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“Colpo di coda” di Trump: accordo per la vendita degli F-35 agli EAU

Gen 21 2021
a cura della Redazione
Appena un’ora prima della fine del suo mandato, l’amministrazione Trump e il governo di Abu Dhabi hanno firmato l’intesa preliminare per la vendita dei caccia di 5a generazione e dei droni armati MQ-9 Reaper al paese del Golfo. Ma il nuovo presidente Biden intende riesaminare l’operazione alla luce delle nuove priorità di politica estera degli Stati Uniti.
Un F-35A sorvola lo Utah. (Foto da Air National Guard)
Un F-35A sorvola lo Utah. (Foto da Air National Guard)

Gli Emirati Arabi Uniti hanno firmato il 20 gennaio un accordo preliminare con gli Stati Uniti per l’acquisizione di 50 jet F-35 e fino a 18 droni armati MQ-9 Reaper. Si tratta di uno degli atti finali dell’amministrazione Trump, impostato nell’ultimo trimestre del 2020 e sottoscritto, a quanto è filtrato, appena un’ora prima che Joe Biden prestasse giuramento quale nuovo presidente degli Stati Uniti. Una mossa probabilmente opportunistica, come altre prodotte dal frenetico attivismo di fine mandato di “The Donald” (il quale ha già comunicato l’intenzione di restare in politica), ma che dovrà essere ratificata dal nuovo Congresso e che la nuova amministrazione statunitense ha già dichiarato di voler riesaminare con attenzione, soprattutto alla luce del coinvolgimento degli EAU nella guerra civile in Yemen e della nuova politica estera che Joe Biden intende condurre nell’area mediorientale, meno muscolare e più diplomatica rispetto a quella del suo predecessore.

Cosa prevede l’accordo

Gli EAU, uno dei più stretti alleati di Washington nella regione, avevano da tempo espresso il loro interesse ad acquistare il caccia di 5a generazione prodotto da Lockheed Martin, guadagnandosi l’opportunità di farlo grazie alla firma dell’accordo per il ripristino delle relazioni diplomatiche con Israele, avvenuta pochi mesi fa. Come hanno riferito a Reuters persone a conoscenza dei fatti, l’intesa preliminare con Washington definisce il costo unitario degli F-35, la configurazione dell’aereo e le tempistiche delle consegne agli Emirati Arabi Uniti. Tali fonti non hanno potuto confermare quando il primo Lightning II dovrebbe essere consegnato ad Abu Dhabi, ma hanno affermato che l’iniziale proposta prevedeva il 2027 come data probabile.

Il valore dell’accordo era stato precedentemente stimato in circa 23,37 miliardi di dollari, risultanti dall’acquisto di 50 F-35A per 10,4 miliardi, 18 droni MQ-9B per 2,97 miliardi e munizioni aria-aria e aria-suolo per 10 miliardi. Cifre che prevedibilmente subiranno aggiustamenti durante i negoziati con Lockheed Martin, prime contractor per l’F-35, e con General Atomics, produttore dell’MQ-9.

Due F-35A Lightning II in volo prima di atterrare sulla base aerea di Al Dhafra, Emirati Arabi Uniti. (Foto da Air Force)
Due F-35A Lightning II in volo prima di atterrare sulla base aerea di Al Dhafra, Emirati Arabi Uniti. (Foto da Air Force)
La scelta della nuova amministrazione

A dicembre, il Senato aveva respinto un tentativo di bloccare la vendita, con il voto dei Repubblicani volto a preservare l’accordo. I Democratici erano infatti preoccupati per il fatto che la conclusione dell’accordo preliminare venisse accelerata in modo da avvenire prima dell’insediamento dell’amministrazione Biden. Non si sa ancora quale sarà la posizione finale di quest’ultima sulla commessa agli EAU, ma il nuovo segretario di Stato, Antony Blinken, ha dichiarato che l’operazione verrà riesaminata “molto attentamente”, alla luce degli impegni assunti dagli Stati Uniti per preservare il vantaggio tecnologico militare di Israele nei confronti degli altri paesi mediorientali.

Il contesto dell’accordo

Come accennato sopra, la possibile vendita degli F-35 agli Emirati Arabi Uniti è stata resa possibile dall’accordo firmato alla Casa Bianca nel settembre 2020 che ha ripristinato le relazioni diplomatiche fra Abu Dhabi e Tel Aviv. Infatti, il governo israeliano si era inizialmente opposto all’operazione, ma grazie al suddetto accordo e alla garanzia ricevuta da Washington che avrebbe mantenuto il vantaggio tecnologico militare nella regione attraverso un aumento delle forniture militari statunitensi, ha dato il suo consenso alla vendita. Per di più l’allora segretario di Stato Mike Pompeo aveva agitato lo spauracchio iraniano, comune avversario di Stati Uniti, Israele ed EAU, per convincere Tel Aviv a dare il suo benestare. Quelli che non si sono convinti sono i militari israeliani, tanto che il capo dell’Aeronautica israeliana, Amikam Norkin, ha dichiarato: “Non è positivo che ci siano aerei avanzati nella regione. Non è una minaccia diretta per noi, ma è una tendenza che avrà un’influenza su di noi”.

D’altra parte, il ripristino dei rapporti diplomatici con gli EAU può avere ricadute positive sulla sicurezza dello Stato ebraico. L’allora segretario di Stato Mike Pompeo ebbe a dichiarare al riguardo: “Lo storico accordo firmato dagli Emirati Arabi Uniti per normalizzare le relazioni con Israele offre un’opportunità unica di trasformare positivamente il panorama strategico della regione”.

La decisione ora passa nelle mani dell’amministrazione Biden, che dovrà decidere alla luce del dossier iraniano e della nuova politica estera che vorrà condurre nella regione mediorientale. Intanto il premier Netanyahu, congratulandosi con Biden per la nomina, ha dichiarato: “Non vedo l’ora di lavorare con voi per rafforzare ulteriormente l’alleanza tra Stati Uniti e Israele, per continuare ad espandere la pace tra Israele e il mondo arabo e per affrontare sfide comuni, prima fra tutte la minaccia rappresentata dall’Iran”.

Dal canto suo, il presidente Rivlin ha affermato: “La nostra regione sta cambiando rapidamente. Molti dei cambiamenti sono positivi. I recenti accordi di pace tra Israele e i nostri vicini hanno portato loro nuove speranze, e mi aspetto di lavorare con [la nuova amministrazione USA] per aiutare a costruire ulteriori ponti nella regione, anche con i nostri vicini palestinesi”.

MQ-9 Reaper prodotto da Genaral Atomics.

F-35 EAU 

F-35 EAU 

F-35 EAU 


F-35 EAU
MQ-9 Reaper prodotto da Genaral Atomics.

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