PESCO: Norvegia, Stati Uniti e Canada parteciperanno al progetto “Mobilità militare”

Mag 07 2021
a cura della Redazione
Il Consiglio dell’Unione Europea ha autorizzato l’invito dei tre paesi non-UE, che ne avevano fatto richiesta, a contribuire alla piattaforma strategica che consente la circolazione rapida e agevole di personale e mezzi militari in tutti gli Stati membri. Una capacità di fondamentale importanza anche nell’ottica della NATO, che ha fortemente sponsorizzato questo sviluppo.
In questa foto scattata nel 2017, veicoli ed equipaggiamenti militari statunitensi in sosta presso il porto di Bremerhaven (Germania) attendono di essere trasportati a Cincu (Romania). (Fonte: US DoD)
In questa foto scattata nel 2017, veicoli ed equipaggiamenti militari statunitensi in sosta presso il porto di Bremerhaven (Germania) attendono di essere trasportati a Cincu (Romania). (Fonte: US DoD)

Il Consiglio dell’Unione Europea ha autorizzato ieri (6 maggio) il paese che coordina il progetto “PESCO Mobilità militare”, ovvero i Paesi Bassi, a invitare Canada, Norvegia e Stati Uniti a prendervi parte. Questi Stati, che avevano presentato domanda a tale scopo, diventeranno pertanto i primi paesi non-UE a partecipare a un progetto PESCO (Permanent Structured Cooperation, Cooperazione strutturata permanente), l’iniziativa avviata nell’ambito della Politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) volta all’integrazione strutturale delle forze armate di 25 dei 27 Stati membri dell’Unione.

Josep Borrell, Alto rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza dell’UE, ha commentato: “Oggi [6 maggio] il Consiglio ha approvato la partecipazione degli Stati Uniti, del Canada e della Norvegia al progetto PESCO Mobilità militare. Le loro competenze contribuiranno al progetto e, più in generale, al miglioramento della mobilità militare all’interno e all’esterno dell’UE. Si tratta di un settore di priorità condivisa e di interesse comune nelle nostre relazioni transatlantiche. Il progetto renderà la difesa dell’UE più efficiente e contribuirà a rafforzare la nostra sicurezza.”

Le decisioni del Consiglio confermano che la partecipazione del Canada, della Norvegia e degli USA al progetto PESCO Mobilità militare soddisfa le condizioni generali stabilite nella decisione (PESC) 2020/1639 adottata dallo stesso Consiglio il 5 novembre scorso. Alcune di queste condizioni sono di natura politica, mentre altre riguardano il contributo sostanziale dello Stato terzo al progetto PESCO o determinati requisiti giuridici.

Il vice Segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Mircea Geoană, ha sottolineato l’importanza di una forte cooperazione NATO-UE a favore della mobilità militare, definendo quest’ultima essenziale per la deterrenza e la postura di difesa dell’Alleanza. (Fonte: NATO)

Norvegia Stati Uniti Canada
Il vice Segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Mircea Geoană, ha sottolineato l’importanza di una forte cooperazione NATO-UE a favore della mobilità militare, definendo quest’ultima essenziale per la deterrenza e la postura di difesa dell’Alleanza. (Fonte: NATO)
Il simposio sulla mobilità militare e la soddisfazione della NATO

Il progetto PESCO Mobilità militare è una piattaforma strategica che consente la circolazione rapida e agevole di personale e mezzi militari in tutta l’Unione Europea, che si tratti di trasporto per via ferroviaria, stradale, aerea o marittima. Ciò è importante per la sicurezza e la difesa dell’UE, per la sua preparazione e resilienza, nonché per le missioni e operazioni dell’Unione nell’ambito della PSDC.

L’apertura del progetto a paesi terzi rappresenta “un segnale concreto e positivo che l’UE desidera cooperare con Washington, Ottawa e Oslo nella difesa”, ha dichiarato Ank Bijleveld, ministro della Difesa dei Paesi Bassi, il cui dicastero funge da coordinatore del progetto stesso. La mobilità militare è di primario interesse anche nell’ottica della NATO: “Gli alleati non-UE danno un contributo importante alla difesa europea, dunque il loro coinvolgimento nella iniziative di difesa dell’Unione avvantaggiano tutti noi”, ha commentato il vice segretario generale dell’Alleanza, Mircea Geoană, parlando al simposio su questo argomento organizzato dall’European Defence Agency (EDA) e dalla presidenza portoghese del Consiglio dell’Unione europea nella stessa giornata del 6 maggio. Geoană ha sottolineato l’importanza di una forte cooperazione NATO-UE per la mobilità militare, definendo quest’ultima essenziale per la deterrenza e la postura di difesa dell’Alleanza. La possibilità di spostare rapidamente forze ed equipaggiamenti attraverso l’Atlantico e i confini europei è infatti alla base della capacità della NATO di preservare la prontezza dei propri strumenti militari e la sicurezza collettiva dei paesi membri. In particolare, “il miglioramento della mobilità militare è importante non soltanto per il rapido dispiegamento delle forze e il tempestivo rinforzo degli alleati, ma anche per essere in grado di sostenere le forze in operazioni, addestramenti ed esercitazioni”.

Un impegno che coinvolge anche governi e attori civili

Il numero due dell’Alleanza ha inoltre sottolineato che la possibilità di dispiegare rapidamente forze in tutta l’Europa richiede non soltanto l’impegno dei militari, ma anche un approccio governativo ad ampio spettro che coinvolga il settore commerciale e determinati attori civili. Guardando al futuro, Geoană ha sottolineato che “per migliorare ulteriormente la mobilità militare, la NATO e l’UE devono continuare a perseguire approcci e sinergie coerenti”. Questi, ha concluso, includono regolamenti per un rapido attraversamento delle frontiere, uno stretto coordinamento tra le forze militari e gli enti governativi civili, l’accesso alle capacità di trasporto necessarie e la garanzia che le infrastrutture di trasporto nazionali siano idonee allo scopo.

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