Contratti a Fincantieri e Leonardo per i nuovi sottomarini della Marina Militare

Feb 26 2021
a cura della Redazione
Nell’ambito del programma di acquisizione di 4 U212 Near Future Submarine, al gruppo cantieristico andrà un ordine del valore di 1,35 miliardi di euro per la costruzione dei primi due battelli, con opzione per la seconda coppia, mentre la società guidata da Alessandro Profumo avrà il compito di progettare e realizzare un Combat Management System di nuova generazione.
Foto da Fincantieri.
Foto da Fincantieri.

Fincantieri, uno dei primi gruppi cantieristici al mondo e operatore di riferimento nella navalmeccanica militare, firmerà oggi 26 febbraio, in qualità di prime contractor con OCCAR (Organisation Conjointe de Cooperation en matiere d’Armement, l’Organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti), il contratto per la costruzione di 2 sottomarini di nuova generazione con l’opzione per ulteriori 2 unità, nell’ambito del programma di acquisizione U212NFS (Near Future Submarine) della Marina Militare italiana.

Il valore complessivo del contratto per i primi due battelli, comprensivo del relativo supporto logistico, è di 1,35 miliardi di euro.

Il progetto è un’evoluzione del programma relativo ai battelli U212A, dotati di sistema di propulsione AIP (Air Independent Propulsion), condotto in collaborazione con i tedeschi di Thyssenkrupp Marine Systems, che ha portato alla realizzazione di 4 sottomarini per l’Italia – Todaro, Scirè, Venuti e Romei, consegnati da Fincantieri tra il 2006 e il 2017 – e di 6 per la Germania.

Foto da Fincantieri.
Foto da Fincantieri.
Il programma U212NFS

Il programma U212NFS, che prevede le prime due consegne nel 2027 e nel 2029, risponde alla necessità di garantire adeguate capacità di sorveglianza e di controllo degli spazi subacquei, considerati i complessi scenari operativi che caratterizzeranno il futuro delle operazioni nel settore underwater e l’approssimarsi del termine della vita operativa delle 4 unità della classe “Sauro” attualmente in servizio. Servirà inoltre a preservare e incrementare lo strategico e innovativo know-how industriale maturato da Fincantieri e a consolidare il vantaggio tecnologico conseguito dall’azienda e dalla filiera, perché sarà potenziata la presenza a bordo di componentistica sviluppata dall’industria nazionale.

I compiti che i sottomarini svolgono quotidianamente a favore della collettività sono molteplici, soddisfacendo le istanze del Governo e delle più importanti alleanze alle quali il Paese partecipa, NATO e UE: alle missioni prettamente militari, si vanno ad aggiungere quelle inerenti la libertà di navigazione, l’antipirateria, la sicurezza delle vie di approvvigionamento energetico (in virtù delle risorse dei fondali e delle infrastrutture subacquee presenti), il rispetto del diritto internazionale, la lotta al terrorismo, la tutela delle frontiere esterne, la salvaguardia delle infrastrutture marittime, incluse quelle vitali off-shore e subacquee, e non ultimo il controllo della presenza di cetacei.

Immagine da Fincantieri.
Immagine da Fincantieri.
Il commento dell’AD di Fincantieri

Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: “Siamo orgogliosi che il riconoscimento delle nostre capacità da parte della Marina e del partner tedesco abbia portato a un’evoluzione dei rapporti tale da garantirci da un lato il ruolo di design authority, dall’altro quello di prime contractor. Rispetto ai sottomarini della classe precedente compiremo un autentico salto tecnologico, a partire dalla progettazione e dal sistema di combattimento, sviluppato insieme a Leonardo e del quale abbiamo in carico l’integrazione a bordo. Ciò consentirà all’Italia di restare nella ristrettissima cerchia dei Paesi capaci di costruire unità così sofisticate”. Bono ha continuato: “Ancora una volta un qualificato indotto, composto da piccole e medie imprese del settore, sarà trainato dalle nostre attività, concorrendo a generare un notevole contributo in termini di PIL, occupazione e progresso nel campo della ricerca e sviluppo”.

Il contratto da 150 milioni assegnato a Leonardo

In data odierna è stato firmato, inoltre, un contratto tra Leonardo e Fincantieri del valore di circa 150 milioni di euro per la fornitura di equipaggiamenti per i primi due sottomarini U212NFS. Il contratto prevede la progettazione e realizzazione di un Combat Management System di nuova generazione, che deriva dagli sviluppi in corso su “Legge Navale”, ovvero il piano di ammodernamento della Marina Militare Italiana, nell’ambito del più ampio programma siglato tra Fincantieri e la Forza Armata.

Leonardo fornirà, inoltre, un laboratorio di simulazione e training che verrà installato presso il Centro Addestramento Sommergibili della Marina Militare Italiana a Taranto, nonché supporto logistico iniziale, incluso l’addestramento del personale e un primo set di parti di rispetto.

Per Leonardo questo contratto riveste un’importanza strategica nel navale: dal punto di vista commerciale, l’azienda amplia la sua offerta al settore dei sottomarini. Dal lato industriale, la sinergia con i sistemi già forniti sulle navi di superficie, incluse le future configurazioni, sarà una spinta ulteriore a investimenti per lo sviluppo e l’innovazione delle linee di prodotto, in particolare del Combat Management System.

Il rafforzamento dei business tradizionali, anche attraverso la valorizzazione di competenze trasversali come il comando e controllo, è uno dei pilastri del Piano Strategico “Be Tomorrow – Leonardo 2030”. Leonardo supporta, in questo modo, percorsi di crescita sostenibile grazie alla sua leadership nelle tecnologie di nuova generazione.

Combat Management System (Immagine da Leonardo).

Fincantieri Leonardo

Fincantieri Leonardo

Fincantieri Leonardo
Combat Management System (Immagine da Leonardo).

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