L’accordo prevede la realizzazione di Advanced Modular Reactors di piccole dimensioni raffreddati al piombo invece che ad acqua, molto più semplici e affidabili. Per le attività di analisi della sicurezza, formazione e sperimentazione verrà messo a disposizione da ENEA il suo Centro Ricerche del Brasimone, successivamente gli impianti di IV generazione verranno realizzati fuori dall’Italia.
Produrre energia in modo sicuro, affidabile e sostenibile attraverso sistemi nucleari innovativi di piccole dimensioni, da realizzare al di fuori dell’Italia. È questo in sintesi l’obiettivo dell’accordo quadro siglato oggi (16 marzo) da Newcleo, società per lo sviluppo di sistemi nucleari innovativi di IV generazione, ed ENEA, che prevede la realizzazione di Advanced Modular Reactors di piccole dimensioni raffreddati al piombo invece che ad acqua, molto più semplici e affidabili. Newcleo si propone di sviluppare i primi prototipi entro sette anni e, successivamente, di commercializzarli a livello internazionale per sostituire gli attuali reattori di II e III generazione.
La collaborazione prevede, in particolare, la realizzazione di un prototipo elettrico del sistema LFR (Lead-cooled Fast Reactor, reattori raffreddati al piombo), senza l’uso di materiali radioattivi o combustibile nucleare, che permetta di studiare a fondo le prestazioni termo-fluidodinamiche, meccaniche e funzionali. Le attività congiunte riguardano inoltre la progettazione degli ADS (Accelerator Driven System) che permetteranno di ridurre drasticamente il volume dei rifiuti nucleari esistenti.
Il lavoro di ENEA e Newcleo
ENEA metterà a disposizione infrastrutture, competenze e professionalità presenti nel suo Centro Ricerche del Brasimone (Bologna) per le attività di analisi della sicurezza, formazione e sperimentazione. Nell’ambito dell’accordo, inoltre, saranno implementate nuove infrastrutture di ricerca, favorendo, ove possibile, l’utilizzo e il rifacimento delle hall sperimentali e dei laboratori attualmente presenti, con investimenti da parte di Newcleo che potranno superare i 50 milioni di euro. La società prevede di impiegare un team di 25-30 ingegneri che lavorerebbero in pianta stabile presso il Brasimone per circa 10 anni.
A livello operativo, verrà istituito un gruppo di lavoro con personale ENEA e Newcleo che si scambierà informazioni e conoscenze e svilupperà congiuntamente apparecchiature e codici tecnologici. Oltre alla stretta cooperazione tra il personale scientifico, la collaborazione prevede l’allineamento di programmi sperimentali su sistemi nucleari innovativi, l’assistenza reciproca nella progettazione, la simulazione numerica e la costruzione di componenti chiave, sistemi e impianti.
Il commento dei partner
Il Presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce ha sottolineato: “Negli ultimi 20 anni l’ENEA ha svolto un’ampia gamma di studi e sperimentazioni di ricerca in questo settore, nel quale ha raggiunto una posizione di primo piano a livello internazionale. Quest’accordo ci consente di collaborare all’obiettivo di garantire la produzione di energia elettrica in sicurezza e a lungo termine in impianti da realizzarsi all’estero, ma con ricadute rilevanti di investimenti e di occupazione a livello locale. Infatti, le attività previste dall’accordo con Newcleo saranno realizzate nel nostro Centro Ricerche del Brasimone, sull’Appennino Tosco-Emiliano, dove sono in corso anche altri progetti strategici insieme alla Regione Emilia-Romagna, come ad esempio lo sviluppo di tecnologie per la fusione e per la produzione di radiofarmaci destinati alla diagnosi e alla terapia dei tumori”.
Stefano Buono, CEO di Newcleo, ha commentato: “Siamo estremamente soddisfatti dell’accordo con ENEA e soprattutto della collaborazione già avviata. Newcleo ha una missione importante per il futuro del bilancio energetico del Pianeta e ci siamo posti tempistiche ambiziose per raggiungerlo. ENEA ha accumulato un know-how unico al mondo nel campo del piombo liquido. Lavorando insieme ai ricercatori di ENEA e investendo nelle strutture presso il Centro del Brasimone, non solo intraprenderemo passi importanti per la realizzazione del nostro progetto, ma contribuiremo anche all’avanzamento della ricerca in Italia. Sono orgoglioso di quanto stiamo facendo sia a Torino, dove abbiamo già circa 60 scienziati, sia al Brasimone dove stiamo iniziando questo percorso che ci porterà alla costruzione del nostro prototipo”.
Per conto della Regione Emilia-Romagna, l’Assessore allo Sviluppo economico, green economy, lavoro e formazione, Vincenzo Colla, ha dichiarato: “D’intesa con ENEA, Newcleo, start-up che ha la ‘benedizione’ del Premio Nobel Carlo Rubbia e il cui team di scienziati italiani lavora sugli ambiti più avanzati dei sistemi energetici, ha deciso di portare al Brasimone un progetto di ricerca innovativo di livello internazionale. L’arrivo di ingegneri e di oltre 50 milioni di euro di investimento rappresenta la più grande operazione di rilancio di un sito strategico per il Paese per struttura e competenze già esistenti. Questo progetto è una grande opportunità di sviluppo per l’Appennino e, insieme ai Comuni interessati e alla Città Metropolitana di Bologna, daremo tutto il supporto organizzativo e logistico necessari. Abbiamo peraltro già dato mandato alla nostra società Lepida di predisporre, nell’ambito del programma di rigenerazione urbana dell’area, l’installazione della fibra ottica 5G più evoluta. Ringrazio il Presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce per il proficuo dialogo e la condivisione che hanno portato alla definizione di tale progetto strategico. Al contempo, proseguono lo studio per la produzione di radiofarmaci e, al Tecnopolo di Bologna, i lavori sull’infrastruttura che ospiterà il più grande Centro di Ricerca di ENEA sull’economia circolare e la sostenibilità”.
