L’Agenzia Spaziale Italiana ha firmato un contratto per l’espansione del sistema CSG con un 3° e un 4° satellite che, nel giro di cinque anni, completeranno la seconda generazione del programma italiano per l’osservazione della terra, garantendo continuità ed elevate prestazioni dei servizi di monitoraggio del pianeta.
A distanza di un anno dal lancio del primo satellite, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha firmato il 15 dicembre un contratto industriale per espandere il sistema COSMO-SkyMed di Seconda Generazione (CSG), inizialmente previsto con 2 satelliti, raddoppiandone la capacità entro il 2025. Alla cerimonia della firma, che si è svolta presso la sede ASI di Roma, erano presenti il presidente ASI Giorgio Saccoccia, il direttore generale dell’ASI Fabrizio Tosone – che ha firmato il contratto assieme all’amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, Massimo Comparini –, Luigi Pasquali, amministratore delegato di Telespazio, e l’Amm. Isp. Giuseppe Abbamonte, direttore TELEDIFE, mentre il ministro dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi, e Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, sono intervenuti in videoconferenza.
La missione CSG raggiunge in questo modo un importante traguardo, in linea con gli obiettivi prefissati dall’ASI e dal ministero della Difesa, che ne hanno promosso, finanziato e diretto, nel ruolo di committenti, l’intero programma di sviluppo, e con gli indirizzi del Governo in materia spaziale ed aerospaziale che hanno individuato nell’Osservazione della Terra uno dei settori strategici da implementare con priorità.
Gli obiettivi del programma
Il contratto ASI, finanziato con fondi assegnati dal ministero dell’Università e della Ricerca e complementare a quello stipulato con le medesime finalità dal ministero della Difesa, permetterà di assicurare la piena continuità operativa al sistema COSMO-SkyMed di prima generazione, ormai in orbita da più di dieci anni, incrementando le capacità complessive del sistema.
“La firma del contratto per l’espansione della costellazione COSMO-SkyMed di Seconda Generazione (CSG) rappresenta un evento cruciale per assicurare al Paese la continuità operativa di un’infrastruttura spaziale all’avanguardia nel mondo”, ha dichiarato il presidente dell’ASI, Giorgio Saccoccia. “L’Agenzia Spaziale Italiana è fiera di essere ancora una volta promotrice delle tecnologie d’eccellenza che tutta la filiera produttiva di CSG è in grado di esprimere, e nel contempo conferma il proprio impegno nella realizzazione di sistemi spaziali in grado di rispondere alle esigenze di una vasta platea di utilizzatori in Italia e nel mondo, in linea con gli indirizzi del Governo in materia spaziale.”
Obiettivo primario di CSG è fornire a un’utenza duale, civile e militare, i servizi di Osservazione della Terra attraverso un ampio portfolio di prodotti, ottenuti nelle diverse modalità operative del sensore SAR (Synthetic Aperture Radar), sia a campo stretto e risoluzione ultra-fine che a campo largo.
Il sistema CSG rappresenta oggi lo stato dell’arte dei sistemi di Osservazione della Terra basati su tecnologia radar e, grazie alle innovazioni tecnologiche e alle soluzioni innovative introdotte nelle componenti spaziale e terrestre, garantirà miglioramenti significativi rispetto alla prima generazione, a tutt’oggi operativa, in termini di prestazioni, qualità delle immagini, efficienza dei servizi forniti agli utenti civili e governativi e maggiore vita operativa. L’elevata agilità del sistema, combinata con un salto generazionale in termini tecnologici, consentirà un ampliamento significativo delle possibili applicazioni. Esse includeranno la sicurezza e sorveglianza di territori, saranno da supporto alle popolazioni colpite da disastri naturali come terremoti e incendi, ma anche per il controllo del patrimonio culturale e artistico e delle infrastrutture critiche, nonché per monitorare la recessione dei ghiacciai e lo sversamento di petrolio nei mari, oltre che per l’ottimizzazione delle tecniche di agricoltura.
I contributi delle aziende al sistema CSG
Il programma finanziato dall’ASI e dai ministeri della Difesa e dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è quindi il primo sistema di osservazione satellitare terrestre a uso duale. I suoi satelliti monitorano la Terra dallo spazio sia di notte che di giorno, in tutte le condizioni atmosferiche, grazie a radar a banda X – in grado, quindi, di vedere attraverso le nuvole e in assenza di luce solare – ad alta risoluzione. Inoltre, è in grado di acquisire fino a 1.800 immagini al giorno.
