Inizio 2022 “ipersonico” per i paesi del Nord-Est Asiatico

Gen 10 2022
a cura della Redazione
Le settimane a cavallo fra l’anno appena trascorso e quello nuovo hanno evidenziato l’accelerazione in atto nella corsa alle armi di nuova generazione e alle loro possibili contromisure da parte della Cina, delle due Coree e del Giappone, in quella che rappresenta una delle regioni più “calde” del pianeta.
Un’immagine del test di lancio di un’arma ipersonica annunciato il 5 gennaio 2022 dall’agenzia di stampa nordcoreana KCNA.
Un’immagine del test di lancio di un’arma ipersonica annunciato il 5 gennaio 2022 dall’agenzia di stampa nordcoreana KCNA.

Dopo aver smentito di aver testato, la scorsa estate, un veicolo ipersonico planante (HGV) capace di traportare testate nucleari, la Cina ha annunciato alla fine di dicembre di aver sviluppato la tecnologia per avere missili ipersonici a ricerca di calore, in grado di colpire a bassa quota bersagli in movimento basandosi sulla loro traccia termica. La scoperta, attribuita ai ricercatori della National University of Defence Technology (NUDT) cinese, è stata riportata dal «South China Morning Post» (SCMP) di Hong Kong e, se confermata, sarebbe molto importante perché significherebbe che la Cina ha risolto il problema di far funzionare un sistema di ricerca del calore anche alle velocità ipersoniche che caratterizzano i nuovi missili, velocità che generano di per sé una quantità di calore in grado di disturbare il rilevamento della traccia termica dei bersagli. In particolare, tra le varie soluzioni sviluppate dagli scienziati del NUDT vi sarebbe un dispositivo che raffredda la superficie delle finestre dei sensori a infrarossi, che normalmente si crepano se soggette a temperature elevate. Come rilevato dal «South China Morning Post»,la tecnologia a ricerca di calore utilizzata dai sistemi di difesa missilistica degli Stati Uniti funziona solamente ad alta quota, dove l’aria è sottile, mentre i ricercatori cinesi avrebbero trovato un modo per renderla funzionante anche alle basse quote, dove l’aria è più densa. Il quotidiano di Hong Kong ha inoltre sottolineato come il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti abbia incaricato i suoi contractor di sviluppare sensori a infrarossi per i propri missili ipersonici, ma che ci vorranno almeno quattro anni per ottenere un risultato.

Corea del Nord: test di lancio di un HGV “strategico”

Lo scorso 5 gennaio, la Corea del Nord ha condotto il suo primo test missilistico del 2022 lanciando quella che ha definito un’arma ipersonica verso le acque del Mare dell’Est (Mar del Giappone). Erano un paio di mesi che Pyongyang non dava notizia di simili lanci di prova, e quello che ha inaugurato il nuovo anno conferma che il regime di Kim Jong-Un non ha alcuna reale intenzione di dare corso al proprio disarmo missilistico, oggetto di estenuanti trattative con la precedente amministrazione statunitense guidata da Donald Trump. Il test di inizio gennaio è stato rilevato dai sistemi di difesa antimissile di tutti i rivali regionali dello “Stato eremita”, dalla Corea del Sud al Giappone, oltre che dal Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti. Secondo il ministero della Difesa giapponese, il missile sarebbe stato lanciato da un autocarro MAZ-543 di fabbricazione russa, modificato allo scopo, e avrebbe volato per circa 500 km verso il Mar del Giappone. L’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA (Korean Central News Agency) ha invece riferito che l’arma ipersonica ha volato per 700 km dopo aver effettuato manovre evasive (la National Defense Science Academy della Corea del Nord ha parlato in una nota di manovre evasive laterali compiute per un tratto di 120 km), il che farebbe pensare che il missile si sia separato dal “glider”, il veicolo ipersonico planante, a una quota talmente bassa da non essere rilevato dai sistemi di allerta giapponesi. Immagini fotografiche del lancio hanno confermato che i nordcoreani avrebbero utilizzato un veicolo di rientro manovrante, propulso da un booster a combustibile liquido che sembrerebbe una versione accorciata di quello del missile balistico Hwasong-12.“I successi ottenuti nei lanci di prova di missili ipersonici rivestono un significato strategico in quanto accelerano la modernizzazione della forza armata strategica dello Stato”, ha dichiarato la KCNA, indicando con l’aggettivo “strategico” che il missile ipersonico nordcoreano è concepito per portare testate nucleari.

