sulla Terra. (Fonte: NASA)

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