Le tendenze della cybersecurity nel 2022 secondo TÜV SÜD

Dic 03 2021
a cura della Redazione
I criminali informatici hanno sfruttato il 2021 per riposizionarsi, affinare la loro “professionalità” ed espandere le attività in nuovi campi, obbligando piccole e medie imprese (PMI), industria e istituzioni ad adeguare le proprie contromisure. Ecco le linee di sviluppo del settore indicate dagli esperti di sicurezza del prestigioso ente di ispezione e certificazione con base a Monaco.   
(credit: Michael Geiger)
(credit: Michael Geiger)

Gli attacchi ransomware nel 2021, tra cui Kaseya, SolarWinds e Colonial Pipeline, hanno fatto scalpore e hanno reso evidente, una volta di più, l’importanza di integrare la cybersecurity nella cultura aziendale e di implementarla in tutta la supply chain.”  Così spiega Sudhir Ethiraj, Global Head of Cybersecurity Office (CSO) di TÜV SÜD, prestigioso ente indipendente di certificazione, ispezione, testing, collaudi e formazione con oltre 1.000 sedi in tutto il mondo, aggiungendo che “il crimine informatico si è evoluto sotto forma di servizio e quindi i ransomware sono ora generalmente disponibili come Cybercrime as a Service (CaaS)”.
In base a questi sviluppi, gli esperti di sicurezza di TÜV SÜD hanno individuato per il 2022 alcuni trend in tema di sicurezza informatica.

Cybercrime as a Service (CaaS)

Oggi il ransomware, tipo di malware (software malevolo) che minaccia di pubblicare i dati personali della vittima o di bloccarne l’accesso se non viene pagato un riscatto, viene commercializzato dai criminali informatici come un normale software, creando così un nuovo modello di business. In cambio del pagamento di una licenza, i criminali possono acquistare malware che includono persino servizi di supporto tecnico, e questo mercato è destinato a crescere. Le aziende dovranno rispondere in modo proattivo e aumentare i loro investimenti nella formazione e sensibilizzazione, aumentando così il livello di consapevolezza dei dipendenti, oltre ai consueti investimenti indirizzati alla sicurezza della propria infrastruttura tecnologica.

La crescente attenzione alla sicurezza informatica

Gli attacchi a grandi aziende e infrastrutture hanno dimostrato che le misure di cybersecurity adottate dall’industria in campi come l’IIoT (Industrial Internet of Things – Internet delle Cose industriale) sono in netto ritardo rispetto ai metodi usati dagli hacker. In questo campo, è nell’interesse dell’industria stessa aumentare la consapevolezza dei rischi e delle minacce e lavorare insieme per sviluppare standard che aiutino a migliorare la resilienza contro gli attacchi. La cybersecurity sta anche giocando un ruolo sempre più centrale nelle decisioni di acquisto da parte dei consumatori che cercano dispositivi connessi come apparecchiature IoT, smartwatch e altri wearable (dispositivi indossabili).

Il fenomeno del Cybercrime-as-a-Service (CaaS), la crescente consapevolezza dei consumatori e dell’industria, nonché la sicurezza della supply-chain, sono fra le principali nuove tendenze nel campo della cybersecurity. (Fonte: TÜV SÜD)
Il fenomeno del Cybercrime-as-a-Service (CaaS), la crescente consapevolezza dei consumatori e dell’industria, nonché la sicurezza della supply-chain, sono fra le principali nuove tendenze nel campo della cybersecurity. (Fonte: TÜV SÜD)
Supply chain: standard di sicurezza uniformi

Gli attacchi avvenuti nel passato hanno dimostrato che è necessaria una consapevolezza ancora maggiore delle minacce informatiche, in particolare durante le attività finalizzate allo sviluppo di un software. La Charter of Trust, alleanza globale di cybersecurity di cui TÜV SÜD è un membro attivo, richiede che vi siano tutta una serie di standard condivisi per la sicurezza del software. I produttori, per aumentare la sicurezza di tutta la catena, dovrebbero motivare i loro partner commerciali e fornitori aiutandoli a conformarsi alle nuove normative.

Armonizzazione globale: lavorare insieme per una maggiore sicurezza informatica

“Gli standard sono la spina dorsale della cybersecurity”. Questo è un motto che deve essere attuato a livello internazionale e richiede una collaborazione tra nazioni. L’industria e i legislatori devono rispondere lavorando insieme per stabilire requisiti minimi armonizzati che forniscano una cybersecurity “di fabbrica” per prodotti e servizi attraverso le industrie e le tecnologie, così da consentire un rafforzamento del livello di sicurezza.

Fiducia digitale: protezione da parte dell’Intelligenza Artificiale, automazione e algoritmi

L’Intelligenza Artificiale e l’automazione aiutano le aziende a svolgere attività come l’ottimizzazione dei processi e l’analisi del traffico dei propri dati per individuare tempestivamente attacchi, fughe o furti di informazioni. Tuttavia, queste tecnologie sono affidabili solo quanto lo sono i loro algoritmi. Le aziende e le organizzazioni devono quindi essere molto prudenti quando entra in gioco la protezione di queste tecnologie. Del resto, anche i criminali informatici stanno facendo un uso sempre maggiore dell’IA per i loro scopi. Gli standard fondamentali che affrontano la cybersecurity dell’IA possono sostenere la protezione delle infrastrutture e l’integrità dei dati.

TÜV Italia e il gruppo madre TÜV SÜD

Il Gruppo TÜV SÜD venne fondato nel 1866 per volontà di alcuni imprenditori e tecnici bavaresi che, preoccupati per le frequenti esplosioni che coinvolgevano i generatori ed i serbatoi a pressione, crearono l’Associazione bavarese di ispezione per i serbatoi a pressione, oggi conosciuta in tutto il mondo con il nome di TÜV SÜD. La struttura negli anni è cresciuta e l’internazionalizzazione del business ha contribuito a una forte crescita delle attività all’estero e allo sviluppo di oltre 1.000 sedi in tutto il mondo. Presente in più di 60 paesi per un totale di oltre 24.000 dipendenti, nel 2017 il gruppo TÜV SÜD ha fatturato 2.427 milioni di euro.
Al Gruppo TÜV SÜD appartiene TÜV Italia, presente nel nostro Paese dal 1987, che oggi conta su una struttura di quasi 700 dipendenti e 400 collaboratori, con diversi uffici operativi sul territorio nazionale, a cui si affiancano i laboratori di Scarmagno (Torino) e quelli delle società Bytest, a Volpiano (Torino) e Benevento, e pH a Barberino Tavarnelle (FI), acquisite rispettivamente nel gennaio 2012 e nel gennaio 2013. TÜV Italia offre servizi certificativi in ambito qualità, energia, ambiente, sicurezza e prodotto. Inoltre, organizza periodicamente webinar e seminari gratuiti nei quali vengono affrontati I temi tecnici più attuali, in aggiunta a numerosi corsi formativi professionali volti ad approfondire e sviluppare competenze in tutti i settori in cui l’ente opera.
Informazioni sui servizi di cybersecurity di TÜV Italia sono disponibili qui.

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