La South Korean Agency for Defense Development (ADD) sta sviluppando il missile cruise ipersonico (HCM) Hycore.
La South Korean Agency for Defense Development (ADD) sta sviluppando il missile cruise ipersonico (HCM) Hycore.
Seul prosegue lo sviluppo del missile cruise ipersonico Hycore

In precedenza, a dicembre, la Corea del Sud aveva annunciato lo sviluppo in corso di una diversa tipologia di arma ipersonica – un missile da crociera (Hypersonic Cruise Missile – HCM) anziché un veicolo ipersonico planante (HGV) – alla quale è stato dato il nome di “Hycore”. Frutto della collaborazione fra la South Korean Agency for Defense Development (ADD) e l’azienda privata Hanwha Defense, il missile misurerebbe 8,7 metri di lunghezza e 2,4 tonnellate di peso. L’ADD conta di effettuare il primo test di volo già quest’anno e di completare l’intera serie delle prove in volo entro il 2023. Con questa tempistica, Seul dovrebbe essere in grado di introdurre in servizio il suo HCM verso la fine di questo decennio. (Per inciso, la Russia prevede di schierare questa tipologia di arma ipersonica già quest’anno.)
Secondo fonti aperte reperibili sul web, compreso materiale video, l’Hycore dovrebbe essere lanciato da terra e avere un design molto simile a quello del missile ipersonico statunitense X-51 Waverider. Inoltre, il concetto del prototipo dell’HCM sudcoreano includerebbe un booster a due stadi e combustibile solido, e un motore scramjet.

L’anti-ipersonico giapponese: un cannone elettromagnetico

Il ministero della Difesa giapponese svilupperà un sistema per intercettare i missili ostili, inclusi quelli ipersonici, utilizzando proiettili ad alimentazione magnetica. A riportarlo, ai primi di gennaio, è stato il quotidiano economico giapponese «Nikkei Asia». In particolare, Tokyo si starebbe concentrando sulla tecnologia dei “cannoni a rotaia” (railgun), in grado di utilizzare una forza elettromagnetica per lanciare proiettili conduttivi lungo una coppia di rotaie. Tali proiettili, sparati alla velocità di oltre 2 km al secondo, sono più veloci di quelli dei sistemi di intercettazione convenzionali e possono colpire il bersaglio con una forza cinetica pari a sette volte la velocità del suono. Ciò conferisce loro una capacità distruttiva superiore a quella di un missile Tomahawk, ingaggiando gli obiettivi da distanze maggiori e a un costo per proiettile nettamente inferiore. Altre caratteristica distintive dei cannoni elettromagnetici sono quella di sparare con rapidissima cadenza di tiro, il che aumenta le probabilità di colpire i missili ipersonici, che viaggiano a oltre 5 volte la velocità del suono (Mach 5), e di consentire la regolazione della quantità di energia elettrica applicata, in modo in modo da variare la velocità dei proietti a seconda di quella dei missili nemici che essi devono intercettare. Secondo «Nikkei Asia», i cannoni elettromagnetici andranno a formare, assieme ai missili a lungo raggio, la futura capacità di intercettazione multi-livello del Giappone. Uno stanziamento di 6,5 miliardi di yen (56 milioni di dollari circa) figura nel budget dell’anno fiscale 2022 per lo sviluppo di prototipi del nuovo sistema d’arma, che secondo i piani dovrebbe essere disponibile per l’impiego operativo nella seconda metà di questo decennio.

Un prototipo di cannone a rotaia (elettromagnetico) realizzato dalla Acquisition, Technology & Logistics Agency del ministero della Difesa giapponese.
Un prototipo di cannone a rotaia (elettromagnetico) realizzato dalla Acquisition, Technology & Logistics Agency del ministero della Difesa giapponese.

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