Il prototipo del futuro drone ad ala rotante della Marina francese taglia un nuovo traguardo dopo il test effettuato nel novembre 2019, quando si era alzato in cielo vincolato da cavi, e ora prosegue lo sviluppo in vista delle prove in mare programmate nel 2021.
Il prototipo del VSR700, l’UAS (Unmanned Aerial System) sviluppato da Airbus Helicopters, ha effettuato il suo primo volo libero, della durata di dieci minuti, in un centro prove specifico per droni vicino ad Aix-en-Provence, nel Sud della Francia. Si tratta di un importante passo nel programma dopo il primo volo avvenuto nel novembre 2019, quando il prototipo venne legato con cavi da 30 metri per delimitare l’area di volo e quindi per rispettare i requisiti normativi. Per consentire questo volo libero, Airbus Helicopters ha implementato un geofencing, un perimetro virtuale, che ha permesso e giustificato un’autorizzazione di volo da parte delle autorità di aeronavigabilità per il volo libero. Il programma di test di volo ora evolverà per aumentare progressivamente l’inviluppo di volo del drone.
La progressiva maturazione dell’UAS
“Il volo libero ottenuto dal VSR700 è un passo importante che porta alle prove in mare che saranno effettuate alla fine del 2021 nell’ambito degli studi di de-risking per il futuro drone della Marina Francese”, ha dichiarato Bruno Even, CEO di Airbus Helicopters. “Grazie al PlanAero francese, il programma farà pieno uso di due dimostratori e di un opzionale veicolo pilotato per sviluppare e maturare gli aspetti tecnici e operativi per operazioni UAS in ambiente navale.”
L’attuale prototipo si è evoluto negli ultimi nove mesi dal suo primo volo. Il programma ha implementato la funzione di geofencing, così come un Flight Termination System che permette di terminare la missione se necessario. Sono state eseguite anche modifiche al veicolo aereo, insieme ad evoluzioni e aggiornamenti del software del pilota automatico, così come modifiche strutturali e rinforzi.
Caratteristiche tecniche e capacità
Derivato dal Cabri G2 di Hélicoptères Guimbal, il VSR700 è lungo 6,2 m e alto 2,28 m, e ha un rotore principale del diametro di 7,2 m. Con un peso massimo al decollo di 700 kg, può decollare e atterrare in presenza di vento (in tutte le direzioni) di 80 km/h. La sua velocità massima è di 185 km/h; la quota di tangenza, di 6.000 m.
Il drone è progettato per soddisfare i severi requisiti delle marine militari e degli eserciti di tutto il mondo. Possiede un’autonomia superiore a quella di tutti gli altri UAV a decollo e atterraggio verticali (VUAV) della sua categoria, pari a oltre 10 ore (8 quando a pieno carico). Può trasportare sensori a elevata capacità (EO/IR, radar, COMINT, AIS, ecc.), della stessa qualità di quelli in dotazione agli elicotteri navali, e le sue dimensioni compatte offrono molteplici opzioni per il suo impiego a bordo di fregate e cacciatorpediniere, ad esempio con più droni ad affiancare un elicottero con equipaggio. Il VSR700 estenderà la capacità di osservazione della nave su cui è imbarcato, con funzioni di sorveglianza per lunghi periodi di tempo e, all’occorrenza, di targeting. Svolgendo questo ruolo ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition, Reconnaissance), l’UAS di Airbus libererà gli elicotteri navali per le missioni principali.
Le missioni in cui il VSR700 potrà essere impiegato
Anti Submarine Warfare (ASW) – Il VSR700 è in grado di trasportare e posizionare una barriera antisommergibile per integrare l’attività ASW di una nave o di un elicottero attraverso il Manned Unmanned Teaming (MUMT). I dati forniti dalle sonoboe (boe radioacustiche) possono essere trasmessi attraverso l’UAS per garantire un flusso di dati ininterrotto, indipendentemente da ciò che l’elicottero sta facendo. Il VSR700 può anche effettuare l’identificazione radar ed elettro-ottica dei periscopi utilizzando sensori a lungo raggio ed elevate prestazioni, offrendo un formidabile deterrente contro i sommergibili anche grazie alla bassa rumorosità e alla persistenza.
Anti-Surface Warfare (ASuW) – Nella guerra anti-superficie è fondamentale distinguere una potenziale minaccia dal traffico marittimo neutrale o amico. A tal fine può essere necessario stabilire l’intenzione ostile di una piattaforma attraverso l’identificazione della nave e della sua attività, e un fascio laser viene spesso utilizzato per designare la minaccia come bersaglio. Per questi compiti ASuW, il VSR700 rappresenta una soluzione ideale, avendo sensori a elevate prestazioni che consentono al velivolo di restare fuori della portata difensiva del bersaglio. La qualità dei sensori consente anche, in ambiente di guerra elettronica, di selezionare il bersaglio corretto preservando la sicurezza del personale navale in caso di pericolosi ingaggi a fuoco.
Sicurezza marittima – In questo tipo di missioni è fondamentale la capacità di scansionare una vasta zona marittima, tracciare l’attività al suo interno, identificare i contatti di interesse e rimanere “discreti”. Le marine militari operano in modo indipendente e sono spesso lontane da un potenziale supporto terrestre (aerei pilotati, droni o altre risorse), quindi devono avere le loro capacità chiave integrate nelle navi. Ad esse il VSR700 offre un grande vantaggio nelle missioni di contrasto al terrorismo, all’inquinamento, al contrabbando, di protezione della pesca, di monitoraggio e assistenza ai rifugiati o agli immigrati clandestini, di sorveglianza costiera e altre ancora. I potenti sensori che può trasportare consentono al drone di non essere rilevato durante il monitoraggio degli eventi e di fornire dati di elevata qualità alle autorità competenti.
Search and Rescue (SAR) – Le missioni di ricerca e il salvataggio sono spesso una corsa contro il tempo. Con la sua estesa autonomia (fino a 10 ore con un carico utile SAR, quasi il doppio di quello di un elicottero), i sensori di elevata qualità per trovare le persone da soccorrere anche in condizioni ambientali difficili e la capacità di trasportare rifornimenti, il VSR700 rappresenta un assetto complementare alle tradizionali risorse SAR. La flessibilità del sistema consente, inoltre, l’impiego di molteplici piattaforme per fornire una copertura maggiore o più dettagliata dell’area da setacciare, in un tempo inferiore.