La collaborazione rappresenta un potenziamento del programma Hydrone sviluppato da SONSUB, che avrà applicazioni in diversi settori come quello dell’energia offshore, delle infrastrutture e della difesa. Il tutto nel totale rispetto dell’ambiente e contribuendo alla decarbonizzazione.
Saipem e WSense, start-up italiana nel campo dell’innovazione, hanno firmato oggi (4 ottobre) un accordo di cooperazione per lo sviluppo di reti di comunicazione complesse per droni sottomarini.
I cosiddetti nodi intelligenti multifunzione saranno progettati e qualificati da Saipem e WSense per essere interfacciabili ai droni subacquei sviluppati da SONSUB, centro di eccellenza di Saipem per l’innovazione delle tecnologie sottomarine con sede a Marghera. Tali nodi rappresenteranno una svolta per l’interconnessione wireless di apparecchiature e sensori subacquei e l’integrazione di sistemi e tecnologie diversificate, con applicazioni che abbracciano diversi settori, inclusi quelli dell’energia offshore, delle infrastrutture e della difesa.
Tramite stazioni installate sott’acqua, i droni subacquei residenti di Saipem saranno in grado di eseguire in autonomia una serie di operazioni complesse che richiedono lo scambio di dati per il posizionamento e la supervisione delle infrastrutture sottomarine, realizzando così una Internet of Things (IoT) sottomarina potenziata. Il tutto nel totale rispetto dell’ambiente e contribuendo alla decarbonizzazione.
Per Saipem l’accordo costituisce un potenziamento del proprio programma di droni subacquei Hydrone e un ulteriore ampliamento della propria offerta, mentre per WSense rappresenta un’occasione per dar prova della sicurezza e dell’affidabilità delle proprie competenze nelle reti di comunicazione wireless.
La tecnologia Hydrone
Il Programma Hydrone è il fulcro del piano di sviluppo tecnologico di Saipem nell’ambito della robotica subacquea. Hydrone, interamente realizzato da SONSUB, comprende tre tipologie di veicoli: Hydrone-R, Hydrone-S e Hydrone-W.
Hydrone-R, il primo modello commercializzato, è un drone di intervento subacqueo (Underwater Intervention Drone – UID) in grado di eseguire semplici lavori di costruzione e ispezioni accurate sugli impianti sottomarini grazie a una serie di sensori integrati e di algoritmi brevettati di intelligenza artificiale per la navigazione remota e la rilevazione di anomalie su un’ampia gamma di sistemi sottomarini.
Il veicolo può rimanere sott’acqua ininterrottamente per 12 mesi, può operare wireless ed essere così collegato alle infrastrutture subacquee attraverso connessioni dati di tipo through-water. Può eseguire ispezioni e interventi entro il raggio di 10 km. Hydrone-R risponde alla crescente domanda del settore di tecnologie subacquee in grado di ridurre la dipendenza da navi di supporto e garantire il controllo delle operazioni da remoto.
Grazie al suo Hydrone-R, nel maggio scorso Saipem si è aggiudicata l’edizione 2021 del premio Spotlight on New Technology della Offshore Technology Conference (OTC), ovvero una delle principali manifestazioni a livello internazionale nel settore dell’energia.
WSENSE punta alla rete IoT del mondo sottomarino
WSENSE è una PMI high tech in rapida espansione, fondata come spin-off dell’Università La Sapienza di Roma, con un team di ricerca e sviluppo forte ed esperto specializzato in sistemi di monitoraggio e comunicazione con soluzioni brevettate all’avanguardia nell’Internet of Underwater Things (IoUT), L’Internet delle cose attive nel mondo sottomarino.
Le soluzioni WSENSE IoUT sono sul mercato dal 2017. L’azienda è cresciuta rapidamente fino a raggiungere oltre 20 dipendenti e uffici in tre paesi (Italia, Norvegia e Regno Unito), e ha sottoscritto contratti pluriennali con i principali stakeholder in diversi settori della Blue Economy (Acquacoltura, Difesa, Energia, Ambiente).