Sicurezza cibernetica: la “ricetta” di Leonardo

Giu 05 2020
a cura della Redazione
Alla presentazione di un corso di laurea ad hoc varato dall’Università di Padova, la responsabile della Divisione Cyber Security di Leonardo ha illustrato l’approccio olistico dell’azienda a questo settore cruciale, caratterizzato dall’incremento esponenziale della minaccia informatica per aziende e organizzazioni.
(Immagine: Leonardo)


Sicurezza cibernetica Leonardo
(Immagine: Leonardo)

Leonardo ha preso parte il 6 giungo al convegno “Cybersecurity: challenges and opportunities”, organizzato dal Dipartimento di matematica e dal Dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università degli Studi di Padova in occasione della presentazione del corso di laurea magistrale in Cyber Security.
Dopo gli onori di casa del Rettore dell’Università, Rosario Rizzuto, e dei capi dipartimento, nel panel virtuale, che era visibile in diretta sui canali social dell’ateneo, si sono susseguiti gli interventi di personalità di spicco del mondo delle istituzioni e dell’industria.

Per Leonardo è intervenuta Barbara Poggiali, Managing Director della Divisione Cyber Security, che ha spiegato come l’azienda operi in questo settore con un approccio olistico che include anche la sicurezza fisica, le comunicazioni sicure e le tecnologie per abilitare la “digital transformation”. “Crediamo che ci sia una sempre maggiore convergenza tra il mondo fisico e quello cyber e sappiamo che quello che succede in una di queste due aree può influenzare e addirittura compromettere l’altra, e vice versa”, ha spiegato la manager.

Gli effetti della diffusione repentina dello “smart working” a causa della pandemia

Le attività di Leonardo nel campo della cyber security si sviluppano sia in ambito militare, come nel caso della protezione cibernetica dei siti e delle infrastrutture di telecomunicazione della NATO, sia in quello civile, garantendo la sicurezza cyber di grandi aziende, infrastrutture critiche e istituzioni.
“Nei nostri Security Operation Centre (SOC) in Italia e UK”, ha commentato Poggiali, “abbiamo di recente osservato un incremento esponenziale del rischio cibernetico per aziende e organizzazioni, che vedono messa quotidianamente a rischio la propria continuità operativa. Questo è causato sia da un aumento di azioni malevoli da parte di gruppi criminali organizzati, sia dall’errore umano dovuto alla repentina digitalizzazione e dislocazione di molte attività per la necessità di implementare lo smart working durante l’emergenza legata al Covid-19”.
A tal proposito, la manager ha spiegato che Leonardo, attraverso la sua piattaforma di Threat Intelligence, ha rilevato che nei precedenti sessanta giorni il 40% degli attacchi cyber totali aveva riguardato il settore Healthcare (assistenza sanitaria), che in questo momento attira particolarmente interessi di carattere economico e socio-politico, aumentando ulteriormente l’esposizione ad attacchi cibernetici delle organizzazioni che vi operano.

“Anche nel mondo cyber sono proprio le persone a fare la differenza”

“Sul piano della formazione”, ha detto Poggiali parlando ai ragazzi che si iscriveranno al Master, “nel campo della Cyber Security sono tre i momenti su cui bisogna soffermarsi: capire la minaccia, rispondere all’attacco ed essere continuamente aggiornati attraverso un addestramento adeguato e costante”. Per questo Leonardo ha sviluppato la piattaforma di e-learning Cyber Trainer, da cui erogare corsi e sessioni di formazione e simulazione specialistici, che consente ai discenti di vivere una user experience avanzata, associando all’istruzione formale quella esperienziale.
“La resilienza cibernetica di aziende e organizzazioni non può prescindere dall’aggiornamento continuo delle capacità e delle competenze deglioperatori”, ha spiegato Poggiali. “Questi devono conoscere in modo approfondito le principali minacce cibernetiche che possono colpire le organizzazioni in cui operano ed essere in grado di attuare con prontezza, rapidità e capacità di cooperazione tutte le leve utili per sventare una minaccia o per minimizzare gli effetti di un attacco. Infatti, anche nel mondo cyber sono proprio le persone a fare la differenza, per questo le aziende e le istituzioni devono guardare ai giovani come a un fattore che è di per sé stesso di innovazione e competizione.”

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