Le forze aeree di Taiwan sono chiamate quotidianamente ad intervenire per intercettare le continue incursioni di velivoli delle forze aeree e navali di Pechino facendo tutto il possibile con i mezzi a loro disposizione non sempre moderni.
È ormai evidente la tensione cresciuta nello scacchiere Indo-Pacifico, nuovo centro strategico mondiale e possibile terreno di scontro fra USA e Cina. La decisa reazione cinese alla recentissima indiscrezione del NYT sulla “riproposizione” del viaggio a Taipei di Nancy Pelosi, speaker della Camera statunitense, è solo l’ultimo degli indicatori di una crisi ormai evidente nelle relazioni tra le due Potenze.
Ely Ratner, assistente segretario alla Difesa per gli Affari di sicurezza dell’Indo-Pacifico, recentemente intervenuto ad un evento organizzato a Washington dal CSIS (Center for Strategic and International Studies), ha dichiarato che un “grave incidente” nell’area rischia di essere solo “questione di tempo”.
Da parte cinese sembrerebbe non essere solo una questione di tempo ma, anche, di “impegno”.
Le incursioni cinesi nello spazio aereo di Taipei sono diventate “ordinaria amministrazione”, avvengono con metodica periodicità ed interessano un ampio numero di velivoli di Pechino. In quella dello scorso 23 gennaio, ad esempio, sono stati contati ben 39 aerei. Normalmente tali incursioni sono effettuate da formazioni miste che comprendono diversi assetti con molteplici compiti. Nella più recente del 14 marzo, il gruppo degli “ospiti” cinesi era composto da sette caccia J 10 e cinque J 16 che accompagnavano un aereo da guerra elettronica Y 8. Questo notevole sforzo a cui è chiamata la difesa aerea della Republic of China Air Force (RoCAF), porta ad elevato logoramento dei propri mezzi e gli incidenti non sono, purtroppo, così rari. Proprio nei giorni dell’ultima incursione, la flotta Mirage 2000-5 era a terra sotto investigazione per un incidente avvenuto nella mattinata dello stesso giorno.
La RoCAF basa la sua prima linea di difesa aerea su tre diversi tipi di aereo; Mirage 2000-5 in forza al 2nd Tactical Fighter Wing (41st e 42nd Tactical Fighter Group) presso la base aerea di Hsinchu, F 16A/V con il 4th TFW (21st, 22nd e 23rd TFG) a Chiayi e con il 5th TFW (12th Tactical Recce Squadron e 17th, 26th, 27th TFG) di Hualien ed il locale F-CK 1C presente presso il 1st TFW (1st, 3rd, 9th TFG) di Tainan ed il 3rd TFW (7th, 28th TFG) a Taichung/Cingcyuangang.
I Mirage 2000-5 sono stati ordinati nel 1992 in 60 esemplari (48 monoposto Mirage 2000-5EI e 12 biposto -5DI), si tratta di una versione migliorata del 2000C dotata di radar Thomson-CSF RDY-2 con frequenza da 8 a 12 GHz in banda I/J in grado di rilevare fino a 24 bersagli, seguirne 8 ed ingaggiarne 4. Il radar RDY può lavorare in modalità air-to-air con un raggio d’azione massimo di 60nmi impiegando missili MBDA MICA IR e RF e, a differenza dell’originale radar RDI, è in grado di operare anche in modalità air-to-ground con un raggio di 20nmi impiegando armi guidate e missili antinave MBDA Exocet. Questi aerei, messi a terra a seguito dell’incidente del 14 marzo, sono tornati operativi dal 1° aprile con il ministero della difesa che ha emesso un ordine di componenti per mantenere in piena efficienza i missili MICA e Magic II che costituiscono il loro principale sistema d’arma nel combattimento aereo. Si tratta di macchine di ormai 30 anni e l’elevato utilizzo sta causando sempre più incidenti ed il governo di Taipei dovrebbe iniziare a valutare un sostituto.
