La collaborazione quadriennale appena siglata mette insieme competenze e progetti di ricerca innovativi dei due Enti. L’obiettivo è sviluppare programmi comuni relativi a materiali modificati o del tutto nuovi che potranno essere applicati in campi diversi come le energie rinnovabili, l’intelligenza artificiale, l’economia circolare e il modeling computazionale.
Il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e il Consorzio interuniversitario nazionale per la scienza e tecnologia dei materiali (INSTM) hanno stipulato oggi (20 ottobre) un accordo quadro quadriennale per lo sviluppo di programmi comuni di ricerca, formazione, trasferimento tecnologico e divulgazione della cultura scientifica nell’ambito dei materiali avanzati e delle tecnologie innovative.
La versatilità dei materiali avanzati
I materiali avanzati sono materiali con nuove funzionalità e caratteristiche sempre più performanti. Si tratta di materiali già conosciuti e opportunamente modificati o materiali del tutto nuovi, progettati per avere precise caratteristiche. Estremamente versatili, le loro applicazioni sono molteplici e trasversali. Salute e scienze della vita, energie rinnovabili, chimica verde e processi sostenibili, tutela del patrimonio culturale, intelligenza artificiale, transizione energetica ed ecologica, economia circolare e modeling computazionale: sono alcuni dei campi in cui i materiali avanzati possono trovare impiego e saranno queste, nello specifico, le tematiche affrontate nelle attività di ricerca scientifica di base e applicata oggetto dei progetti ed attività congiunte CNR-INSTM.
L’obiettivo dell’accordo e le sue modalità
Oltre alla promozione e al coordinamento di progetti di ricerca comuni, sia nazionali sia internazionali, l’accordo prevede iniziative che riguarderanno anche: azioni dirette a ottenere finanziamenti della ricerca da parte di fonti pubbliche e private (con particolare attenzione ai fondi europei); la possibilità di realizzare infrastrutture di ricerca; il sostegno di attività scientifiche grazie all’accesso a grandi apparecchiature nazionali e internazionali; la creazione di sinergie fra la rete scientifica di INSTM e quella del CNR finalizzate alla valorizzazione del capitale umano, al miglioramento delle eccellenze del territorio e al rafforzamento della capacità di produrre innovazione e di trasferimento tecnologico al mondo industriale; la valorizzazione e la divulgazione di conoscenze tecnico-scientifiche.
Le modalità e le forme di collaborazione saranno regolate attraverso la stipula di specifiche convenzioni operative con i singoli dipartimenti del CNR. Sia INSTM che il CNR metteranno a disposizione risorse umane, strumentali e finanziarie. Unità di ricerca CNR potranno partecipare a progetti di INSTM e, viceversa, unità di ricerca INSTM potranno prendere parte al processo di programmazione delle attività di ricerca del CNR. Potranno anche essere istituite unità di ricerca congiunte, finalizzate all’attuazione dei progetti e programmi di comune interesse.
Una collaborazione di lunga data
Questo accordo non è il primo tra CNR e INSTM: i due Enti hanno già proficuamente collaborato in passato sulla base di precedenti accordi quadro e convenzioni. D’altra parte, INSTM dispone di professionalità e mezzi idonei a supportare iniziative di confronto, di sviluppo e di approfondimento relativamente a molteplici tematiche di ricerca, nonché di divulgazione. Il CNR, invece, può contare su competenze scientifiche e tecniche di eccellenza in grado di trattare approfonditamente, con originalità e con forte connotazione interdisciplinare tutti gli aspetti connessi alle tematiche relative ai materiali avanzati. Questa forte complementarità ha permesso, e consentirà ancora, di favorire la massima valorizzazione dei risultati generati dal sistema della ricerca scientifica italiana e la trasformazione ed utilizzo degli stessi in ambito imprenditoriale e nel più ampio contesto territoriale a livello nazionale.
I vertici di entrambi gli Enti, la presidente del CNR Maria Chiara Carrozza e la presidente dell’INSTM Federica Bondioli, hanno accolto con entusiasmo la sigla dell’accordo che mette insieme competenze e progetti di ricerca innovativi da cui si aspettano grandi risultati.