Il Pentagono studia un sistema logistico basato su veicoli spaziali

Nov 07 2020
a cura di Angelo Pinti
Secondo il comandante dello US Transportation Command, la nuova soluzione permetterebbe di consegnare il carico utile di un C-17 in qualsiasi luogo del mondo in meno di un’ora. La prima dimostrazione con un prototipo dovrebbe svolgersi entro il 2021 con un lanciatore fornito dalla compagnia privata SpaceX di Elon Musk.
Rappresentazione artistica della navicella Starship e del booster Super Heavy, entrambi sviluppati da SpaceX, lanciati dalla Terra verso lo spazio. (SpaceX)

logistico veicoli spaziali

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Rappresentazione artistica della navicella Starship e del booster Super Heavy, entrambi sviluppati da SpaceX, lanciati dalla Terra verso lo spazio. (SpaceX)

Spostare 80 short tons (72,5 tonnellate), l’equivalente del carico utile di un C-17, ovunque nel mondo in meno di un’ora grazie all’impiego di un veicolo spaziale come piattaforma di trasporto. È questa la rivoluzionaria capacità logistica prospettata dal generale dell’US Army Stephen R. Lyons, comandante dello US Transportation Command (USTRANSCOM), durante due interventi in videoconferenza tenuti gli scorsi 7 e 28 ottobre nell’ambito della National Defense Transportation Association e della Airlift/Tanker Association’s (A/TA) Conference. L’alto ufficiale ha ribadito l’impegno del suo Comando a lavorare in partnership con l’industria del settore allo sviluppo, entro i prossimi 5-10 anni, di un prototipo di trasporto spaziale che integri le attuali capacità di logistica aerea, marittima e terrestre delle forze armate statunitensi.

“Ho visto quanto velocemente alcuni provider di servizi di trasporto spaziale commerciale stanno sviluppando capacità rivoluzionarie”, ha spiegato Lyons al suo pubblico virtuale il 28 ottobre, “per cui è certamente possibile che entro il 2021 si svolga una prova di fattibilità, magari relativa alla fornitura di assistenza umanitaria da qualche parte nel mondo attraverso una missione di trasporto con veicolo spaziale”.
Tre settimane prima, in qualità di oratore principale al meeting autunnale (anch’esso svolto in modalità virtuale) della National Defense Transportation Association, il generale Lyons aveva reso noto l’interesse dell’organizzazione a studiare il potenziale dello spazio per il trasporto rapido di payload in risposta a emergenze caratterizzate dall’importanza del fattore tempo, anche di tipo umanitario.

Lanciatori Falcon 9 di SpaceX in fase di atterraggio. Il Falcon 9 è riutilizzabile e può portare un payload di 22.800 kg fino alla bassa orbita terrestre. (SpaceX)
Lanciatori Falcon 9 di SpaceX in fase di atterraggio. Il Falcon 9 è riutilizzabile e può portare un payload di 22.800 kg fino alla bassa orbita terrestre. (SpaceX)
I prossimi passi dell’USTRANSCOM

“USTRANSCOM ha accertato che il trasporto spaziale commerciale da punto a punto può fornire una capacità senza eguali, consentendo al Comando di supportare meglio lo spostamento rapido di equipaggiamenti e, in ultimo, di personale, in tutto il mondo per soddisfare le nostre necessità nazionali e rispondere a emergenze globali e disastri naturali”. Così ha dichiarato il Lt. Col. dell’US Air Force Nirav Lad, della Direzione Piani strategici, Policy e Logistica dell’USTRANSCOM, il quale ha aggiunto: “Continuiamo a valutare il trasporto spaziale da punto a punto da più prospettive per determinare la fattibilità per USTRANSCOM di essere tra i clienti di un mercato del trasporto spaziale commerciale sano.”

In questa fase di valutazione della potenziale capacità di logistica spaziale, nel 2021 lo US Transportation Command continuerà a collaborare con l’industria e gli altri Comandi combattenti unificati del Pentagono per rendere possibile, entro lo stesso anno, l’effettuazione della suddetta dimostrazione di fattibilità di un trasporto da punto a punto e a lungo raggio con veicolo spaziale. I test consentiranno a USTRANSCOM e al Dipartimento della Difesa di valutare capacità, limitazioni e lacune tecniche o di policy della soluzione allo studio. In secondo luogo, verranno affrontate le questioni dottrinali, diplomatiche, legali e organizzative per agevolare la standardizzazione dei lanci spaziali commerciali da punto a punto e ad alta frequenza. Il Col. Max Bremer dell’USAF, ufficiale di collegamento del North American Aerospace Defense Command / US Northern Command e dello US Space Command presso USTRANSCOM, ha sottolineato: “Un pensiero lungimirante come questo migliora le opzioni di impiego dinamico della forza. Inoltre, pone la logistica globale sulla punta della lancia e fornirà ai comandanti nuove opzioni. L’uso dello spazio per la logistica militare potrebbe rappresentare la più grande svolta seguita allo sviluppo degli aerei cargo.”

Il generale dell’US Army Stephen R. Lyons, comandante dello US Transportation Command. (USTRANSCOM)
Il generale dell’US Army Stephen R. Lyons, comandante dello US Transportation Command. (USTRANSCOM)
Gli accordi di ricerca cooperativa firmati con SpaceX e XArc

Il 3 marzo 2020, USTRANSCOM ha firmato un accordo CRADA (Cooperative Research and Development Agreement) con Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), intitolato “Space Transportation Capability for the Joint Force” (capacità di trasporto spaziale per la forza congiunta). Tale accordo di collaborazione biennale supporta il Comando nella valutazione della capacità di lancio nello spazio, e inoltre consente la ricerca collaborativa sull’utilizzo della modalità di trasporto spaziale commerciale per accelerare le funzioni di “delivery” globale di materiali e personale dell’US DoD. Cinque settimane dopo la firma con SpaceX, il 10 aprile 2020, il Comando ha siglato un’altra intesa con Exploration Architecture Corporation (XArc), intitolata “Space Transportation Basing and Support Concepts for the Defense Transportation System (DTS)”. Questo accordo biennale supporta USTRANSCOM nella comprensione dei requisiti per lo sfruttamento dei sistemi di trasporto spaziale e consente la ricerca collaborativa delle tecnologie di supporto e delle interfacce infrastrutturali delle strutture terrestri e orbitali per il trasporto spaziale volto ad accelerare la “delivery” di materiali e personale del DoD.

Allo studio una cooperazione sul modello della Civil Reserve Air Fleet

La partnership con l’industria consente a USTRANSCOM di studiare di sostenibilità per il governo e le parti commerciali di eventuali accordi di trasporto spaziale a lungo termine simili all’attuale accordo CRAF (Civil Reserve Air Fleet). Quest’ultimo è un programma cooperativo e volontario che coinvolge il Dipartimento dei Trasporti, quello della Difesa e le compagnia aeree civili statunitensi in una partnership che ha lo scopo di incrementare la capacità aeree del DoD durante le crisi collegate alla difesa nazionale, in occasione delle quali i vettori aerei offrono volontariamente i loro aeromobili in base ad accordi contrattuali stipulati con USTRANSCOM.
“Stiamo pensando a un modello molto simile al CRAF”, ha spiegato il generale Lyons, “dove c’è un partner commerciale che presenta capacità al Dipartimento della Difesa. Come con il CRAF oggi, nel prossimo futuro saremo in grado di sfruttare lo sviluppo commerciale della capacità spaziale.”

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