Un progetto di ricerca internazionale, che ha fra i suoi ideatori il prof. Andrea Gambaro dell’Università veneziana ed è finanziato dall’Alleanza Atlantica, punta ad associare dati ambientali e traffico sui social network per prevenire una delle più temibili forme di attentato terroristico e, se necessario, gestirne le conseguenze.

Ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia e del Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali (CINSA) coordineranno un progetto di ricerca internazionale finanziato dalla NATO per lo sviluppo di una piattaforma d’allerta rapida per i casi di attacco terroristico con agenti bio-chimici che servirà anche a gestire l’emergenza provocata da un simile evento. Il prototipo sarà testato a Venezia e nella capitale georgiana Tbilisi. Il progetto è stato ideato da Andrea Gambaro, professore di Chimica Analitica a Ca’ Foscari, con i colleghi Ketevan Kupatadze (Ilia State University, Georgia) e David Ebert (Oklahoma University, Stati Uniti), e si intitola “Network for alerting and managing public safety and resilience”, in breve REACT.
Intelligenza artificiale e sensoristica per la sicurezza dei cittadini
Il prototipo assocerà una rete di sensori ambientali alla rilevazione e analisi del traffico sui social network le cui variazioni di intensità e di distribuzione spaziale forniranno un sistema di allarme. Inoltre, collaborando con le autorità, saranno definiti dei protocolli di intervento e di gestione a breve, medio e lungo termine il più possibile condivisi tra gli enti e le nazioni coinvolte nel progetto.“Gli aspetti relativi alla comunicazione verso la popolazione sono quanto mai attuali”, afferma il professor Gambaro. “Il pianeta sta in pratica svolgendo un grande esperimento sociale sugli allarmi e la comunicazione in materia di sicurezza. I tre anni di lavoro ci diranno come la sicurezza dei cittadini, che è anche uno degli obiettivi dello sviluppo sostenibile stabiliti dall’ONU, possa beneficiare delle più recenti innovazioni scientifiche in campo di intelligenza artificiale e sensoristica senza dimenticare il ruolo sociale dei nuovi sistemi di comunicazione.”

Anche il Ministero della Difesa tra gli “end-user” del progetto
Partner del progetto sono Oklahoma University (Stati Uniti), Ilia State University (Georgia), Ministero della Difesa (Georgia) e NBC Joint Technical Logistic Centre del Ministero della Difesa (Italia). Il progetto, che coinvolge una ventina di end-user tra cui Croce Rossa, Regione Veneto, Ministero della Salute, Protezione Civile, ISPRA, Ministero della Difesa, durerà 3 anni e sarà finanziato con quasi 400mila euro nell’ambito del programma Science for Peace and Security della NATO, programma che ha visto il consorzio CINSA più volte coinvolto sui differenti scenari internazionali negli ultimi 15 anni.