Al Sisi sostiene le attività di espansione di ENI in Egitto

Apr 16 2021
a cura della Redazione
L’incontro fra l’amministratore delegato dell’azienda di San Donato Milanese e il presidente egiziano è funzionale al progetto del Cairo di trasformarsi in un hub regionale per il commercio di energia. In tale prospettiva, il colosso italiano è stato invitato a espandere i propri investimenti nel paese nordafricano.
Un momento dell’incontro, avvenuto il 15 aprile in Egitto, tra la delegazione egiziana e quella di ENI. (Fonte: Presidenza della Repubblica Araba d’Egitto)
Un momento dell’incontro, avvenuto il 15 aprile in Egitto, tra la delegazione egiziana e quella di ENI. (Fonte: Presidenza della Repubblica Araba d’Egitto)

Il presidente Al Sisi ha espresso il suo sostegno agli sforzi di ENI per espandere le sue attività di investimento in Egitto nel campo dell’esplorazione e della produzione, per proseguire un fruttuoso percorso di cooperazione tra la compagnia e l’Egitto, alla luce dell’attenzione che lo Stato egiziano presta allo sviluppo di questo vitale settore”. Queste le parole che il portavoce presidenziale egiziano, Bassam Radi, ha pubblicato sul suo profilo Facebook dopo l’incontro avvenuto ieri (15 aprile) fra il presidente Abdel Fattah Al Sisi e l’amministratore delegato di ENI, Claudio Descalzi. Tale incontro, che si è svolto alla presenza del ministro del Petrolio egiziano, Tarek el Molla, e di diversi dirigenti ENI, è giunto “nel quadro del monitoraggio delle attività di ENI a livello upstream e degli sforzi dell’Egitto per trasformarsi in un hub regionale per il commercio di energia”, ha puntualizzato Radi.

ENI è presente in Egitto dal 1954 e contribuisce alla crescita del Paese operando nei settori Exploration & Production, Gas & Power e Refining & Marketing e Chimica.

Una collaborazione sempre più intensa

Durante il colloquio con Al Sisi, Descalzi ha delineato le attività che ENI svolge attualmente e quelle che prevede di svolgere in futuro nel paese nordafricano, il quale rappresenta uno dei più importanti partner dell’azienda italiana a livello mondiale ed è in prima linea per il volume dei suoi investimenti esterni. Inoltre, ha evidenziato come l’azienda del cane a sei zampe sia fortemente desiderosa di continuare lo sviluppo delle sue attività in Egitto nel settore degli scavi, nell’esplorazione e nella produzione di petrolio e gas, in particolare grazie alla posizione strategica, alle infrastrutture, alla stabilità e alla sicurezza dell’Egitto, che consentono a quest’ultimo di fungere da hub energetico regionale.

Il presidente egiziano ha sostenuto la necessità di proseguire l’intensa cooperazione con ENI, dando impulso alle sue attività e ai suoi sforzi. In particolare, Al Sisi ha discusso con i funzionari dell’azienda di San Donato Milanese riguardo alla cooperazione per la produzione di idrogeno per scopi energetici in Egitto, nel quadro degli sforzi del Cairo per attirare investimenti diretti esteri nel campo delle energie rinnovabili, oltre che per ottimizzare lo sfruttamento delle risorse naturali egiziane.

L’impianto di gas naturale liquefatto di Damietta di nuovo in produzione

Tra i vari temi discussi nell’incontro del 15 aprile, anche la riattivazione, avvenuta nel marzo scorso, dell’impianto di Damietta di gas naturale liquefatto (GNL) alla sua piena capacità produttiva con l’obiettivo di esportare GNL. Si tratta di un valore aggiunto per il paese nordafricano nel settore GNL, che ne consolida la posizione nel settore produttivo.

