OCEAN2020: il video della dimostrazione nel Golfo di Taranto

Lug 10 2020
a cura della Redazione
Nel corso di un webinar è stato illustrato il progetto europeo coordinato da Leonardo e fornita una sintesi dei risultati raggiunti durante il primo test in mare tenutosi nel Mar Mediterraneo il 20 e 21 novembre 2019.
Uno screenshot del webinar. (Foto da: OCEAN2020.eu)
Uno screenshot del webinar. (Foto da: OCEAN2020.eu)

Il 9 luglio si è svolto un webinar su OCEAN2020 (Open Cooperation for European mAritime awareNess) con lo scopo di dimostrare le attività del progetto e fornire una panoramica dei risultati ottenuti durante la sua prima dimostrazione pratica in mare, tenutasi nel Golfo di Taranto il 20 e 21 novembre 2019, anche attraverso il rilascio di un video ufficiale del test.

Dopo una nota introduttiva sul più ampio contesto politico delle attuali e future iniziative dell’UE fornita da Sylvia Kainz-Huber della Commissione Europea, il webinar si è concentrato su OCEAN2020, il più grande progetto di ricerca dell’UE nel settore della difesa finanziato fino ad oggi, e i risultati ottenuti durante la suddetta dimostrazione in mare. A illustrare tali aspetti nei rispettivi interventi sono stati Dirk Tielbuerger, dell’Agenzia Europea per la Difesa (EDA) e Antonino Arecchi, coordinatore del progetto OCEAN2020. Moderatore della discussione è stato Alessandro Marrone, Head of Defence Programme dell’Istituto Affari Internazionali (IAI).

La dimostrazione dal vivo svoltasi a novembre è stata la prima occasione in cui questo ambizioso progetto ha potuto dimostrare i progressi che offre in termini di consapevolezza situazionale (situational awareness) nell’ambiente marittimo attraverso l’integrazione di tecnologie legacy e di nuovo sviluppo per i sistemi a controllo remoto, comunicazioni navali dei CMS (Combat Management System) e centri operativi marittimi.

Coordinato da Leonardo, il Progetto OCEAN2020 coinvolge 43 partner provenienti da 15 paesi europei. Esso mira a raggiungere un’ampia serie di obiettivi operativi e tecnici, che vanno da una rafforzata consapevolezza situazionale all’autonomia, economicità e maggiore interoperabilità per le missioni congiunte.

L’esercitazione del 20 e 21 novembre

Gli assetti coinvolti nella prima dimostrazione di OCEAN2020 sono stati, nello specifico 6 unità navali, 9 sistemi a pilotaggio remoto, 5 satelliti, 2 reti di comunicazioni a terra, 4 centri nazionali di coordinamento (Maritime Operation Centers – MOC), un prototipo di centro di comando (EU MOC) installato a Bruxelles. Gli scenari della dimostrazione nel Mediterraneo hanno previsto l’interdizione di un natante ostile e l’intercettazione di una nave posamine nemica durante un’operazione anfibia.

Leonardo ha partecipato all’esercitazione con una serie di sistemi e soluzioni: sistemi di sorveglianza, difesa e comunicazione a bordo delle due fregate Virginio Fasan e Federico Martinengo della Marina Militare; soluzioni di “maritime domain awareness” presso il Centro Operativo Marina Militare (COMM), sede del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV); gli elicotteri pilotati a distanza SW-4 SOLO e AW HERO; l’elicottero SH-90A sulla fregata Martinengo; sensori radar avanzati a scansione elettronica a bordo dei velivoli unmanned; servizi di telecomunicazione di Athena Fidus sviluppati da Telespazio e servizi di osservazione della terra erogati attraverso la piattaforma Seonse di E-Geos utilizzando le capacità di Cosmo-SkyMed.

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