Il consorzio guidato dalle due aziende svolgerà attività di R&D per sviluppare sistemi basati sull’intelligenza artificiale in grado di rilevare i tentativi di hacking rivolti contro la capacità di manovra dei mezzi e finalizzati alla sottrazione dei dati sensibili.
L’Agenzia governativa svedese per i sistemi innovativi (Vinnova) ha assegnato al consorzio guidato da BAE Systems Hägglunds (filiale di BAE Systems) e composto anche da Clavister, Omen Technologies e Bron Innovation (tutte società locali specializzate principalmente nella cybersecurity) un finanziamento di 4 milioni di corone svedesi (395.000 euro circa) per svolgere attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla realizzazione di sistemi che, sfruttando l’intelligenza artificiale (AI), consentano il rilevamento avanzato degli attacchi informatici portati contro i veicoli da combattimento. Lo sbocco finale di queste attività R&D, che avranno una durata di 12 mesi, sarà lo sviluppo di una suite di prodotti di Clavister denominata “Cyber Armour”.
La soluzione Cyber Armor
Il programma nasce da una necessità emergente nei moderni scenari operativi. Infatti, a mano a mano che i veicoli da combattimento diventano sempre più “connessi”, aumenta in proporzione anche la loro esposizione ad attacchi informatici che possono comprometterne la sicurezza. Clavister, in particolare, basandosi alla sua innovativa suite Cyber Amour, studierà metodi basati sull’intelligenza artificiale per prevenire tali attacchi e rilevare anomalie nei modelli di comunicazione tra i componenti del veicolo, indipendentemente dal fatto che si basino su protocollo Internet (IP) o CAN (Controller Area Network) bus, che possono essere il segnale di un attacco informatico volto a prendere il controllo del veicolo o a rubare dati sensibili.
La soluzione Cyber Armor ha l’obiettivo di migliorare notevolmente la resilienza dei veicoli da combattimento a questa tipologia di attacchi, condotti, ad esempio, sfruttando la connettività wireless, la manutenzione, la catena di approvvigionamento e la manomissione. La soluzione è sviluppata secondo uno standard di livello militare, il che significa che è robusta sia fisicamente che digitalmente, consentendole di resistere ad ambienti difficili e ad intensi attacchi “fisici”.
Il commento di Clavister
John Vestberg, CEO di Clavister, ha spiegato: “Siamo lieti di ricevere il finanziamento di Vinnova. Raccogliendo, elaborando e producendo sempre più dati, i veicoli stanno diventando dei data-centre [centri di elaborazione dati] su ruote. E, in un futuro probabilmente pieno di tecnologia per la guida autonoma, gli attacchi informatici contro i veicoli da combattimento e quelli commerciali e consumer avranno conseguenze disastrose. Sebbene questa ricerca si svolga in Svezia – e siamo orgogliosi di mostrare la grande capacità di innovazione del nostro Paese –, le capacità di intelligenza artificiale che svilupperemo avranno un impatto in tutto il mondo.”
Vestberg ha quindi aggiunto: “Dopo il nostro recente contratto con BAE Systems, è un’ottima cosa approfondire ulteriormente la nostra partnership attraverso l’innovazione congiunta. L’innovazione è sempre stata forte all’interno di Clavister. Mixare un più ampio set di idee, competenze ed esperienze sarà fantastico. Sono convinto che andremo oltre ciò che ogni singola azienda potrebbe fare da sola nel campo della sicurezza informatica dei veicoli”.
La collaborazione con BAE Systems sui CV90
Quanto al contratto citato da Vesteberg, Clavister ha recentemente annunciato di essere al lavoro con BAE Systems Hägglunds per integrare il suo gateway di sicurezza (gateway di comunicazione) RSG-400, conforme ai requisiti NATO, e lo switch di rete sicuro RSW-400 nella flotta di veicoli CV90 di un paese non specificato dell’Europa occidentale, nell’ambito dell’aggiornamento di mezza età di tali mezzi. Da allora il progetto è passato alla fase di pre-produzione.
L’RSG-400 fornirà protezione garantendo che soltanto gli utenti, i sistemi o i protocolli autorizzati possano connettersi al veicolo. Costruito attorno alla piattaforma principale cOS di Clavister (il software operativo sviluppato internamente dall’azienda), il firewall è stato potenziato in base ai requisiti della NATO e di BAE Systems. Il suo hardware robusto può resistere a condizioni ambientali estreme e a forti attacchi. Il RSW-400 “irrobustito”, invece, costituisce una soluzione che punta ad aumentare la resilienza dell’infrastruttura di rete di bordo su cui si affida l’equipaggio per gestire i numerosi sistemi del veicolo, quali armi, telecamere, sistemi di comando e di controllo del motore.
“Jet, navi, carri armati e veicoli sono diventati centri di elaborazione dati operanti nell’aria, in mare e su ruote o cingoli, e le loro reti di bordo sono oggi una componente fondamentale della guerra”, ha commentato Vestberg. “Esse devono essere protette con una sicurezza informatica dedicata, in modo che possano respingere un complesso tentativo di hacking esattamente come fanno con un attacco missilistico, in modo da garantire che coloro che si trovano sulla piattaforma siano al sicuro e possano continuare a condurre le operazioni. La sicurezza informatica non può più essere rimandata, e gli aggiornamenti di mezza vita forniscono il momento perfetto per incorporare funzionalità nei veicoli già in servizio.”