Nell’ambito del programma di modernizzazione “Army 2020 Refine”, il Royal Corps of Signals dell’Esercito britannico ha costituita una nuova unità con il compito specifico di proteggere le operazioni in prima linea dagli attacchi informatici.

Nel corso di una cerimonia svoltasi il 1° giugno a Blandford Forum (Dorset), sede del Royal Corps of Signals, è stato ufficialmente istituito il 13th Cyber and Electromagnetic Signal Regiment (13 Signal Regiment), la prima unità britannica dedicata alla difesa delle reti informatiche dell’UK MoD sul territorio nazionale e nelle operazioni all’estero, il cui compito sarà fornire quella che è stata definita una “corazza digitale” intorno ai comandanti e ai loro soldati affinché possano utilizzare con fiducia i loro sistemi di comunicazioni mentre svolgono i loro compiti, spesso in condizioni difficili. Il segretario della Difesa Ben Wallace ha così commentato la novità: “Si tratta di un cambio di passo nel processo di modernizzazione delle forze armate britanniche in funzione della Information Warfare. Gli attacchi cibernetici sono altrettanto micidiali di quelli affrontati sul campo di battaglia fisico, quindi dobbiamo prepararci a difenderci da tutti coloro che vorrebbero colpirci e il 13th Signal Regiment rappresenta un’aggiunta fondamentale a tale difesa.”
La base del futuro Army Cyber Information Security Operations Centre
Il 13th Signal Regiment è un’unità inquadrata nella 1st Signal Brigade, sotto il comando della 6th Division, responsabile della conduzione di manovre nell’ambito della Informaton Warfare e della guerra non convenzionale, a sostegno di tutte le Forze Armate britanniche. Questa unità specialistica fornirà le basi del nuovo Army Cyber Information Security Operations Centre, incentrato sulla protezione del dominio cibernetico del Ministero della Difesa, e lavorerà con la Royal Navy e la Royal Air Force per fornire reti sicure per tutte le comunicazioni militari.
Inoltre, garantendo che le capacità informatiche difensive del Regno Unito rimangano un passo avanti agli avversari e agli aggressori, il 13° fornirà anche supporto tecnico specialistico a un hub costituito per testare e implementare le capacità informatiche di prossima generazione. Basato in una pluralità di sedi intorno al quartier generale di Blandford, il nuovo reggimento è stato costruito riunendo capacità “cyber” presenti in tutto il British Army, con una forza iniziale formata da 250 specialisti che possiedono competenze tecniche di alto livello e provengono da 15 diversi reggimenti e corpi della Forza Armata, oltre che dai ranghi della Royal Navy e della Royal Air Force. Il 13° sarà composto da un certo numero di Cyber Protection Team e da personale tecnico che garantirà il dominio cibernetico per le truppe dispiegate in operazioni militari.

Una tradizione che risale al secondo conflitto mondiale e alla “guerra fredda”
Le origini del 13th Signal Regiment risalgono alla Seconda guerra mondiale e al 1st Special Wireless Group, che fu tra le prime unità a introdurre l’impiego delle radio ad alta frequenza (HF) senza fili. Ribattezzato 13th (Radio) Signal Regiment nel 1959, ebbe operatori di stanza a Berlino durante la “guerra fredda”. Venne sciolto nel 1994, ritenendosi che il suo ruolo in Germania non fosse più necessario. Il nuovo Cyber Regiment assumerà il nome di 13th Signal Regiment e si ispirerà, dunque, alla orgogliosa tradizione di innovazione ed eccellenza operativa del suo predecessore. Il generale di brigata John Collyer, comandante della 1st Signal Brigade, ha dichiarato: “La ricostituzione del 13° Reggimento è un emozionante passo avanti poiché il Royal Signals, il British Army e più in generale la Difesa accrescono rapidamente la loro forza e la loro resilienza nell’ambiente dell’informazione e nel dominio cibernetico. La posta in gioco è alta”, ha concluso Collyer, “e il nostro successo dipende sempre più, e in modo vitale, dal fatto di concentrare i nostri uomini e donne più brillanti sulle opportunità e sui rischi che sono alla base delle nostre operazioni, sia in patria che all’estero”.