Marines: in servizio i primi ACV basati sul SuperAV di Iveco

Nov 10 2020
Angelo Pinti
I nuovi veicoli anfibi, prodotti da BAE Systems in cooperazione con l’azienda di Bolzano, sono chiamati a sostituire i vecchi AAV in servizio dal 1971 e potrebbero presto diventare, con poche modifiche, la soluzione ideale per soddisfare anche il requisito italiano riguardante la Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare.
Personale del New Equipment Training Team (NETT) del Corpo dei Marines impegnato nei corsi per i futuri operatori dell’Amphibious Combat Vehicle. (US DoD)
Personale del New Equipment Training Team (NETT) del Corpo dei Marines impegnato nei corsi per i futuri operatori dell’Amphibious Combat Vehicle. (US DoD)

Il primo lotto di veicoli ruotati anfibi ACV (Amphibious Combat Vehicle) del Corpo dei Marines è entrato ufficialmente in servizio il 4 novembre con il 3rd Assault Amphibian Battalion della 1st Marine Division a seguito di una “cerimonia di attivazione” che si è svolta presso il Marine Corps Air Ground Combat Center di Twentynine Palms (California). I nuovi mezzi – costruiti da BAE Systems in collaborazione con Iveco Defence Vehicles, che ha fornito il design e i componenti fondamentali della sua piattaforma anfibia protetta SuperAV 8×8 – andranno ad affiancare i vecchi cingolati AAV (Assault Amphibious Vehicle), sulla breccia dal lontano 1971, per poi sostituirli nel corso degli anni. L’introduzione del nuovo anfibio giunge a meno di tre mesi dalla tragica notizia riguardante la morte di 8 marines e un marinaio a bordo di un AAV affondato il 30 luglio al largo dell’isola di San Clemente (California) durante un’esercitazione.

Le tre varianti del veicolo e il probabile futuro italiano dell’ACV

Gli ACV appena entrati in servizio erano stati consegnati da BAE, in numero di 18, lo scorso 15 ottobre e appartengono alla variante per trasporto truppe. Con l’inizio della produzione a pieno rateo, prevista nel 2022, verranno inserite ulteriori varianti speciali: una comando, una armata con cannone da 30 mm e un’altra per operazioni di recupero. La prima sarà dotata di sette workstation per fornire la “situational awareness” (consapevolezza situazionale) e il controllo dello spazio di battaglia, mentre la seconda fornirà “la letalità e la protezione di cui i Marines hanno bisogno, pur lasciando ampio spazio alla capacità di trasporto truppe e al carico utile”, come ha dichiarato John Swift, direttore dei programmi anfibi perdi BAE Systems. In totale, l’US Marine Corps conta di acquistare 704 ACV per un valore complessivo di 1,2 miliardi di dollari.

Un momento della “cerimonia di attivazione” che si è svolta presso il Marine Corps Air Ground Combat Center di Twentynine Palms (California) il 4 novembre 2020. (US Marine Corps / Sgt. Miguel A. Rosales)
Un momento della “cerimonia di attivazione” che si è svolta presso il Marine Corps Air Ground Combat Center di Twentynine Palms (California) il 4 novembre 2020. (US Marine Corps / Sgt. Miguel A. Rosales)

Dopo aver “conquistato” gli Stati Uniti, l’Amphibious Combat Vehicle potrebbe conseguire un altro successo nella patria d’origine del suo design, l’Italia. La Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM), infatti, ha bisogno di moderni veicoli anfibi per potenziare la propria capacità di “power projection” a terra. Il requisito complessivo è di 146 veicoli, dei quali 84 APC (trasporto truppe), 40 AIFV (veicoli da combattimento corazzato per la fanteria), 14 posti comando e 8 porta-mortaio, che l’ACV sarebbe naturalmente in grado di soddisfare, con poche modifiche per “customizzare” il mezzo secondo le esigenze specifiche delle FFAA italiane. Il programma di acquisizione potrebbe essere avviato nel prossimo futuro se la prossima legge finanziaria recepirà la proposta d spesa contenuta nel Documento Programmatico Pluriennale (DPP) del ministero della Difesa per il triennio 2020-2022, approvato il 22 ottobre scorso, nel quale è proposta l’allocazione di 206 milioni di euro per l’acquisto del nuovo veicolo blindato anfibio (VBA).

