Airbus: vola il primo elicottero di soccorso con bio-carburante

Giu 07 2021
a cura della Redazione
Un H145 dell’associazione no-profit tedesca ADAC Luftrettung ha rifornito il suo serbatoio con SAF (Sustainable Alternative Fuel) di seconda generazione prodotto da TotalEnergies, derivato da elementi di scarto dell’economia circolare e capace di ridurre le emissioni di CO2 fino al 90% rispetto all’equivalente fossile.
(Fonte: Airbus)
(Fonte: Airbus)

Dopo l’annuncio del 19 maggio scorso riguardante il volo Air France 342 da Parigi a Montreal, decollato per la prima volta con serbatoi carichi di aviocarburante sostenibile del tipo SAF (Sustainable Alternative Fuels), oggi – 7 giugno – un elicottero di soccorso ha volato per la prima volta con il suddetto biocarburante, raggiungendo una nuova pietra miliare nell’aviazione internazionale. Operato dall’organizzazione no-profit tedesca ADAC Luftrettung, il velivolo, un Airbus H145, si è rifornito presso la stazione di soccorso aereo situata nella clinica Harlaching di Monaco di Baviera, in presenza del consiglio di amministrazione dell’ADAC Foundation, degli amministratori delegati e del top management di ADAC Luftrettung, del produttore di motori Safran Helicopter Engines, del produttore di elicotteri Airbus Helicopters e della società energetica TotalEnergies. Insieme, queste aziende intendono essere una forza trainante nella decarbonizzazione del volo in elicottero, sviluppando alternative ai carburanti convenzionali per l’aviazione.

L’Airbus H145 di cui sopra ha utilizzato un biocarburante di seconda generazione che riduce le emissioni di CO2 fino al 90% rispetto al suo equivalente fossile, in quanto è prodotto da materiali residui e di scarto dell’economia circolare come oli e grassi da cucina usati. Di conseguenza, tale combustibile non ha alcun impatto sulla produzione alimentare agricola.

Dal SAF all’e-fuel sintetico, l’obiettivo è un’aviazione neutrale per il clima

TotalEnergies produce e commercializza energie su scala globale (petrolio e biocarburanti, gas naturale e gas verdi, energie rinnovabili ed elettricità) vantando la centralità dello sviluppo sostenibile nei suoi progetti e nelle sue operazioni.

La società energetica francese ha prodotto il carburante utilizzato per il volo dell’H145 da olio da cucina usato, senza utilizzare alcun olio vegetale vergine. Con questo SAF, la flotta di ADAC Luftrettung potrebbe ottenere una riduzione del 33% delle emissioni di CO2, che, con più di 50.000 missioni di soccorso e più di 3,3 milioni di chilometri percorsi all’anno, equivale a una riduzione di circa 6.000 tonnellate di CO2.

ADAC Luftrettung e il produttore di motori Safran Helicopter Engines condividono la stessa ambizione di contribuire allo sviluppo di un carburante sostenibile per l’aviazione. A questo scopo stanno lanciando un progetto con un elicottero di soccorso ADAC a Colonia. Il progetto studierà tutti gli aspetti dell’uso del biocarburante sull’H145, con una campagna operativa che inizierà già nell’estate di quest’anno.

Dopo il debutto del biocarburante, gli amministratori delegati di ADAC Luftrettung e Safran Helicopter Engines, Frédéric Bruder e Franck Saudo, hanno firmato un accordo a lungo termine sul SAF che prevede di aumentare il rapporto di miscelazione del biocarburante fino al 100% nei prossimi anni e, successivamente, anche di promuovere l’uso di e-fuel sintetico, noto anche come Power-to-Liquid (PTL), un’altra alternativa drop-in ai combustibili fossili. Il PTL si riferisce alla generazione di combustibili liquidi prodotti utilizzando energia elettrica da fonti rinnovabili, che, insieme all’uso del biocarburante, permetterà all’aviazione di avvicinarsi a un’aviazione neutrale per il clima.

Il biocarburante è attualmente certificato e approvato per l’aviazione in una miscela massima del 50 per cento con cherosene convenzionale del tipo JET-A1. L’elicottero di soccorso ADAC ha volato con una miscela al 40 per cento.

(Fonte: Air France)
(Fonte: Air France)
Il commento dei partner

Il Dr. Andrea David, CEO della non-profit ADAC Foundation, a cui appartiene ADAC Luftrettung, ha dichiarato che “per noi, il progetto pilota Sustainable Aviation Fuel è un primo grande passo sulla strada verso un’ADAC Foundation e un servizio di soccorso aereo neutrali rispetto al clima, e il nostro contributo come organizzazione senza scopo di lucro per raggiungere gli obiettivi della Germania e dell’Europa per la protezione del clima.

