Eni effettua una nuova scoperta a gas nel Mar Mediterraneo egiziano

Lug 01 2020
a cura della Redazione
Il colosso italiano degli idrocarburi ha perforato con successo il primo pozzo esplorativo nella licenza di North El Hammad, nelle acque convenzionali egiziane del Delta del Nilo, sul prospetto denominato Bashrush. La scoperta estende verso ovest il potenziale a gas delle stesse sequenze mioceniche della formazione Abu Madi di quella che in precedenza era definita come “Great Nooros Area”.
Claudio Descalzi amministratore delegato di Eni.

Eni Mediterraneo egiziano

Eni Mediterraneo egiziano

Eni Mediterraneo egiziano
Claudio Descalzi amministratore delegato di Eni.

Il 1° luglio, Eni (operatore del Blocco), assieme ai partner nel blocco BP e Total, ha annunciato di aver perforato con successo il primo pozzo esplorativo nella licenza di North El Hammad, nelle acque convenzionali egiziane del Delta del Nilo, sul prospetto denominato Bashrush.

La nuova scoperta si trova in 22 metri di profondità d’acqua, a 11 chilometri dalla costa, 12 chilometri a nord-ovest del giacimento di Nooros e circa 1 chilometro a ovest del giacimento di Baltim South West, entrambi già in produzione. Il pozzo ha attraversato un’unica colonna verticale mineralizzata a gas di 152 metri nelle arenarie di età Messiniana della formazione Abu Madi, con eccellenti proprietà petrofisiche. Il pozzo verrà testato alla produzione.

Il potenziale dell’offshore egiziano

La scoperta di Bashrush è una ulteriore conferma del grande potenziale a gas e condensati nelle formazioni Messiniane in questo settore delle acque poco profonde dell’offshore egiziano. La scoperta estende verso ovest il potenziale a gas delle stesse sequenze mioceniche della formazione Abu Madi di quella precedentemente definita come “Great Nooros Area”.

Eni avvierà, assieme ai partners BP e Total e in coordinamento con l’Egyptian Petroleum Sector, le opzioni di sviluppo della nuova scoperta che saranno mirate ad accelerare la rapida messa in produzione mediante la massima sinergia con le infrastrutture già presenti nell’area.

In parallelo alle attività di delineazione e sviluppo di questa nuova scoperta, Eni continuerà anche l’esplorazione nella “Great Nooros Area” con la perforazione entro l’anno di un altro pozzo esplorativo denominato Nidoco NW-1 DIR, situato nella concessione Abu Madi West.

Mappa dei blocchi nell'offshore egiziano. In particolare il blocco 7 è il North El Hammad, dove è avvenuta con successo la prima perforazione da parte di Eni. (Immagine da: Interfax/BP/EGAS)
Mappa dei blocchi nell’offshore egiziano. In particolare il blocco 7 è il North El Hammad, dove è avvenuta con successo la prima perforazione da parte di Eni. (Immagine da: Interfax/BP/EGAS)
La strategia esplorativa “incrementale” continua a dare risultati concreti

Inoltre, la scoperta di Bashrush conferma come la strategia esplorativa “incrementale”, mirata su opportunità ad alto valore e capaci di garantire un rapido sviluppo delle nuove scoperte attraverso le infrastrutture esistenti, stia continuando a fornire risultati concreti e tangibili.

Nella concessione di North El Hammad, che è in partecipazione con Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS), Eni detiene il 37,5 % di interesse nella concessione e il ruolo di operatore, BP detiene il 37,5 % e Total il 25% della quota del gruppo Contrattuale.

Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera tramite IEOC Production BV. Nel 2020 la produzione netta di Eni nel paese è stata di circa 280.000 barili di olio equivalente al giorno.

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