TerraPower, PacifiCorp e il governatore dello Stato americano hanno annunciato il lancio del progetto dimostrativo che mira a validare l’innovativa tecnologia Natrium, concepita per integrarsi perfettamente con le fonti rinnovabili e favorire una decarbonizzazione più rapida ed economica della produzione di elettricità.
Il governatore del Wyoming, Mark Gordon, ha annunciato il 2 giugno che la società di reattori nucleari avanzati TerraPower LLC, fondata da Bill Gates, e la compagnia elettrica PacificCorp, di proprietà della Berkshire Hathaway di Warren Buffett, hanno selezionato lo Stato americano per lanciare il primo progetto dimostrativo relativo a un reattore Natrium, che sarà costruito sul sito di una centrale a carbone dismessa. Le due aziende stanno valutando diverse potenziali località del Wyoming, e quella prescelta sarà annunciata entro la fine del 2021. Il progetto ha lo scopo di validare la nuova tecnologia dal punto di vista progettuale, costruttivo e operativo.
I nuovi reattori avanzati di piccole dimensioni, che funzionano con combustibili diversi rispetto a quelli utilizzati dai reattori tradizionali, sono considerati una tecnologia “carbon free” in grado di integrare fonti di energia intermittenti come il vento e il sole, nell’ottica di ridurre sempre più le emissioni di CO2 che causano il cambiamento climatico.
“Questo è il nostro percorso più rapido e pulito per diventare carbon negative”, ha dichiarato Gordon, governatore di uno Stato (appunto il Wyoming), che è il maggior produttore di carbone defli Stati Uniti.
Il sistema Natrium è una tecnologia di TerraPower e GE Hitachi. Insieme a PacifiCorp e GE Hitachi Nuclear Energy, il team del progetto dimostrativo include anche il partner di ingegneria e costruzione Bechtel, Energy Northwest, Duke Energy, e quasi una dozzina di altre aziende, università e partner di laboratori nazionali.
I prossimi passi prevedono un’ulteriore valutazione del progetto sotto tutti i punti di vista nonché l’acquisizione delle autorizzazioni statali e federali prima dell’acquisizione dell’impianto in cui sarà installato il reattore Natrium.
Cosa prevede il progetto
Il progetto prevede un reattore veloce da 345 MW raffreddato a sodio, con un sistema di accumulo di energia a sali fusi (molten salt-based). La tecnologia di accumulo può aumentare la potenza del sistema a 500 MW di potenza per più di cinque ore e mezza quando necessario, il che equivale all’energia necessaria per fornire l’energia necessaria a circa 400.000 case. Questa aggiunta innovativa consente a un impianto Natrium di integrarsi perfettamente con le fonti rinnovabili e potrebbe portare a una decarbonizzazione più rapida ed economica della produzione di elettricità. Inoltre, la nuova architettura di questa tecnologia separa e semplifica le strutture principali, riducendo la complessità, i costi e i tempi di costruzione, e fornendo allo stesso tempo elettricità sicura e affidabile.
Nell’ottobre del 2020, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (US DOE), attraverso il suo Advanced Reactor Demonstration Program (ARDP), ha assegnato a TerraPower un finanziamento iniziale di 80 milioni di dollari per dimostrare la tecnologia Natrium. La società fondata da Bill Gates ha quindi firmato l’accordo di cooperazione con il DOE il mese scorso. Ad oggi, il Congresso statunitense ha stanziato 160 milioni di dollari per l’ARDP, e il DOE ha previsto ulteriori finanziamenti per i prossimi anni, soggetti alle assegnazioni di budget decise dallo stesso Congresso.
Il commento dei partner
“Insieme a PacifiCorp, stiamo creando la rete energetica del futuro, in cui le tecnologie nucleari avanzate forniranno posti di lavoro ben retribuiti ed energia pulita per gli anni a venire”, ha affermato Chris Levesque, presidente e CEO di TerraPower, il quale ha sottolineato come la tecnologia Natrium sia nata per contribuire alla sfida di migliorare l’affidabilità e la stabilità della rete elettrica rispettando gli obiettivi di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni.
“Questo progetto è un’entusiasmante opportunità economica per il Wyoming. Collocare un reattore avanzato Natrium in una centrale a carbone in disuso potrebbe garantire che un vecchio sito per la produzione di carbone continui a generare energia affidabile per i nostri clienti”, ha commentato Gary Hoogeveen, presidente e CEO di Rocky Mountain Power, una divisione di PacifiCorp. “Attualmente stiamo conducendo una verifica congiunta dell’investimento per garantire che questa opportunità sia conveniente per i nostri clienti e si adatti perfettamente al Wyoming e alle comunità che serviamo.”
Il governatore Gordon ha detto: “Sono entusiasta di vedere il Wyoming selezionato per questo progetto pilota dimostrativo, poiché il nostro Stato è il luogo perfetto per questo tipo di impianto innovativo e la nostra forza lavoro guarda con grande interesse agli impieghi che questo progetto fornirà. Sono sempre stato a favore di un portafoglio di energie completo per la nostra rete elettrica.”
Un potenziale obiettivo dei terroristi o un freno alla proliferazione?
Gli esperti di energia nucleare hanno avvertito che i nuovi reattori potrebbero comportare rischi maggiori rispetto a quelli convenzionali. Il combustibile per molti impianti di nuova concezione dovrebbe essere arricchito a un tasso molto più elevato rispetto al combustibile convenzionale, il che significa che la catena di approvvigionamento del nuovo combustibile potrebbe diventare un obiettivo attraente per i gruppi terroristici che puntano a creare un’arma nucleare “artigianale”, secondo un rapporto pubblicato nel marzo 2021 dalla Union of Concerned Scientists (UCS) e intitolato “Advanced Isn’t Always Better”. Secondo Levesque, invece, i nuovi reattori fungerebbero da freno alla proliferazione nucleare in quanto ridurrebbero la quantità di scorie prodotte.