Un marine del 3rd Assault Amphibian Battalion della 1st Marine Division controlla il funzionamento di uno dei veicoli ACV entrati ufficialmente in servizio lo scorso 4 novembre. (US Marine Corps / Sgt. Miguel A. Rosales)
Un marine del 3rd Assault Amphibian Battalion della 1st Marine Division controlla il funzionamento di uno dei veicoli ACV entrati ufficialmente in servizio lo scorso 4 novembre. (US Marine Corps / Sgt. Miguel A. Rosales)
Caratteristiche tecniche del ruotato 8×8 di BAE-IDV

L’ACV 8×8 offre un mix unico di capacità anfibia in oceano aperto, mobilità terrestre, capacità di sopravvivenza, carico utile e potenziale di crescita per soddisfare le esigenze operative in continua evoluzione del Corpo dei Marines. I test condotti dal team NETT (New Equipment Training Team) dell’USMC in collaborazione con i tecnici di BAE e IDV hanno dimostrato una capacità anfibia nettamente superiore a quella dell’AAV in condizioni di mare molto mosso, con una velocità massima in acqua di 11 km/h ed eccellenti prestazioni nelle operazioni di discesa in acqua e di rientro sulla nave. Una volta a terra, l’ACV dispone di mobilità e velocità paragonabili a quelle del carro da battaglia M1A1, grazie a un propulsore a sei cilindri da 700 CV che offre un significativo incremento di potenza rispetto all’AAV. Inoltre, il nuovo veicolo è in grado di fornire supporto di fuoco diretto alla fanteria impegnata in azioni offensive. Il sistema d’arma primario è costituito da una torretta a controllo remoto (Remote Weapon Station – RWS) equipaggiata con lanciagranate automatico Mk-19 oppure mitragliatrice pesante M2 da 12,7 mm, fermo restando che la maggiore potenza di fuoco sarà appannaggio della variante dotata di cannone da 30 mm.
Infine, grazie anche alla trasmissione ad H tipica della famiglia di veicoli Centauro, che ha consentito l’adozione di efficaci soluzioni anti-mine, anti-IED (ordigni improvvisati) e contro le minacce balistiche, l’ACV fornisce al personale presente a bordo (3 membri dell’equipaggio e 11 fucilieri) una protezione simile a quella dei veicoli MRAP (Mine-Resistant Ambush Protected Vehicle).

Un video relativo ai test sul nuovo veicolo anfibio ACV dei Marines. (US Military Power)
La soddisfazione di Iveco Defence Vehicles

In occasione della consegna del primo lotto di ACV ai Marines, lo scorso 15 ottobre, Iveco Defence Vehicles ha diffuso una nota in cui esprimeva la propria soddisfazione per il grande successo conseguito dal design del SuperAV 8×8: “Abbiamo dimostrato al mondo come possiamo soddisfare il cliente più esigente, sviluppando un veicolo in grado di guadare velocemente in mari agitati, prendere terra in sicurezza, viaggiare su terreni diversi, raggiungere velocità di oltre 50 miglia all’ora [80 km/h], condurre missioni di combattimento e proteggere efficacemente l’equipaggio. Il nuovo ACV FOV (Family Of Vehicles) rappresenta l’equilibrio ottimale tra mobilità marittima e terrestre, capacità di sopravvivenza e potenziale di crescita futuro. […] Siamo molto orgogliosi del duro lavoro del nostro team, del successo della nostra partnership con BAE Systems e dell’impegno a fianco dell’USMC che ci ha permesso di raggiungere questo traguardo.”

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