ENEA nel progetto europeo ENTRANCES per la transizione energetica

Giu 18 2020
a cura della Redazione
L’ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie farà parte del progetto finanziato dalla Commissione europea nell’ambito di Horizon 2020, che ha tra i suoi obiettivi la decarbonizzazione, e intanto firma un’alleanza green per la città di Roma.
Progetto ENTRANCES. (Immagine da: ENEA)
Progetto ENTRANCES. (Immagine da: ENEA)

ENEA parteciperà per l’Italia, insieme a Conoscenza e Innovazione (K&I), al progetto ENTRANCES (ENergy TRANsitions from Coal and carbon: Effects on Societies), finanziato dalla Commissione europea nell’ambito di Horizon 2020, che coinvolge 14 partner provenienti da 12 Paesi dell’Unione Europea e sarà coordinato dall’Università della Coruña (Spagna).

Elena De Luca, ricercatrice del Dipartimento Tecnologie Energetiche dell’ENEA, spiega: “Il progetto è focalizzato sullo studio delle strategie di adattamento di un territorio, in quanto la transizione energetica non può essere intesa solo come cambiamento tecnologico o industriale, ma comporta ricadute sociali, economiche e psicologiche sulla vita delle comunità locali. Il processo di decarbonizzazione rischia di imboccare strade senza uscita quando non tiene conto delle specificità dei singoli territori. In questo senso, il progetto si propone come catalizzatore di soluzioni e metodologie sviluppate sulla base di dati reali che possano agevolare la politica ambientale ed energetica di tutta l’Unione Europea”.

Linee guida per attenuare l’impatto della transizione energetica sulle singole comunità

ENTRANCES ha l’obiettivo di rendere disponibili ai policy maker, alle istituzioni e alle imprese, analisi e valutazione sugli impatti economici e sociali della transizione verso un’economia low carbon nelle aree in cui i livelli di emissioni sono elevati.

Il progetto europeo si svilupperà in tre anni, durante i quali le informazioni raccolte e analizzate per ciascun paese saranno utilizzate per la redazione di linee guida per attenuare l’impatto della transizione energetica sulle singole comunità, e inoltre potranno indicare le possibili opportunità per la ripresa socioeconomica dei territori maggiormente high carbon.

In particolare, i case study presi in esame per l’Italia sono la trasformazione degli ex siti minerari nel Sulcis Iglesiente in Sardegna e gli effetti della dismissione di due grandi centrali a carbone in provincia di Brindisi. Ma molti sono quelli che hanno mostrato interesse a partecipare alle attività, fra i quali Enel, Legambiente, Regione Sardegna, Provincia e Comune di Brindisi, Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari, e il Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia (DiTNE).

ENTRANCES (Immagine da: Eurada)
ENTRANCES (Immagine da: Eurada)
Gli obietti di ENTRANCES

Nell’ambito del suo Programma quadro Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione, l’UE ha individuato le sfide prioritarie in cui l’investimento nella ricerca e l’innovazione possono avere un impatto reale a beneficio dei cittadini, e fra queste c’è sicuramente la transizione verso un’energia sicura, pulita ed efficiente. L’Europa, infatti, è notevolmente dipendente dal resto del mondo per quanto riguarda l’energia (derivante da carburanti fossili che influiscono negativamente sui cambiamenti climatici), e ci sono molte regioni ancora fortemente legate alle industrie a base di combustibili fossili o all’estrazione di questi, ovvero regioni ad alta intensità di carbone e carbonio, per le quali una transizione verso l’energia green non correttamente gestita potrebbe diventare un fattore di “deterritorializzazione”.

Il progetto ENTRANCES parte proprio dall’idea che la transizione verso l’energia pulita non dovrebbe essere considerata solo come un cambiamento tecnologico, ma anche come un processo socio-economico-psicologico che influenzerà la vita quotidiana delle comunità locali. Cercherà quindi di interpretare le sfide che affrontano le regioni ad alta intensità di carbone in un quadro multi-contestuale: politiche di decarbonizzazione, i processi in corso di de-territorializzazione, la dimensione territoriale della transizione energetica pulita.

In definitiva, l’UE con il suo programma si propone di contribuire alla realizzazione di una società basata sulla conoscenza e sull’innovazione, orientata verso le grandi priorità indicate dall’Agenda europea per il 2020: crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Protocollo tra ENEA, Camera di Commercio di Roma e UNINDUSTRIA. (Fonte: Account Linkedin di ENEA)
Protocollo tra ENEA, Camera di Commercio di Roma e UNINDUSTRIA. (Fonte: Account Linkedin di ENEA)
Il Protocollo d’intesa con la Camera di Commercio di Roma e UNINDUSTRIA

Per una maggiore completezza di informazioni, rimanendo nell’ambito di “energia verde” risulta degno di nota anche il Protocollo d’intesa sottoscritto il 16 giugno da ENEA con la Camera di Commercio di Roma e UNINDUSTRIA.

Si tratta di un’alleanza green fra ricerca pubblica e imprese private per un approccio innovativo e sostenibile alla transizione verso l’economia circolare, che prevede l’avvio di un partenariato per promuovere l’uso efficiente delle risorse, a partire da una gestione sostenibile dei rifiuti sul territorio di Roma, e l’avvio di attività di supporto alle aziende locali con l’obiettivo finale di incrementarne competitività e circolarità, con conseguenti vantaggi economici, ambientali e sociali.

Un'immagine della firma del protocollo da parte dei Presidenti dell’ENEA Federico Testa, della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti e di UNINDUSTRIA Filippo Tortoriello. (Foto da: ENEA)
Un’immagine della firma del protocollo da parte dei Presidenti dell’ENEA Federico Testa, della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti e di UNINDUSTRIA Filippo Tortoriello. (Foto da: ENEA)

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