Nello specifico, l’impianto di Damietta è di proprietà della società SEGAS (50% ENI, 40% EGAS e 10% EGPC) e ha una capacità di 7,56 miliardi di metri cubi all’anno. È stato fermo dal novembre del 2012 fino al marzo 2021. L’acquisto del GNL egiziano consolida la strategia di sviluppo integrato dell’ENI, aumentandone i volumi e la flessibilità in portafoglio, in sinergia con gli asset Upstream, e rafforza la sua presenza nel Mediterraneo orientale, una regione chiave per l’approvvigionamento di gas naturale, che è una risorsa fondamentale per la transizione energetica.

L’impianto di Damietta di gas naturale liquefatto (GNL).
L’impianto di Damietta di gas naturale liquefatto (GNL).
Le attività di ENI nel paese nordafricano

Le attività di esplorazione e produzione dell’ENI in Egitto sono regolate da contratti di Production Sharing Agreement (PSA). Le principali attività produttive sono condotte nel blocco Shorouk (ENI 50%), nell’offshore del Mediterraneo; con il giacimento “giant” a gas di Zohr nella concessione Sinai, principalmente nei giacimenti Belayim Marine-Land ed Abu Rudeis (ENI 100%); nel Deserto Occidentale, nelle concessioni Melehia (ENI 76%) e South West Meleiha (ENI 100%,), la cui produzione è stata avviata nel 2019, Ras Qattara (ENI 75%) e West Abu Gharadig (ENI 45%); e nelle concessioni di Ashrafi (ENI 50%), Baltim (ENI 50%), Nile Delta (ENI 75%), North Port Said (ENI 100%), North Razzak (ENI 100%) e Temsah (ENI 50%). Inoltre, ENI partecipa nelle concessioni in produzione di Ras el Barr (ENI 50%) e South Ghara (ENI 25%).

Altre informazioni qui.

Le attività di sviluppo hanno riguardato l’aumento della capacità potenziale di trattamento delle facilities relative al giacimento di Zohr, che nel 2019 ha visto il completamento e l’avvio di altre tre unità di trattamento onshore del gas e di ulteriori tre pozzi produttori, per un totale di 13. Inoltre, ENI ha avviato il progetto Baltim South West (ENI 50%, operatore) nell’offshore del Paese con l’installazione di una nuova piattaforma e di una pipeline di 44 km. Nel giacimento Nooros (ENI 75%, operatore) ha realizzato con quattro mesi in anticipo sul piano una nuova pipeline di 128 km per il trasporto del gas e ha proseguito le attività di infilling e ottimizzazione della produzione nelle concessioni Sinai (ENI 100%, operatore), Meleiha (ENI 76%) e Ras Qattara (ENI 75%).

Sempre nel deserto occidentale, nel 2019 ENI ha completato l’installazione, nell’area produttiva di South West Meleiha, di una pipeline di collegamento all’impianto di trattamento operato di Meleiha. Infine, nell’area del Sinai ha ottimizzato il progetto di water reinjection che ha consentito di raggiungere lo zero water discharge.

Nel luglio 2020 ENI ha perforato il primo pozzo nel prospetto Bashrush, situato nel Delta del Nilo. La scoperta, che estende verso ovest il potenziale a gas di quella che era stata precedentemente definita Great Nooros Area, si trova a 12 chilometri a nord-ovest da Nooros e a circa 1 chilometro a ovest da Baltim South West, entrambi già in produzione. Il pozzo in fase di test ha prodotto fino a 900 mila metri cubi di gas al giorno e con i dati acquisiti si stima che il potenziale produttivo del pozzo in produzione sia fino a 3 milioni di metri cubi di gas e 800 barili di condensato al giorno. Insieme ai partner BP e Total e in coordinamento con l’Egyptian Petroleum Sector, ENI avvierà le opzioni di sviluppo della scoperta in modo da accelerarne la messa in produzione, utilizzando le infrastrutture già presenti nell’area. In parallelo, continueremo anche l’esplorazione della Great Nooros Area con la perforazione del pozzo Nidoco NW-1 DIR, situato nella concessione Abu Madi West.

Altre informazioni qui.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *