Un Lightning II del Corpo dei Marines è atterrato sull’ammiraglia della Squadra Navale italiana, dando inizio alla fase clou della campagna di prove in mare per la certificazione dell’unità all’impiego della variante imbarcata del velivolo di Lockheed Martin.
Partita il 28 febbraio dalla base della Seconda Flotta della US Navy a Norfolk, la portaerei italiana Cavour ha iniziato la fase più intensa della campagna Ready for Operations (RFO): stamattina (3 marzo), la Marina Militare ha infatti annunciato il primo appontaggio di un caccia multiruolo F-35B del Corpo dei Marines sull’ammiraglia della Squadra Navale, un passaggio fondamentale nel lungo e complesso processo di certificazione della nave all’impiego dei nuovi velivoli.
Il completamento della fase delle prove in mare (Sea Trials), che si protrarranno in Oceano Atlantico per circa quattro settimane, permetterà al Cavour di testare il ponte di volo e verificare gli impatti con il velivolo di quinta generazione nei momenti topici del decollo e dell’appontaggio in diverse condizioni di assetto e in relazione a diversi fattori, quali i venti e lo stato del mare, per arrivare alla certificazione finale di “Ready for Operations” (pronta per le operazioni).
“È un risultato notevole per tutti noi, oggi, vedere il caccia di quinta generazione dei Marines sul nostro ponte di volo”, ha detto il comandante della portaerei italiana, capitano di vascello Giancarlo Ciappina. “Questo rappresenta, infatti, un successo eccezionale ma, allo stesso tempo, una nuova sfida per il futuro dell’Aviazione Navale Italiana e della Marina Militare. Tutto l’equipaggio è molto orgoglioso di lavorare a stretto contatto con l’ITF, il team di collaudo dell’F-35 Joint Program Office durante queste prove in mare, e siamo molto ben preparati a svolgere il duro lavoro per dotare la portaerei Cavour e la Marina Militare del sistema d’arma di quinta generazione Joint Strike Fighter.”
Quanto al Governo italiano, il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulé ha definito il primo appontaggio di un F-35B sul ponte del Cavour “un passaggio di estrema importanza per l’Italia in termini strategici, operativi, tecnologici, diplomatici e di sicurezza globale. L’Italia è tra i pochissimi Paesi al mondo a poter esprimere una simile capacità con velivoli da combattimento di quinta generazione. Auguro buon lavoro all’equipaggio e alla Marina militare protagonisti di un risultato straordinario che apre una prospettiva capace di alimentare sinergie di rilievo a livello internazionale per il nostro Paese”.
Il ruolo dei piloti collaudatori del team ITF (Integrated Test Force)
Durante la sosta a Norfolk prima delle prove in mare, ai 580 membri di equipaggio della portaerei si è aggiunto il personale italiano addestrato nella base dei Marines a Beaufort a operare sul velivolo, nonché il personale statunitense del team Integrated Test Force (ITF), fondamentale nella fase di integrazione.
“Il nostro team si è addestrato a lungo per prepararsi a questo giorno, e sono stato onorato di far appontare il primo jet a bordo di nave Cavour”, ha detto uno dei tre piloti collaudatori dell’F-35B del Corpo dei Marines, maggiore Brad Leeman, del Naval Air Warfare Center Aircraft Division (NAWCAD) Air Test and Evaluation Squadron Two Three (VX-23), di stanza presso la Naval Air Station di Patuxent River, nonché ufficiale responsabile del team di test ITF. “L’ITF gioca un ruolo chiave nel raggiungimento della certificazione. Tutto il nostro duro lavoro di pianificazione e formazione garantirà il successo delle prove in mare”, ha detto Leeman. Dopo aver accertato la compatibilità tra l’F-35B e la portaerei Cavour verrà dichiarata la “Ready for Operations”, per avviare le attività che porteranno al conseguimento della capacità operativa iniziale (Initial Operational Capability – IOC) entro il 2024, quando la Marina Militare potrà disporre di almeno 8 velivoli e 12 piloti. L’iter sarà completo con l’acquisizione della capacità operativa finale (Final Operational Capability – FOC) dopo la consegna del quindicesimo e ultimo velivolo previsto dal programma.
Nel momento in cui gli F35-B della Marina Militare inizieranno la regolare attività operativa, l’Italia entrerà a far parte di una élite di pochi paesi al mondo in grado di esprimere una capacità portaerei con velivoli da combattimento di 5a generazione, diventando di fatto l’unico paese dell’Unione Europea a vantare questa capacità con Giappone e Regno Unito, come ha sottolineato anche il sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli.
La campagna navale di Nave Cavour negli Stati Uniti
Partita dalla Stazione Navale Mar Grande di Taranto il 28 gennaio scorso, con il saluto all’equipaggio del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, e dopo una breve sosta logistica in porto a Rota (Spagna), la portaerei Cavour della Marina Militare ha effettuato la traversata atlantica che l’ha portata a Norfolk, sulla costa orientale degli Stati Uniti, sede della base navale della Seconda Flotta della US Navy, in vista delle attività per la certificazione all’impiego operativo degli F-35B. Durante la traversata, durata dieci giorni, il Cavour ha svolto attività addestrative in cooperazione con assetti aeronavali della US Navy, in particolare il cacciatorpediniere Stout e un Maritime Patrol Reconnaissance Aircraft, fra cui esercitazioni di difesa della forza navale da minaccia aerea, di comunicazioni e di manovre di formazione navale.
L’ammiraglia della Marina Militare ha ormeggiato nella base di Norfolk il 13 febbraio, accolta dall’ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Armando Varricchio, e dal comandante della Seconda Flotta della US Navy, ammiraglio Andrew Lewis, dopodiché è restata in sosta per due settimane, durante le quali sono stati effettuati tutti i preparativi tecnici per la successiva attività in mare. A fine febbraio, infatti, il Cavour ha lasciato il porto di Norfolk per dare il via alla fase calda, quella dei Sea Trials, che prevede, oltre alla serie di decolli e appontaggi degli F35-B, anche numerose prove tecniche condotte dal team di ingegneri e collaudatori dell’ITF statunitense, necessarie per le verifiche di compatibilità tra l’aereo, la nave e i suoi sistemi. La conclusione della campagna RFO dell’unità italiana è prevista nel prossimo mese di aprile.