Il Sindaco metropolitano di Bologna, Matteo Lepore, ha aggiunto: “L’accordo siglato porterà un importante investimento sul nostro Appennino e questo ci riempie di soddisfazione. Investire su Bologna, città della conoscenza, è uno degli obiettivi fondamentali del mandato e questo intervento è coerente con le linee di sviluppo che ci siamo impegnati a portare avanti per il nostro Appennino, che dimostra, anche grazie alla presenza del Centro ENEA del Brasimone, di essere attrattivo per progetti innovativi di ricerca. La Città Metropolitana non farà mancare la sua attenzione e il suo sostegno per il migliore sviluppo del progetto al Brasimone, anche potenziando le condizioni che rendono interessante lavorare e fare impresa sul nostro Appennino”.
Dal canto suo, il Sindaco di Camugnano, Marco Masinara, ha affermato: “Un primo segno tangibile del lavoro avviato nel 2019 con ENEA, Regione Emilia-Romagna e Città Metropolitana di Bologna che getta le basi per un’importante offerta occupazionale e per la valorizzazione del Brasimone quale polo di ricerca di livello internazionale e meta turistica di alta qualità. Gli investimenti previsti e la capacità di creare sinergie con altri organismi di ricerca e imprese avranno ricadute molto positive anche in termini di attrazione di competenze e quindi di sviluppo industriale e occupazionale dell’Appennino. Come Comune stiamo lavorando per accogliere nel miglior modo possibile i lavoratori fuori sede invogliandoli a restare a vivere sul nostro Appennino, offrendo loro un sistema di nuova residenzialità. Siamo piccoli e per dare gambe alle nostre iniziative abbiamo bisogno del sostegno degli Enti sovraordinati che sono certo, come dimostrato in questi ultimi mesi, non mancherà”.
Il Sindaco di Castiglione dei Pepoli Maurizio Fabbri, ha evidenziato: “Un altro tassello per la piena valorizzazione del sito, così importante per l’Appennino bolognese. Il Centro del Brasimone è stato scelto per tale ricerca, che ricordo non prevede l’utilizzo di materiali radioattivi, perché è considerato, a livello internazionale, una vera e propria eccellenza nello specifico settore. Quello che a noi interessa di più sono le prospettive di ampliamento di attività e quindi la possibile ricaduta positiva nell’area, in termini occupazionali e, di conseguenza, socio-economici. Come Città Metropolitana e Comuni stiamo poi lavorando per migliorare l’accessibilità e i servizi a supporto del Centro e dei lavoratori, così da rendere più attrattivo il nostro territorio”.
Newcleo e il suo obiettivo di generare energia pulita, sicura e inesauribile per il Pianeta
Newcleo è un’azienda privata, costituita nel 2021, che si occupa di tecnologia nucleare pulita e sicura, con sede a Londra, nel Regno Unito. Il suo obiettivo è quello di generare energia pulita, sicura e inesauribile per il Pianeta, attraverso un’innovativa combinazione di tecnologie esistenti e accessibili. L’azienda sta costruendo la prossima generazione di sistemi nucleari con l’obiettivo di: 1) eliminare la necessità di grandi depositi geologici utilizzando un flusso a neutroni rapidi che eviti la produzione netta di elementi radioattivi di lunga vita; 2) sviluppare un Accelerator Driven System (ADS) che si basi sulla combinazione intrinsecamente sicura di un acceleratore di particelle e di un reattore sub-critico; 3) accelerare lo sviluppo di nuovi cicli di combustibile, incluso il torio, che forniscano energia economica, pulita, sicura e inesauribile dai nuclei e l’opportunità di bruciare i rifiuti nucleari di lunga vita prodotti dalla vecchia generazione di reattori nucleari.
Il suo team di ingegneri sta lavorando in particolare allo sviluppo di un innovativo micro Lead Fast Reactor con applicazioni commerciali, per esempio nei trasporti marini.
Il Centro Ricerche ENEA di Brasimone (Camugnano – Bologna)
Con oltre 400 ettari di superficie e 17 tra edifici e hall sperimentali, il Brasimone è uno dei maggiori centri di ricerca a livello nazionale e internazionale dedicato allo studio e allo sviluppo di tecnologie nei settori della salute, della tutela dell’ambiente e del territorio, fra cui in particolare: sistemi energetici innovativi, monitoraggio ambientale, fusione nucleare, tecnologie dei materiali e dei metalli liquidi, radioprotezione, sicurezza alimentare e ambientale.
Rilevanti sono le competenze sulla tecnologia dei metalli liquidi, sui materiali innovativi per applicazioni in ambienti severi, sulla prototipazione di sistemi e componenti per applicazioni ai sistemi energetici, anche nucleari. Nel Centro sono di recente stati avviati alcuni progetti, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna, che consentiranno di dar vita a un polo di eccellenza specializzato nello sviluppo di tecnologie avanzate nel campo della salute, della tutela dell’ambiente e del territorio: il progetto Sorgentina RF (per la produzione di radiofarmaci per la medicina nucleare attraverso un impianto che applica i principi della fusione nucleare a confinamento magnetico), il progetto Linc-ER, (per la realizzazione di un’infrastruttura multifunzionale per applicazioni innovative delle radiazioni ionizzanti nella diagnosi oncologica e nella radioterapia) e il progetto Exadrone (per la creazione di un polo specializzato nella progettazione, realizzazione e sperimentazione di droni innovativi per la sicurezza di infrastrutture di rilevanza nazionale come viadotti, ponti e dighe e il monitoraggio del territorio).