La nuova unità operativa sarà guidata dal Dipartimento della Marina e avrà la missione di rilevare, analizzare e catalogare gli eventi classificati come UAP (Unidentified Aerial Phenomena) che potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Il Pentagono ha annunciato il 14 agosto che il vicesegretario della Difesa, David L. Norquist, ha approvato l’istituzione di una task force per i fenomeni aerei non identificati (Unidentified Aerial Phenomena Task Force – UAPTF), a capo della quale è stato posto il Dipartimento della Marina, sotto la supervisione dell’Ufficio del sottosegretario della Difesa per l’Intelligence e la Sicurezza. La UAPTF è stata creata per migliorare la comprensione della natura e delle origini degli UAP, raccogliendo informazioni in merito. La sua missione è, dunque, di rilevare, analizzare e catalogare gli UAP che potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. La portavoce del DoD Susan Gough ha aggiunto di non poter fornire dettagli su quanto personale sia stato assegnato alla task force, né da quali agenzie sia stato tratto, limitandosi a spiegare che l’istituzione dell’UAPTF rappresenta uno sviluppo del lavoro di ricerca condotto negli ultimi anni. dall’intelligence della US Navy. In una successiva mail citata dal quotidiano statunitense “Politico”, Gough ha precisato: “Poiché la maggior parte dei rapporti recenti riguardanti l’osservazione di fenomeni UAP proviene da aviatori navali, dal 2018 circa il Dipartimento della Marina ha guidato le valutazioni delle incursioni UAP nei poligoni di addestramento e nello spazio aereo designato [del DoD]”.
Il senatore Rubio: “Meglio se fossero alieni piuttosto che russi o cinesi”
La decisione del Pentagono di istituire la nuova task force (l’approvazione formale è datata 4 agosto) è arrivata a seguito della rinnovata attenzione del mondo politico e della pubblica opinione su quelli che, con acronimo di significato più limitato, abbiamo sempre chiamato UFO (oggetti volanti non identificati). In particolare, nelle ultime settimane era cresciuta la pressione esercitata dal Congresso sul Governo federale affinché prendesse sul serio la questione e adottasse iniziative idonee dopo le molteplici segnalazioni della US Navy riguardanti intromissioni di UFO/UAP nello spazio aereo militare. Poche settimane prima della formale istituzione della UAPTF, il Senato aveva votato la propria versione dell’Intelligence Authorization Act nel quale si richiedeva al Direttore dell’Intelligence Nazionale e al Segretario della Difesa di elaborare, con il contributo delle varie agenzie competenti, un rapporto pubblico contenente le informazioni in possesso del Governo sui fenomeni UAP. In un’intervista rilasciata nel mese di luglio all’emittente WFOR-TV di Miami, il senatore repubblicano Marco Rubio, presidente della Commissione Intelligence, aveva dichiarato: “Abbiamo cose che volano sopra le nostre basi militari e i luoghi nei quali conduciamo esercitazioni, che non sono nostre e non sappiamo cosa siano, quindi è legittimo porsi delle domande. Francamente” aggiunse Rubio, “se si trattasse di qualcosa non proveniente da questo pianeta, ciò potrebbe essere meglio che essere testimoni di qualche tipo di balzo tecnologico in avanti da parte dei cinesi o dei russi, oppure di qualche altro avversario.”
I tre video della US Navy pubblicati nell’aprile 2020
Quanto alle “cose che volano” nello spazio aereo militare degli Stati Uniti, i casi più eclatanti registrati in anni recenti dalla US Navy furono segnalati da piloti di aerei imbarcati sulle portaerei USS Nimitz e USS Theodore Roosevelt nel 2004 e nel 2015, i quali riferirono l’avvistamento di velivoli sconosciuti che effettuavano manovre che sfuggivano alle leggi dell’aerodinamica. Di questi avvistamenti sono circolati su Internet alcuni filmati nel 2007 e nel 2017, senza l’imprimatur dal Pentagono. Questo è arrivato lo scorso 27 aprile, quando l’US DoD ha autorizzato la pubblicazione di tre video della US Navy (che pubblichiamo in questa pagina) relativi agli “incidenti” della Nimitz e della T. Roosevelt, uno girato nel novembre 2004 e gli altri due nel gennaio 2015, dopo aver stabilito che il rilascio non rivelava alcuna capacità o sistema sensibile e non interferivano con le successive indagini sulle incursioni nello spazio aereo militare da parte di fenomeni aerei non identificati (UAP). Il Dipartimento della Difesa ha spiegato di aver pubblicato i video allo scopo di fugare i dubbi del pubblico riguardo alla veridicità del materiale, nonché le “errate convinzioni” che in esso ci fosse di più di quanto circolato. I fenomeni aerei osservati nei video, precisò il Pentagono, rimangono catalogati come “non identificati”.