L’entrata in servizio della nuova nave di supporto logistico migliorerà la capacità della Marina Militare di fornire il supporto organico alla flotta, ampliando la capacità di operare a grande distanza dalle basi in Italia e in modo continuativo nel tempo, amplificando la connotazione expeditionary della Forza Armata.
L’unità di supporto logistico LSS (Logistic Support Ship) Vulcano, commissionata a Fincantieri nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare, è stata consegnata oggi (12 marzo) presso il sito di Muggiano del Cantiere Integrato Navale Militare.
Il programma pluriennale per il rinnovamento della flotta della Marina Militare, oltre alla LSS, prevede la costruzione dell’unità da trasporto e sbarco LHD (ovvero Landing Helicopter Dock) Trieste, anch’essa in costruzione presso questo cantiere con consegna nel 2022, nonché di sette Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA) che entreranno nella flotta della Forza Armata a partire da quest’anno.
La caratteristica fondamentale comune a tutte e tre le classi di navi è il loro altissimo livello di innovazione che le rende estremamente flessibili nei diversi profili di utilizzo, con un elevato grado di efficienza. In particolare, queste unità presentano un doppio profilo di impiego (il c.d. “dual use”), quello tipicamente militare e quello a favore della più ampia collettività (ad esempio per operazioni di protezione civile). In aggiunta, hanno un basso impatto ambientale grazie ad avanzati sistemi di propulsione ausiliari a bassa emissione inquinante (motori elettrici).
Il progetto di nave Vulcano è alla base del programma FLOTLOG (Flotte logistique), che prevede la costruzione di quattro LSS per la Marina francese da parte del consorzio temporaneo formato da Chantiers de l’Atlantique e Naval Group, nell’ambito del programma italo-francese LSS guidato da OCCAR (Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti). La costruzione delle sezioni di prua di queste navi è stata affidata a Fincantieri, che il mese scorso ha impostato la prima presso il cantiere di Castellammare di Stabia.
Nave Vulcano è certificata dal RINA (Registro Italiano Navale) in accordo alle convenzioni internazionali per la prevenzione dell’inquinamento, sia per gli aspetti più tradizionali come quelli trattati dalla Convenzione MARPOL, sia per quelli non ancora cogenti come la Convenzione di Hong Kong dedicata alla demolizione delle navi.
Caratteristiche tecniche della Logistic Support Ship
La LSS è un’unità di supporto logistico alla flotta dotata anche di capacità ospedaliera e sanitaria grazie alla presenza di un ospedale completamente attrezzato, con sale chirurgiche, radiologia e analisi, gabinetto odontoiatrico e zona degenza che sarà in grado di ricevere fino a 17 ricoverati gravi. La nave coniuga capacità di trasporto e trasferimento ad altre unità navali di carichi liquidi (ad esempio 9.000 metri cubi di combustibile navale, gasolio, oltre 4.000 metri cubi di combustibile avio, acqua dolce) e solidi (parti di rispetto, viveri e munizioni) e di effettuare in mare operazioni di riparazione e manutenzione a favore di altre unità. I sistemi di difesa sono relativi alla capacità di comando e controllo in scenari tattici, alle comunicazioni e ai sistemi di difesa dissuasivi non letali. L’unità è capace di imbarcare anche sistemi di difesa più complessi e diventare una piattaforma per sistemi di intelligence e guerra elettronica.
• 193 metri di lunghezza
• circa 20 nodi di velocità
• 235 persone tra equipaggio e specialisti
• 4 stazioni di rifornimento laterali e 1 poppiera
• capacità di fornire acqua potabile a terra
• capacità di fornire corrente elettrica a terra per una potenza di 2500 kw
• possibilità di imbarcare fino a 8 moduli abitativi/sanitari
• capacità di soccorso in mare, tramite operazioni di recupero e sul fondo (la nave è dotata di una gru offshore stabilizzata da 30 tonnellate)
• base per operazioni di soccorso tramite elicotteri ed imbarcazioni speciali
Il rinnovamento della componente di supporto logistico della flotta è un’esigenza pressante
“Nave Vulcano andrà ad affiancare nave Etna, permettendo di avviare verso la dismissione nave Vesuvio che serve la Patria sul mare dagli anni ’70” ha commentato il Comandante logistico della Marina militare, ammiraglio di squadra Eduardo Serra, durante la cerimonia di consegna. “Il rinnovamento della componente di supporto logistico della flotta è un’esigenza pressante che non si esaurisce con l’ingresso in linea di questa nuova unità: nave Vulcano sarà la “capoclasse” di altre due navi gemelle.”
Una novità per la Marina, sia per tonnellaggio che per capacità esprimibili
Varata il 22 giugno 2018, la nave è stata realizzata in due blocchi principali: uno poppiero, costruito presso il cantiere di Riva Trigoso (GE), e uno prodiero predisposto presso il cantiere di Castellammare di Stabia (NA), uniti da un anello centrale di circa 11 metri realizzato sempre presso il cantiere di Riva Trigoso. Inoltre, la nave disporrà del doppio scafo, come previsto dalle vigenti normative di tutela ambientale per le navi cisterna di nuova costruzione.
Nave Vulcano, la prima delle 3 unità LSS previste dal piano di acquisizione, ha il numero di fiancata A5335 e il suo motto è “Durandum est”, ovvero “Bisogna perseverare”.
Essa prende il nome da una delle isole dell’arcipelago delle Eolie, situato a nord della Sicilia. Le sue peculiarità identificative ne ispirano il Crest che raffigura come emblema il dio Vulcano, dio del fuoco, ritenuto nella mitologia romana il fabbro degli dèi, per i quali forgiava le armature.