Vogliamo essere un pioniere nella riduzione di CO2 nei servizi medici di emergenza con cherosene ecologico”, ha aggiunto Frédéric Bruder, amministratore delegato di ADAC Luftrettung. “Questo significa che dobbiamo anche sviluppare tecnologicamente il soccorso aereo in modo che l’uso del SAF sia a prova di futuro nel lungo termine. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo dei partner forti al nostro fianco.

Per conto di Safran Helicopter Engines, il CEO Franck Saudo ha commentato: “Safran sta guidando gli sforzi dell’industria dei motori per ridurre le emissioni di anidride carbonica degli elicotteri. Insieme a questo storico primo volo, abbiamo firmato un accordo con ADAC Luftrettung per espandere l’uso del SAF nella loro flotta di elicotteri con motore Safran. Tutti i motori Safran sono certificati per funzionare con un massimo del 50 per cento di carburante sostenibile, compreso il biocarburante. Il nostro obiettivo è di raggiungere il 100 per cento”.

Bruno Even, CEO di Airbus Helicopters, ha detto a sua volta: “Fare da pioniere nel settore aerospaziale sostenibile è una chiara ambizione per Airbus. L’evento di oggi è il primo passo per rafforzare l’ambizione di Airbus Helicopters di avere la gamma di prodotti con le più basse emissioni di CO2 al mondo”.

Christian Cabrol, amministratore delegato di TOTAL Deutschland GmbH, ha aggiunto: “TotalEnergies si è posta l’obiettivo di arrivare a emissioni nette zero insieme alla società entro il 2050. Sviluppando i biocarburanti, stiamo aiutando i nostri clienti dell’industria aeronautica a ridurre l’intensità di carbonio dei prodotti energetici che utilizzano. Il nostro carburante sostenibile per l’aviazione può essere utilizzato senza alcuna modifica dell’infrastruttura logistica per lo stoccaggio e la distribuzione, e quindi anche direttamente su aeromobili ed elicotteri. Lo stiamo sperimentando oggi nella pratica. Lo scorso marzo abbiamo incominciato la produzione di carburante sostenibile per l’aviazione in Francia, che è già stato utilizzato per un volo a lungo raggio tra Parigi e Montreal due settimane fa, e presto lo renderemo disponibile ai nostri clienti tedeschi”.

I passi necessari per la diffusione dei Sustainable Alternative Fuels (SAF)

Secondo l’ultimo rapporto della coalizione Clean Skies for Tomorrow, istituita dal World Economic Forum, il settore dell’aviazione è responsabile ogni anno del 3% circa delle emissioni globali di CO2. Per ridurre tale incidenza, la Commissione europea nel dicembre 2019 ha indicato, nell’ambito del Green Deal, la necessità di ridurre entro il 2050 le emissioni dei trasporti del 90% rispetto al volume registrato nel 1990, nonché di aumentare la produzione e la diffusione di carburanti alternativi e sostenibili. Nel 2020, il programma di lavoro della Commissione ha previsto la nascita di un’iniziativa (RefuelEU Aviation) per rafforzare la produzione e l’impiego di carburanti SAF per l’aviazione, dalla quale nascerà una proposta legislativa per sostenere l’aumento della produzione e dell’impiego di tali carburanti e per stabilire standard comuni a livello UE.

Attualmente esistono 7 tipologie di biocarburanti, il cui impiego, in miscele fino al 50% con kerosene di origine fossile, è stato approvato e soddisfa i requisiti tecnici. Di queste, però, soltanto la prima tipologia (HEFA-SPK, approvata nel 2009) è già matura dal punto di vista industriale, ed è comunque oggetto di controversie riguardanti la sua sostenibilità ambientale. Quest’ultima sarà definita nel prossimo futuro da criteri più stringenti, ai quali sta lavorando l’ICAO (International Civil Aviation Organization) per incentivare, nella produzione di carburanti SAF, l’impiego di materie prime caratterizzate da basso impatto dell’ILUC (Indirect Land Use Change), con lo scopo di impedire che tale “cambiamento indiretto dell’uso del suolo” causi paradossalmente un aumento delle emissioni di CO2.
Un altro ostacolo alla diffusione dei carburanti SAF è rappresentato dai costi di produzione, che sono da 2 a 7 volte maggiori di quelli del cherosene. Anche per questo gli attuali consumi dei carburanti bio sono ancora bassissimi (nel 2018 si attestavano allo 0,1% sul totale). Ma la strada è tracciata, come dimostra il proliferare della iniziative adottate in questo settore dai principali attori industriali, e la maturazione e l’ulteriore sviluppo delle attuali tecnologie SAF consentirà anche al settore aereo di contribuire alla transizione energetica.

(Fonte: TotalEnergies)
(Fonte: TotalEnergies)

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