L’USAF trasforma gli aerei cargo in piattaforme per lo strike

Nov 03 2020
a cura di Angelo Pinti
L’innovativa soluzione, che consiste nell’aviolancio di pallet di munizioni guidate da velivoli da trasporto come i C-17 e i C-130, garantirà un incremento significativo della capacità standoff a lungo raggio dell’Air Force statunitense, oggi basata su altre tipologie di aeromobili, ad un costo inferiore rispetto all’acquisizione di nuovi bombardieri pesanti.
Aviolancio ad alta quota di munizioni palletizzate (simulacri di missili JASSM) da un Boeing C-17 durante l’esercitazione Onramp #2 tenutasi a settembre per testare l’Advanced Battle Management System (ABMS). (US Air Force)

USAF cargo strike pallet
Aviolancio ad alta quota di munizioni pallettizzate (simulacri di missili JASSM) da un Boeing C-17 durante l’esercitazione Onramp #2 tenutasi a settembre per testare l’Advanced Battle Management System (ABMS). (US Air Force)

L’Ufficio SDPE (Strategic Development Planning and Experimentation) del Research Laboratory dell’US Air Force (AFRL) ha assegnato a Lockheed Martin un contratto da 25 milioni di dollari per supportare la quarta fase della Palletized Munitions Experimentation Campaign (PMEC – campagna di sperimentazione delle munizioni palletitzzate), finalizzata a testare una soluzione che consentirebbe di lanciare una grande quantità di armi guidate da aerei da trasporto come il C-17 e il C-130.“Nonostante il programma Palletized Munitions sia relativamente nuovo, sta procedendo molto rapidamente”, ha dichiarato Scott Callaway, direttore dell’unità Advanced Strike Systems di Lockheed Martin, sottolineando come il nuovo contratto sia stato approntato nel tempo record di 30 giorni per “supportare una prototipazione più rapida e tempi più brevi per portare sul campo questa capacità avanzata”.

Un sistema modulare che sfrutta le normali procedure di aviolancio

Gli studi iniziali hanno dimostrato che gli aerei da trasporto hanno il potenziale per dispiegare grandi quantità di missili JASSM-ER (Joint Air-to-Surface Standoff Missile Extended Range), integrando in questa funzione altre tipologie di aerei come i cacciabombardieri e i bombardieri e fornendo un incremento significativo della capacità standoff a lungo raggio. Questo approccio innovativo consente di lanciare operazioni offensive da un maggior numero di aeroporti (compresi quelli non praticabili da velivoli diversi dai cargo) e ingaggiare un maggior numero di bersagli nemici su aree più ampie. L’obiettivo generale della campagna PMEC è sviluppare un sistema modulare per dispiegare munizioni guidate sfruttando le procedure e le operazioni di aviolancio standard. Tale sistema potrà essere utilizzato a bordo di più tipi di aeromobili, inclusi il C-17 e il C-130. Come ha spiegato il generale dell’USAF Jacqueline Van Ovost, capo dell’Air Mobility Command, in occasione della convention annuale dell’Air Force Association tenutasi a settembre: “Questo concetto, una volta completamente maturo, prevede che le munizioni si comportino come se fossero sganciate da un bombardiere. Una volta staccatesi dall’aereo [e dai loro pallet], accendono i motori, volano verso waypoint predesignati utilizzando diverse altitudini di volo e, infine, colpiscono i loro bersagli.”

Un C-17A Globemaster III del 62nd Airlift Wing di stanza presso la McChord Air Force Base. Un aereo di questo tipo è stato protagonista della prova con “munizioni palletizzate” condotto nell’ambito dell’esercitazione Onramp #2 tenutasi a settembre per testare l’Advanced Battle Management System (ABMS). (US Air Force)

USAF cargo strike pallet
Un C-17A Globemaster III del 62nd Airlift Wing di stanza presso la McChord Air Force Base. Un aereo di questo tipo è stato protagonista della prova con “munizioni pallettizzate” condotto nell’ambito dell’esercitazione Onramp #2 tenutasi a settembre per testare l’Advanced Battle Management System (ABMS). (US Air Force)
I primi lanci ad alta quota da MC-130J e C-17 effettuati nel 2020

Nella prima fase del programma, completata fra gennaio e febbraio del 2020, sono stati effettuati con successo cinque aviolanci ad alta quota da un MC-130J (prodotto da Lockheed Martin) e da un C-17 (Boeing) utilizzando per lo più simulacri di JASSM-ER per testarne l’idoneità a tale operazione (l’AGM-158 JASSM – Joint Air-to-Surface Standoff Missile – è un missile da crociera aria-terra a lunga gittata, con testata convenzionale, a elevata precisione). In almeno un caso sarebbe stato lanciato un veicolo aereo “spendibile” mai visto prima, detto CLEAVER (Cargo Launch Expendable Air Vehicles with Extended Range), del quale si suppone un possibile impiego in funzione di decoy (inganno radar) grazie all’integrazione di un pacchetto da guerra elettronica.

Più recentemente, il 30 settembre, l’Ufficio SDPE dell’Air Force Research Laboratory ha annunciato di aver condotto una prova con munizioni pallettizzate nell’ambito dell’esercitazione Onramp #2 tenutasi per testare l’Advanced Battle Management System (ABMS), un network digitale basato su reti 5G e 4G, sistemi di cloud computing e di intelligenza artificiale, che raccoglie, elabora e consente di condividere dati e informazioni in tempo reale, collegando sistemi d’arma e personale militare attraverso tutti i domini. Per l’occasione, l’Air Mobility Command ha messo a disposizione un C-17A Globemaster III proveniente dalla base aerea di McChord (Stato di Washington), mentre il 412th Test Wing ha condotto il volo di prova durante il quale è stato lanciato un pallet di simulacri di AGM-158. Il contesto dell’esercitazione era quanto mai appropriato per questa nuova soluzione, in quanto gli aerei da trasporto generalmente non dispongono degli strumenti per identificare i bersagli a distanze standoff e raccogliere le informazioni necessarie per ingaggiarli autonomamente, dunque hanno bisogno del supporto di un network come l’ABMS.

Due munizioni CLEAVER (Cargo Launch Expendable Air Vehicles with Extended Range) su un singolo pallet rilasciato dalla rampa di un MC-130J durante un test condotto nel gennaio 2020 presso il Dugway Proving Ground (Utah). (US Air Force)

USAF cargo strike pallet
Due munizioni CLEAVER (Cargo Launch Expendable Air Vehicles with Extended Range) su un singolo pallet rilasciato dalla rampa di un MC-130J durante un test condotto nel gennaio 2020 presso il Dugway Proving Ground (Utah). (US Air Force)

La possibilità di convertire rapidamente i suoi velivoli da trasporto in “aerei arsenale”, e viceversa, fornirebbe all’USAF uno strumento flessibile e a basso costo, certamente meno costoso dell’acquisizione di ulteriori bombardieri pesanti. La soluzione dei pallet di munizioni guidate aumenterebbe in modo significativo la capacità dell’USAF di impiegare armi pesanti a grandi distanze: un vantaggio significativo nell’ottica di eventuali conflitti contro altre potenze in teatri di vaste dimensioni, come ad esempio nel Pacifico.

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