I 66 F 16V ordinati nel 2019 sono il più moderno assetto in forza alla RoCAF, queste macchine sono dotate del moderno radar AESA AN/APG 83 Scalable Agile Beam con frequenza Starting Envelope di circa 20 GHz ed un raggio di 230nmi, caschi Joint Helmet Mounted Cueing System II abbinati ai missili BVR AIM 120C7 e IR AIM 9X in modalità A/A e AGM 65G2, AGM 84L, AGM 88B e AGM 154 JSOW in modalità A/G oltre alle bombe guidate Paveway. Oltre a questi 66 esemplari nuovi di fabbrica, Taiwan ha aggiornato circa la metà dei suoi 141 F 16A/B Block 20 allo standard F 16V e punta ad uniformare tutta la flotta F 16 a partire dal 2023.
Lo F-CK 1 è un aereo multiruolo sviluppato negli anni 80 ed entrato in servizio nel 1994, il Ching-kuo avrebbe dovuto essere la punta di diamante della RoCAF a seguito dei respingimenti da parte di Washington alle richieste di fornitura prima di F 20 Tigershark e poi di F 16 in virtù dell’accordo Joint Communiqué del 1982. La situazione cambiò radicalmente nel 1992 anno in cui si concretizzò il programma Peace Phoenix per gli F 16 e vennero ordinati anche i Mirage 2000, questo nuovo scenario ha portato ad una drastica riduzione degli F-CK 1 dai 256 previsti a 131.
La flotta di questi aerei è stata completamente aggiornata alla versione F-CK 1C/D, il processo è avvenuto in due fasi; la prima dal 2009 al 2014 che ha coinvolto 71 velivoli e la seconda dal 2014 al 2017 che ha interessato i 56 rimanenti. Gli interventi principali hanno visto l’installazione di un nuovo glass cockpit e 3 schermi digitali a colori, un computer di controllo da 32bit, il nuovo radar Golden Dragon CD-53, la certificazione per il missile da crociera Wan-Chen, l’aggiunta di due ulteriori piloni subalari per i missili aria-aria TC 2 ed è tuttora in corso l’integrazione con il missile antiradar TC 2A.
Infine, la AIDC ha sviluppato a partire dal Ching-kuo lo AT 5, un aereo da addestramento che nell’apposita versione da attacco leggero (AT 5) andrà a sostituire gli ultimi F 5E/F.
Per quanto riguarda, invece, la difesa aerea missilistica la RoCAF ha in forza 11 radar AESA AN/FPS-117 (4 nella versione mobile AN/FPS-77) in grado di rilevare oggetti ad una distanza di 250nmi, inoltre, nel 2000 è stato acquistato ed installato presso la città di Taian l’imponente sistema AN/FPS-115 (Precision Acquisition Vehicle Entry Phase Array Warning System) in grado di rilevare missili balistici anche SLBM.
Questi sistemi radar sono integrati alle batterie contraerei missilistiche caratterizzate da; sette batterie di PAC-3 Patriot e dodici di sistemi autoctoni Sky Bow (6 SB II e 6 SB III), oltre a questi sono presenti i vetusti HAWK prossimi alla radiazione ed il sistema contraereo Skyguard integrato con missili RIM-7 Sea Sparrow.
Da ultimo, non sono da dimenticare anche i 4 cacciatorpediniere della classe Kidd in forza alla RoCN (Navy). Si tratta di una classe di navi basate sulla classe USA “Spruance” ma con migliori capacità antiaeree a suo tempo sviluppate appositamente per la Marina imperiale dell’Iran e rimaste bloccate dalla rivoluzione del 1979. Queste navi sono dotate del radar a scansione elettronica AN/SPS-48 operante in banda E ed F con raggio d’azione di 250nmi e due radar per il controllo dei missili SPG-51D e per i missili RIM-66 SM 2MR Block IIIA, quest’ultimi dotati di testata MK 125 e raggio di 90nmi. Il fatto, però, che questi missili siano alloggiati ancora su due vecchi lanciatori Mk 26 con solo due armi pronte al lancio ciascuno, costituisce una grave limitazione. La ROCN sta anche sviluppando una versione navale del proprio Sky Bow che sarà integrato nei VLS della nuova classe di fregate da 4500 tonnellate, al momento esistenti solo su carta e vittime delle problematiche di bilancio di Taipei.