Un documento pubblicato dal Dipartimento dell’Esercito statunitense delinea una particolare modalità di addestramento che consentirebbe ai fanti di acquisire una “consapevolezza situazionale avanzata” in grado di aumentare le proprie prestazioni sul campo e il vantaggio sui nemici in battaglia.
L’US Army ha pubblicato nel mese di aprile una circolare in materia di addestramento che contiene una sezione relativa a come i soldati possono addestrare i loro sensi a nuovi livelli di consapevolezza (awareness), raggiungendo la capacità di percepire quasi inconsciamente piccoli dettagli su quel che li circonda in un modo quasi “sovrumano”. Altre sezioni del documento descrivono come l’antropologia culturale, lo studio delle religioni del mondo e persino la psicologia della “Gestalt”(*) possano essere sfruttati nell’addestramento per trasformare i soldati in quelli che potrebbero essere chiamati “warrior monks” (monaci guerrieri), con capacità di ragionamento deduttivo quasi sovrannaturale.
La circolare cita numerosi casi sul campo di battaglia in cui una maggiore consapevolezza situazionale avrebbe potuto salvare vite umane. L’US Army, dal canto suo, sta già offrendo corsi di formazione finalizzati a questo nuovo tipo di Advanced Situational Awareness (ASA) a Fort Benning, in Georgia, che ospita il Maneuver Center of Excellence (MCoE), il quale supervisiona anche le Army’s Infantry e Armor Schools.
Obiettivo: ottimizzare le prestazioni umane
La “training circular”, pubblicata dal quartier generale del Department of the Army questo mese, delinea una varietà di tecniche e requisiti attraverso i quali i soldati possono apprendere metodi di addestramento alla Advanced Situational Awareness per ottimizzare le prestazioni umane “attraverso lo sviluppo delle abilità necessarie per avere soldati agili, resilienti, flessibili e innovativi che sanno dare il meglio di sé in condizioni di incertezza e caos”. Il documento si concentra principalmente sulle modalità con cui i soldati possono ottimizzare e aumentare le loro capacità di osservazione, consentendo loro di rispondere ad anomalie o riconoscere comportamenti od oggetti insoliti che possono rappresentare una minaccia, nel modo più rapido possibile. Secondo quanto riportato nel documento, usando questa formazione i soldati possono “ottenere una migliore comprensione del loro equipaggiamento organico e del loro sistema: le loro capacità, limitazioni e componenti”. Questa accresciuta percezione sensoriale “può portare a un nuovo livello di Advanced Situational Awareness, che può essere cruciale per la sopravvivenza del soldato, poiché l’uso del sistema sensoriale fornisce input al processo decisionale di un soldato”.
Secondo i regolamenti dell’Army Training and Doctrine Command (TRADOC), le circolari di addestramento “sono pubblicazioni dipartimentali ufficiali che non sono dottrinali, ma basate sulla dottrina”. Le informazioni possono variare da come addestrarsi per eventi specifici a come utilizzare determinati elementi dell’equipaggiamento, oppure contenere “procedure dettagliate di natura tecnica”. Nello specifico, la suddetta circolare afferma che l’addestramento per l’Advanced Situational Awareness dell’Esercito americano è “progettato per supportare le capacità cognitive dei soldati sul campo di battaglia nella creazione di un processo decisionale preventivo sulle minacce, aumentando così la loro letalità in combattimento”. Tant’è vero che la circolare riporta come questa formazione dovrebbe essere implementata “con un focus sul combattimento e una comprensione della mentalità tattica”.
Dalla psicologia cognitiva al sistema sensoriale
Il documento tocca inoltre vari aspetti della psicologia cognitiva e della Gestalt, delle neuroscienze e persino della sociologia nel tentativo di sviluppare modi attraverso i quali i soldati possano aumentare la loro percezione dell’ambiente circostante. Infatti, si raccomandano persino studi in teologia, antropologia e studi culturali per comprendere meglio le motivazioni degli attori umani che i soldati possono incontrare in un’operazione all’estero.
Un forte accento è posto in tutto il documento sul riconoscimento delle anomalie, sia nel comportamento umano che nell’ambiente fisico dei soldati. Per anomalie la circolare intende “i cambiamenti che si verificano al di sopra o al di sotto di una linea di base stabilita. I soldati dovrebbero essere consapevoli di anomalie o attività che si verificano in un ambiente che sono contrarie alla norma”. Pertanto, ogni anomalia deve essere analizzata.
Per di più, vengono delineati anche i modi in cui i soldati possono adattare o allenare la loro percezione sensoriale in modo tale da rispondere alle minacce a un livello quasi inconscio. La circolare descrive, infatti, il sistema sensoriale del soldato come “un prezioso elemento di equipaggiamento” e aggiunge che se i soldati possono aumentare la loro percezione sensoriale, possono “diventare più proattivi e rimanere vigili”.
Il soldato diventa un “superuomo”
Steven Aftergood, direttore del Federation of American Scientists’ (FAS) Project, ha dichiarato che, sebbene la circolare del Dipartimento dell’US Army sia certamente curiosa per alcuni aspetti, non dovrebbe essere considerata un enorme cambiamento nei modi in cui i soldati vengono già ora addestrati. “Il documento”, ha detto Aftergood, “ritrae il soldato non come un soldato qualsiasi, ma come un superuomo con iper-sensi che può percepire e pensare molto meglio dell’avversario”.
Nel frattempo, l’US Army sta cercando anche modalità per sbloccare il pieno potenziale del cervello dei soldati attraverso la tecnologia. La Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) e altri laboratori militari hanno testato, ad esempio, metodi per migliorare l’apprendimento e la memoria attraverso la stimolazione uditiva o il biofeedback, o anche per ripristinare le funzioni della memoria nelle truppe. “C’è un’enorme quantità di formazione cognitiva che può essere fatta, attingendo alle reti del cervello che possono essere migliorate, come l’elaborazione visiva, la memoria e altre cose, anche miglioramenti marcati. La mente e il corpo sono perfettamente collegati”, ha detto Amy Kruse, ex project manager della DARPA.
È proprio la relazione mente-corpo che lega questa nuova circolare di addestramento dell’Esercito americano alla più ampia area di ricerca sulle prestazioni umane condotta nei laboratori del Dipartimento della Difesa (DoD). Uno degli obiettivi delle “Core Mental Skills” del documento è quello di “ripetere mentalmente performance di successo per programmare la mente e il corpo in modo che agiscano in modo automatico e senza esitazione”.
(*) Teoria psicologica contemporanea secondo la quale i fenomeni percettivi non possono essere spiegati sulla base di una giustapposizione o addizione di singole unità elementari (sensazioni), ma piuttosto globalmente nel loro organizzarsi in strutture (Gestalten) secondo leggi ben determinate.