Il sistema CSG è realizzato per l’ASI e per il ministero della Difesa con un importante contributo di Leonardo, attraverso le sue controllate e partecipate. In particolare Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), è responsabile della progettazione e lo sviluppo dei quattro satelliti CSG e della progettazione del sistema end-to-end, nonché dell’integrazione e della messa in servizio; mentre Telespazio, joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), è responsabile della progettazione e dello sviluppo del segmento di terra, inclusi gli aspetti della sicurezza, e della fornitura dei servizi di logistica integrata e delle operazioni.
Inoltre, Leonardo contribuisce al programma fornendo i sensori di assetto stellare – star trackers (A-STR) per l’orientamento del satellite, i pannelli fotovoltaici e unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica. Infine E-GEOS, società costituita da Telespazio (80%) e ASI (20%), è responsabile della commercializzazione dei prodotti e servizi COSMO-SkyMed in tutto il mondo.
L’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, ha commentato: “COSMO-SkyMed è una storia di successo del sistema Italia, un driver di ricerca tecnologica, di nuove applicazioni, di competitività industriale e di occupazione, nonché una infrastruttura fondamentale per la protezione e sicurezza del nostro Paese e dell’Europa. Un sistema le cui potenzialità in termini di affidabilità, precisione e flessibilità sono note a livello internazionale grazie alle capacità dimostrate nella gestione di situazioni di emergenza legate a eventi improvvisi, capacità ulteriormente potenziate nella seconda generazione del programma, grazie a una continua ricerca tecnologica. Come Leonardo siamo orgogliosi del contributo fornito in tutte le fasi del programma COSMO-SkyMed, un ruolo che ci conferisce credibilità e prestigio con i nostri clienti in tutto il mondo.”
Il ruolo dei nuovi satelliti
I due nuovi satelliti, costruiti da Thales Alenia Space, garantiranno il completamento della costellazione e la piena capacità operativa dei servizi di osservazione del SAR forniti dai quattro satelliti del COSMO-SkyMed di seconda generazione, che sostituisce quello di prima generazione, ancora operativo nonostante il satellite abbia superato la sua aspettativa di vita.
Nello specifico, i due nuovi satelliti contribuiranno al monitoraggio continuo della superficie terrestre per esigenze legate alla sicurezza e alla gestione degli eventi naturali, incluso il supporto alle attività di valutazione dei danni e delle operazioni di salvataggio. I satelliti completeranno la costellazione insieme al modello di proto-volo (PFM) lanciato nel 2019 e al modello di volo 2 (FM2) attualmente in fase di integrazione presso il centro di Assemblaggio, Integrazione e Test (AIT) di Thales Alenia Space, con lancio previsto entro la fine del 2021 con un razzo VEGA-C.
“È grande la soddisfazione per la firma di questo contratto che permetterà il completamento della Seconda Generazione di COSMO-SkyMed, garantendo un ulteriore salto in termini di tecnologia e prestazioni dell’intera costellazione e consolidando a livello mondiale la leadership di Thales Alenia Space nel settore dell’Osservazione radar della Terra”, ha commentato Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia. “È doveroso ringraziare l’Agenzia Spaziale Italiana e il ministro della Difesa per l’impegno mantenuto nei confronti dell’industria spaziale nazionale per il raggiungimento di questo risultato. Mantenere all’avanguardia l’intera costellazione COSMO-SkyMed attraverso la realizzazione di altri due satelliti di seconda generazione è fondamentale per preservare il primato di tutta la nostra industria e della sua filiera in un mercato spaziale in continua evoluzione.”
Dal canto suo Luigi Pasquali, amministratore delegato di Telespazio, ha affermato: “Siamo molto fieri della conferma del ruolo di Telespazio nella realizzazione di un asset strategico com’è il programma COSMO-SkyMed di Seconda Generazione, e ringraziamo Agenzia Spaziale Italiana e ministero della Difesa per la fiducia accordata a Telespazio con il contratto relativo al terzo e quarto satellite. Con i due nuovi satelliti di Seconda Generazione gli utenti potranno fare affidamento sulla continuità operativa del sistema COSMO-SkyMed e beneficiare delle evoluzioni e delle prestazioni migliorate raggiunte a livello sia di segmento spaziale, sia di segmento terrestre”.
La versatilità e l’agilità elettronica del payload CSG SAR garantiscono una nuova modalità operativa, che consente un’acquisizione simultanea di due aree posizionate a centinaia di chilometri di distanza sulla superficie terrestre.