Una stazione di “quinta generazione” è stata inaugurata nel deserto del Taklamakan, nella regione nordoccidentale del paese, per una produzione petrolifera “intelligente”. Una tecnologia che aiuterà a risolvere le sfide future del settore Oil&Gas.
L’agenzia di stampa cinese “Xinhua” ha riportato che una stazione base 5G che recentemente è diventata operativa nel deserto del Taklimakan dovrebbe essere di supporto alla costruzione di un giacimento “intelligente” di petrolio nella zona, precisamente a Shunbei, regione autonoma uigura dello Xinjiang, considerata maggiore area petrolifera della Cina. La Sinopec Northwest Oilfield Company, ovvero la compagnia esploratrice del giacimento petrolifero e seconda produttrice di petrolio e gas del paese, ha affermato che quello di Shunbei è considerato il più profondo giacimento terrestre (onshore) dell’Asia e per questo motivo le attività di esplorazione e sfruttamento dello stesso risultano essere impegnative, proprio perché il greggio si trova a più di 7.300 metri sotto terra.
Cosa lega il 5G e l’industria del petrolio?
Secondo quanto riferito da Li Zhengjun, un funzionario della Sinopec, l’utilizzo del 5G fornirà un forte supporto al sistema di controllo informatico del giacimento petrolifero e contribuirà a realizzare una gestione più dinamica, un monitoraggio automatico, un controllo da remoto del suo funzionamento e la risposta a qualsiasi emergenza del sistema di produzione di petrolio e gas.
L’industria petrolifera e del gas è nota per essere una grande utilizzatrice di reti affidabili, sicure e resilienti che le garantiscano comunicazioni senza interruzioni a supporto delle operazioni quotidiane. Le nuove applicazioni nel settore Oil&Gas sono sviluppate su solide piattaforme informatiche, perché richiedono un uso intensivo dell’ampiezza di banda per fornire informazioni sempre più precise al centro di controllo. Gli operatori di rete si perfezionano continuamente per fornire tecnologie convenienti che possano soddisfare i requisiti applicativi “legacy” o emergenti senza compromettere le prestazioni e l’affidabilità della rete.
La tecnologia 5G è diventata attiva in un momento in cui l’industria petrolifera e del gas sta attuando una significativa trasformazione e una maggiore automazione che sfrutta tecnologie come l’IoT (Internet of things, Internet delle cose), il machine learning (apprendimento automatico) e la robotica. Per quanto riguarda l’automazione dei processi industriali, molti di essi sono già automatizzati e le imprese petrolifere e del gas continuano a perseguire una maggiore efficienza e velocità di produzione sfruttando sia le reti di comunicazione già esistenti, sia le nuove come il 5G.
Quest’ultimo 5G non definisce necessariamente i processi industriali, ma piuttosto funge da fattore abilitante per nuovi casi d’uso e modelli operativi.
Innanzitutto, le reti 5G offrono svariate opportunità per replicare la funzione di sistemi cablati per vari controller, interruttori, sensori e attuatori. Inoltre, con l’adozione più ampia delle reti di quinta generazione, ci saranno diverse opportunità per integrare il 5G come parte dell’evoluzione dell’automazione industriale a mano a mano che le linee di produzione, le macchine e il processo verranno migliorati e ridisegnati.
L’uso del 5G in Medio Oriente
I giganti dell’Oil&Gas della regione mediorientale stanno già valutando e conducendo prove di fattibilità sui modi in cui il 5G può avvantaggiarli in termini di automazione ed efficienza. Le imprese regionali del petrolio e del gas hanno un’enorme opportunità di sfruttare il 5G per risolvere una varietà di sfide esistenti e impreviste. Gli impieghi nell’industria del petrolio e del gas sono svariati e in futuro se ne identificheranno sempre di più. Alcuni dei più rilevanti attualmente sono:
– Videosorveglianza e analisi dei dati;
– Mega Campus Management (diagnostica, manutenzione, formazione e produttività del personale);
– Controllo remoto e gestione delle macchine;
– Cloud Robotics e Process Automation.