Cinque grandi costruttori, fra i quali BAE Systems, Rheinmetall e General Dynamics, hanno ricevuto contratti per sviluppare progetti digitali del nuovo veicolo da combattimento per la fanteria “optionally manned” chiamato a sostituire il glorioso Bradley.
L’Esercito degli Stati Uniti ha annunciato nei giorni scorsi l’aggiudicazione di cinque contratti del valore complessivo di circa 299,4 milioni di dollari per la Concept Design Phase (Phase II) del programma Optionally Manned Fighting Vehicle (OMFV) relativo al nuovo veicolo da combattimento, operabile con o senza equipaggio a bordo, che sarà chiamato a sostituire il Bradley, entrato in servizio quarant’anni fa. I contratti in oggetto sono stati assegnati a Point Blank Enterprises Inc. (Miami Lakes, Florida), Oshkosh Defense, LLC (Oshkosh, Wisconsin), BAE Systems Land and Armaments LP (Sterling Heights, Michigan), General Dynamics Land Systems, Inc. (Sterling Heights, Michigan) e American Rheinmetall Vehicles, LLC (Sterling Heights, Michigan).
Durante questa fase del programma, le aziende selezionate svilupperanno progetti digitali che accompagneranno la maturazione dei requisiti dell’OMFV e ispireranno il primo documento formale nel quale saranno contenuti, noto come Abbreviated-Concept Development Document (A-CDD), che sarà pubblicato nel primo trimestre dell’anno fiscale 2022.
Il veicolo avrà un’architettura modulare aperta
“Questa procedura consente all’Esercito di prendere decisioni future sul design senza limitare eccessivamente gli sforzi dei fornitori diretti all’innovazione”, ha spiegato il Brig. Gen. Glenn Dean, responsabile del programma per l’ufficio Ground Combat Systems, aggiungendo che l’Esercito ha condiviso con l’industria i propri standard iniziali relativi all’architettura modulare aperta del veicolo, in modo da raccogliere un feedback, e che questa interazione si concluderà nel corso dell’attuale fase di design, in modo tale che gli standard definitivi possano essere incorporati nei concetti di design elaborati dai contractor.
In termini generali, la strategia in cinque fasi per l’OMFV vede l’US Army impegnato a incoraggiare l’innovazione, massimizzare la concorrenza fra le aziende coinvolte durante l’intero programma e produrre un veicolo da combattimento per la fanteria in grado di dominare le manovre nelle operazioni multi-dominio.
“L’OMFV porterà un cambiamento trasformativo sul campo di battaglia, fornendo nuova tecnologia e nuove capacità alle nostre formazioni,” ha dichiarato il Mag. Gen. Ross Coffman, direttore del Next Generation Combat Vehicles Cross Functional Team. “Una volta che questi progetti saranno completati, i nostri soldati saranno coinvolti affinché forniscano feedback e input per garantire che stiamo fornendo loro il sistema di cui hanno bisogno.”
Un programma da 4,6 miliardi di dollari
Dopo la Concept Design Phase, l’US Army indirà un’altra gara aperta per la fase successiva relativa alla progettazione di dettaglio (Phase III) che si svolgerà nel 2022, con l’intento di aggiudicare fino a tre contratti nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2023. I vincitori passeranno alla Phase IV del programma, che prevede la costruzione e sperimentazione di prototipi reali. La selezione dell’unico fornitore al quale sarà affidata la produzione iniziale a basso rateo del nuovo veicolo avverrà verso la fine dell’anno fiscale 2027. La produzione a pieno regime avrà invece inizio nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2030. La spesa complessiva prevista per l’intero programma ammonta a 4,6 miliardi di dollari tra gli anni fiscali 2022 e 2026.
Portare i fanti sotto il fuoco nemico fino alla posizione utile per lanciare l’assalto
Le “caratteristiche” dell’OFMV indicate dall’US Army, non ancora dei requisiti formali, fanno riferimento a un plotone di veicoli in grado di trasportare 30 soldati di fanteria completamente equipaggiati, ma senza indicare di quanti veicoli sarà formato tale plotone. La capacità ritenuta essenziale è quella di portare i fanti sotto il fuoco nemico, nel modo più sicuro ed efficiente possibile, fino a una posizione vantaggiosa per ingaggiare combattimenti ravvicinati e fornire una letalità decisiva durante l’esecuzione di manovre ad armi combinate. Il che richiederà protezione, mobilità, sensori e sistemi d’arma di livello superiore.
L’OMFV potrà operare con o senza equipaggio e soldati a bordo in base alle decisioni assunte dal comandante, e sarà capace di controllare anche sistemi robotici e semi-autonomi partecipanti alla manovra.