Il ‘Guardian Angel’ hi-tech sperimentato con Polizia di Stato e ATAC nella metro A di Roma.
Un occhio di falco dotato di particolari strumenti tecnologici, fra cui, tecnologie radar e di spettroscopia ottica con una rete di sensori gestiti in modalità centralizzata, per garantire la sicurezza in aeroporti, stazioni e metro italiane. È questo l’obiettivo del progetto DEXTER (Detection of EXplosives and firearms to counter TERrorism), finanziato dalla NATO nell’ambito dello “Science for Peace and Security Programme” (SPS) e coordinato a livello tecnico-scientifico dall’ENEA, presentato lo scorso 23 maggio presso la stazione metro Anagnina di Roma.
Il programma SPS promuove il dialogo e la cooperazione tra i paesi NATO e le nazioni partner offrendo fondi, expert advice e supporto per l’innovazione tecnologica in settori scientifici non militari correlati alla sicurezza.
Come ha spiegato la dottoressa Francesca Tortorella, programme officer NATO, il progetto DEXTER nasce all’interno della flagship “response to terrorist threats” del programma SPS, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza dei passeggeri e prevenire attacchi con armi o esplosivi in metropolitane, stazioni ferroviarie, aeroporti, ma anche in spazi o luoghi di ritrovo affollati, grazie a innovative tecnologie di sorveglianza.
Nato da una collaborazione triennale fra un centinaio di scienziati ed esperti di 11 organismi di ricerca, tra cui – oltre ENEA – Fraunhofer, TNO e ONERA, di quattro paesi membri NATO (Italia, Francia, Germania, Olanda) e quattro nazioni partner (Serbia, Ucraina, Finlandia e Corea del Sud), DEXTER è stato definito ‘Guardian Angel’ hi-tech. Al progetto hanno collaborato anche la Polizia di Stato e ATAC e le prove sul campo sono state condotte presso la stazione Anagnina della metro A di Roma.
Le potenzialità di DEXTER sono state illustrate in occasione dell’Industry Day che si è tenuto il 24 maggio presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati (Roma) con operatori del settore delle infrastrutture critiche, del trasporto pubblico e di gestione degli aeroporti per promuovere il trasferimento di questa tecnologia dal laboratorio alle imprese, tenuto conto che la protezione degli spazi pubblici è un settore con forti potenzialità di espansione.
Il Presidente dell’ENEA, Gilberto Dialuce, ha dichiarato: “DEXTER è un progetto che offre rilevanti opportunità di sviluppo a livello nazionale e internazionale per rafforzare la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi di atti terroristici grazie all’utilizzo di tecnologie molto innovative. La collaborazione con NATO, Polizia di Stato e ATAC e l’aver ottenuto il coordinamento tecnico-scientifico del progetto stesso è un fatto che ci rende particolarmente orgogliosi come istituzione di ricerca pubblica italiana, al servizio della collettività”.
David van Weel, Assistant Secretary General for Emerging Security Challenges della NATO, ha affermato: “DEXTER ha sviluppato una soluzione al crocevia tra l’antiterrorismo e le tecnologie avanzate, in linea con gli obiettivi strategici e priorità della NATO”.
Il progetto nel dettaglio
A livello operativo DEXTER consente di individuare da remoto, in modo discreto e in tempo reale eventuali portatori di armi o di esplosivi, senza controlli invasivi o posti di blocco, grazie a un sistema che integra, in un’unica infrastruttura, tecnologie radar e di spettroscopia ottica con una rete di sensori gestiti in modalità centralizzata, algoritmi di machine learning e sistemi di intelligenza artificiale che consentono agli operatori della sicurezza un intervento immediato riducendo il rischio di perdite umane, danni alle infrastrutture e disagi.
Nel dettaglio, il prototipo di DEXTER si compone di:
• MIC (Microwave Imaging Curtain), dispositivo radar in grado di acquisire e generare in tempo reale immagini 2D e 3D per rilevare esplosivi e armi da fuoco senza posti di blocco, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico per elaborare le immagini e identificare e caratterizzare automaticamente potenziali minacce.
• EXTRAS (Explosives TRAce detection Sensor), tecniche di spettroscopia per il rilevamento di tracce di esplosivi e dei suoi precursori sulle superfici (mani, corpo, bagagli, ecc.).
• INSTEAD (INtegrated System for ThrEAts early Detection), sistema di gestione centralizzato dei diversi sensori che regolano il flusso dei dati generati e inviano tramite sistemi di intelligenza artificiale un allarme agli operatori di sicurezza nel caso di minaccia identificata.
La presentazione del 23 maggio presso la stazione metro A Anagnina
Durante la presentazione del 23 maggio ENEA ha illustrato attraverso una dimostrazione il funzionamento del prototipo DEXTER e le sue potenzialità. Il responsabile del Laboratorio Diagnostica e Metrologia dell’ENEA e del progetto DEXTER, Luigi De Dominicis ha evidenziato ciò che distingue questa nuova tecnologia dalle altre già utilizzate. Nello specifico MIC non si avvale di raggi X dannosi per la salute, ma di microonde innocue, inoltre garantisce il rispetto della privacy poiché non acquisisce le immagini dei volti ma associa un codice identificativo alla persona in base ai vestiti che indossa. Per quanto riguarda invece EXSTRAS -del cui sviluppo si è occupata in particolar modo ENEA- si differenzia dalle perquisizioni a campione dei passeggeri ‘in loco’ in quanto permette di rilevare tracce di esplosivo a distanza riuscendo a dare informazioni anche sul tipo di esplosivo. Una volta individuata la persona sospetta il sistema di controllo trasmette tempestivamente la sua immagine al personale di sicurezza su degli occhialetti appositi indossati dagli agenti che potranno così avviare la procedura per sventare la minaccia.
De Dominicis spiega: “La risposta al problema che si è cercato di dare è semplice: nei casi degli attentati terroristici avvenuti in Europa negli ultimi anni, qualche giorno dopo è stata rilasciata la foto dell’attentatore mentre il progetto DEXTER si pone l’obiettivo di identificare gli attentatori quando stanno portando avanti la minaccia per anticiparli”.
A cura della dott.ssa Ginevra Scognamiglio e della dott.ssa Benedetta Pellegrino