L’accordo di cooperazione sottoscritto tra l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, e l’azienda triestina, tra i principali complessi cantieristici al mondo, ha lo scopo di individuare aree di interesse comune per lo sviluppo di programmi di ricerca e innovazione.
Fincantieri ed ENEA hanno comunicato oggi (27 gennaio) di aver firmato un protocollo d’intesa al fine di individuare aree di comune interesse per lo sviluppo di un portafoglio di programmi di ricerca e innovazione. Tra le principali spiccano l’efficienza energetica, le tecnologie e i sistemi di generazione di energia da fonti rinnovabili per la produzione, il trasporto e la distribuzione dell’idrogeno, le celle a combustibile, l’economia circolare, le strategie di gestione e controllo per Smart Ports e Smart Cities, le tecnologie dei materiali, nonché interventi di sostenibilità in ambiente marino e terrestre. Per intensificare i rapporti di cooperazione verranno attivati specifici gruppi di lavoro, ed è prevista la possibilità di uno scambio di personale fra ricercatori ENEA nelle sedi di Fincantieri e personale del Gruppo triestino nei Centri di Ricerca dell’Agenzia.
L’obiettivo dell’accordo
Attraverso l’accordo, ENEA si pone l’obiettivo di favorire una più ampia diffusione della cultura e della ricerca scientifica con riferimento ai propri settori di competenza, mentre Fincantieri intende preservare, con l’acquisizione di sempre maggiori conoscenze e competenze innovative negli ambiti industriali dei propri settori di business, il ruolo di leader tecnologico a livello globale.
Il commento dei partner
Il presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce ha sottolineato: “Questo accordo apre la strada per una collaborazione fra ricerca e impresa di particolare significato, con un gruppo leader a livello internazionale qual è Fincantieri, su tematiche quali la sostenibilità, l’alta formazione, la ricerca e il trasferimento dell’innovazione, sempre più strategiche per la crescita e la competitività. Ci fa molto piacere che ENEA sia stata scelta come partner, e sono innumerevoli i terreni sui quali potremo rendere disponibili professionalità e infrastrutture qualificate, dalle tecnologie per l’idrogeno alle fonti rinnovabili, dalla cattura della CO2 alla robotica e ai big data, dall’economa circolare ai materiali avanzati, ma anche combustibili alternativi e interventi per il territorio sul quale insistono i cantieri, anche in una prospettiva di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.”
Per conto di Fincantieri, l’amministratore delegato Giuseppe Bono ha commentato: “Negli ultimi anni abbiamo destinato una media di 160 milioni di euro a numerosi progetti connessi all’innovazione di processo e di prodotto, con attenzione particolare ai temi della decarbonizzazione e della digitalizzazione. Infatti, il 60% della nostra spesa di R&I alimenta lo sviluppo di tecnologie pulite che contribuiranno a creare prodotti e servizi sempre più ecosostenibili, orientati ad un uso efficiente delle risorse e alla tutela della biodiversità. Questo accordo si inserisce dunque in una strategia intrapresa da tempo, che siamo certi ci consentirà non solo di consolidare il successo acquisito fino a oggi, ma anche di supportare la futura competitività del Gruppo, chiamato a confrontarsi con scenari mondiali sempre più complessi ed esigenti.”