Airbus: nuovo test di volo con l’HAPS Zephyr

Dic 03 2020
a cura della Redazione
Nonostante i rallentamenti imposti dalla pandemia di CoVid-19, l’azienda europea ha concluso con successo una nuova campagna di prove con il suo sistema aereo “unmanned” stratosferico che si alimenta esclusivamente con l’energia solare. Una soluzione rivoluzionaria tanto per i clienti commerciali, quanto per quelli militari.
(Immagine da Airbus)
(Immagine da Airbus)

Airbus Defence and Space ha completato con successo una nuova campagna di test di volo per la sua Zephyr High Altitude Platform Station (HAPS), svoltasi in Arizona (Stati Uniti) nonostante i rallentamenti globali dovuti alla pandemia di CoVid-19. La campagna si è concentrata sull’agilità, sul controllo e sulle operazioni del velivolo, con l’obiettivo di continuare a progredire rispetto alle campagne precedenti che già avevano dimostrato la persistenza stratosferica diurna e notturna di questo UAS (Unmanned Aerial System) destinato sia ai mercati militari, sia a quelli commerciali. 

La campagna di quest’anno, svoltasi nelle prime tre settimane di novembre, aveva l’obiettivo di dimostrare la flessibilità operativa e l’agilità del velivolo, in particolare testando i voli a bassa quota e le prime fasi di transizione alla stratosfera. Ha inoltre permesso la validazione di una nuova suite di strumenti di pianificazione del volo e lo sviluppo di concetti operativi attraverso voli multipli e variegati in rapida successione.

“Dopo aver dimostrato il volo stratosferico, continuiamo a far progredire il sistema operativo con l’obiettivo di essere più flessibili e robusti per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Il risultato di questa campagna è un contributo prezioso per l’intero programma di volo del prossimo anno”, ha dichiarato Jana Rosenmann, a capo dell’unità Unmanned Aerial Systems di Airbus.

Un sistema dotato di nuovi software e che utilizza l’energia solare

Il team della campagna ha utilizzato un velivolo Zephyr, dotato di nuovi software per i sistemi di controllo e di strumenti specifici per i test di volo, oltre ai velivoli di prova più leggeri associati.

I test hanno riguardato le fasi di decollo, salita, crociera, un aggiornato controllo di volo e le fasi di discesa, seguite dalla fase di atterraggio. Gli obiettivi della campagna di prove sono stati tutti raggiunti, mostrando un velivolo più resistente e capace.

Zephyr è l’UAS stratosferico leader al mondo fra i sistemi dotati di propulsione solare elettrica. Sfruttando esclusivamente i raggi del sole,  vola al di sopra dei fenomeni atmosferici e del traffico aereo convenzionale, fornendo una capacità complementare ai satelliti, agli UAV e agli aeromobili con equipaggio a bordo per fornire con continuità servizi satellitari locali.

(Immagine da Airbus)
(Immagine da Airbus)
Rivoluzionario sia per i clienti commerciali che per quelli militari

Con la conclusione della campagna di test di volo di quest’anno, Zephyr ha compiuto un altro passo avanti verso una realtà operativa. Zephyr porterà nuove capacità per vedere, sentire e connettere tanto ai ai clienti commerciali quanto a quelli militari. Costituirà uno strumento rivoluzionario per la gestione dei disastri, compreso il monitoraggio della diffusione degli incendi o delle fuoriuscite di petrolio. Inoltre, fornirà una sorveglianza costante, tracciando il panorama ambientale del mondo e le sue evoluzioni, e sarà in grado di garantire le comunicazioni alle località più “scollegate” del pianeta.

Già nel luglio 2018, il team Zephyr ha condotto con successo una campagna di voli di prova durante la quale Zephyr ha volato nella stratosfera per quasi 26 giorni (25 giorni, 23 ore e 57 minuti), che resta a tutt’ora la più lunga durata di volo per un velivolo senza effettuare il rifornimento di carburante. Il velivolo è rimasto nella stratosfera giorno e notte, raggiungendo costantemente un’altitudine di 60.000 piedi (quasi 18.300 metri) all’alba e con una massima di 71.140 piedi (quasi 21.700 metri).

Il programma Zephyr di Airbus  

L’obiettivo originale del programma Zephyr è quello di fornire una soluzione per la sorveglianza locale persistente a un prezzo accessibile, attraverso un velivolo a energia solare riutilizzabile e con un’ampia gamma di applicazioni che comprendono, ad esempio, la sorveglianza marittima, il pattugliamento delle frontiere, le comunicazioni, il rilevamento e il monitoraggio degli incendi boschivi, oppure la navigazione. L’ultraleggero Zephyr opera nella stratosfera a un’altitudine media di 70.000 piedi (21 chilometri), ha un’apertura alare di 25 metri e un peso inferiore a 75 kg.

Ideale per le missioni ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance), è in grado di rimanere su una specifica area di interesse (che può essere ampia centinaia di miglia), fornendo allo stesso tempo comunicazioni satellitari e servizi di osservazione della Terra (con una maggiore granularità dell’immagine) per lunghi periodi di tempo, senza interruzioni. 

(Foto da Airbus)

Airbus HAPS Zephyr

Airbus HAPS Zephyr
(Foto da Airbus)

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