Esercito e ASI firmano il loro primo accordo ufficiale di collaborazione

Set 10 2021
a cura della Redazione
L’intesa suggellata dal Capo di SME e dal Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana prevede la condivisione delle reciproche eccellenze e competenze nel settore spaziale per sviluppare le capacità operative delle due Istituzioni e generare innovazione a vantaggio del “Sistema Paese”.
La firma dell’accordo. (Foto da Esercito Italiano)
La firma dell’accordo. (Foto da Esercito Italiano)

Ieri (9 settembre), presso la Biblioteca Centrale di Palazzo Esercito, a Roma, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, e del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Ing. Giorgio Saccoccia, è stato siglato un Accordo di collaborazione nel settore spaziale tra le due Istituzioni.
La stipula dell’Accordo nasce da una volontà comune di cooperare tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Esercito Italiano che hanno intravisto, nella condivisione delle reciproche eccellenze e competenze nel settore spaziale, una opportunità di crescita professionale e capacità di generare innovazione. Esso rappresenterà la prima forma ufficiale di collaborazione tra l’Esercito e l’Ente governativo nel settore dello Spazio e darà il via a una serie di attività di studio congiunto nelle aree tematiche connesse alla produzione di strumenti cartografici innovativi, della condivisione delle tecnologie sviluppate nell’ambiente “spaziale”, della difesa nucleare, biologica e chimica e delle tecnologie emergenti di 5G satellitare.

Il commento dei partner

Nel corso del suo intervento, l’Ing. Saccoccia ha dichiarato: “Grazie all’accordo tra l’ASI e l’Esercito, si consolida la storica collaborazione con l’Amministrazione Difesa che le nostre rispettive Amministrazioni portano avanti da anni, ad esempio con sistemi all’avanguardia di osservazione della Terra, e si gettano le basi per il futuro. In particolare, con la firma di questo accordo si avvia una stretta cooperazione su tematiche innovative quali la mappatura digitale della terra, la resilienza delle comunicazioni a favore di tutto l’ecosistema spazio. Una sinergia virtuosa al servizio del nostro Paese”.

A sugello della firma, il Generale Serino ha voluto sottolineare come essa formalizzi una collaborazione esistente da anni tra le due Amministrazioni, aggiungendo che “l’interazione tra lo spazio e la dimensione terrestre è oggi sempre più permeata e indispensabile”, e che “anche nello spazio si gioca il futuro del nostro Paese, in cui fare crescere e dare opportunità ai nostri giovani e a tutti i cittadini”.

Il Capo di SME e il Presidente dell’ASI dopo la firma dell’Accordo. (Foto da Esercito Italiano)
Il Capo di SME e il Presidente dell’ASI dopo la firma dell’Accordo. (Foto da Esercito Italiano)
Un obiettivo comune

L’Esercito, ormai da tempo, considera lo spazio come un indispensabile elemento di supporto delle operazioni terrestri perché vitale strumento per il mantenimento della supremazia informativa negli attuali e futuri scenari d’impiego, nella considerazione che il dominio spaziale ha un’influenza diretta sull’efficacia delle missioni nelle quali la componente terrestre continuerà a rappresentare l’elemento decisivo.
L’Agenzia Spaziale Italiana è un ente governativo italiano, istituito nel 1988, che ha il compito di predisporre e attuare la politica aerospaziale italiana. Essa gestisce missioni spaziali in proprio e in collaborazione con i maggiori organismi spaziali internazionali, prima tra tutte l’Agenzia Spaziale Europea, quindi la NASA e altre agenzie spaziali nazionali. Per la realizzazione di satelliti e strumenti scientifici, l’ASI stipula contratti con le imprese, italiane e non, operanti nel settore aerospaziale.
La collaborazione Esercito-ASI, che si inserisce nell’ambito dell’accordo quadro già in essere tra l’Agenzia Spaziale e lo Stato Maggiore della Difesa, mira al comune obiettivo di aumentare le sinergie su programmi, risorse e competenze professionali nazionali, anche allo scopo di ottimizzare gli investimenti pubblici in tale settore e massimizzare l’efficacia delle capacità della Difesa al servizio della collettività.

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