Grazie all’Osprey 30 fornito dall’azienda italiana, la nuova versione del drone elicottero Fire Scout disporrà di una maggiore capacità di rilevamento e tracciamento dei bersagli rispetto al modello MQ-8B. Il sensore sarà retrofittato sui 38 UAS acquistati dalla Marina statunitense.
La Marina degli Stati Uniti, con il supporto di Northrop Grumman, ha iniziato nei giorni scorsi i test di volo dell’MQ-8C Fire Scout equipaggiato con il radar AESA Osprey 30 (AN/ZPY-8 nella denominazione americana) di Leonardo. “Questo sensore aumenta in modo significativo la capacità di rilevamento e tracciamento dei bersagli da parte del Fire Scout”, ha dichiarato Melissa Packwood, responsabile del programma per conto dell’unità Tactical Autonomous Systems di Northrop Grumman.
Decollando dal Webster Outlying Field, il primo volo assoluto dell’MQ-8C equipaggiato con il radar di Leonardo era stato effettuato il 27 febbraio, dopo diverse settimane di test a terra. Ad aprile, invece, il nuovo Fire Scout ha completato il primo test di compatibilità per l’imbarco sulla Expeditionary Sea Base (ESB) Hershel “Woody” Williams, entrata in servizio il 7 marzo, in quella che è stata anche la prima volta che l’elicottero veniva operato da una nave di questa classe, aprendo nuove prospettive per i dispiegamenti futuri. Più in generale, la US Navy e Northrop Grumman stanno valutando le possibilità esistenti di espandere la gamma di impiego della piattaforma.
L’MQ-8C è più grande e offre prestazioni superiori rispetto all’MQ-8B
L’MQ-8C è un UAS progettato e prodotto per essere utilizzato in operazioni militari sia terrestri che marittime, fornendo una migliore consapevolezza situazionale grazie alle sue capacità ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance), nonché supporto di fuoco e (soprattutto) al targeting di precisione “oltre l’orizzonte”, in particolare per le unità LCS (Littoral Combat Ship) della US Navy. Ha un raggio di 150 miglia nautiche, un’autonomia massima di 12 ore e un payload di 318 kg. La cellula si basa su quella del Bell 407, un elicottero commerciale con oltre 4,4 milioni di ore di volo e più di 1.600 esemplari prodotti. Il Fire Scout ha anche la capacità di decollare e atterrare in modo autonomo da e su qualsiasi nave dotata di piattaforma di volo, ed è in grado di utilizzare zone di atterraggio preparate e non preparate.
Rispetto alla precedente versione del Fire Scout, l’MQ-8B, che è basata sulla cellula del più piccolo Schweizer 333, l’MQ-8C ha raggio, autonomia, carico utile e velocità nettamente superiori. L’armamento può comprendere razzi guidati e missili, ma l’imbarco sulle LCS non dovrebbe consentire il pieno sfruttamento dell’UAS per missioni di supporto di fuoco.
Attualmente, l’MQ-8C ha completato i test di sviluppo ed è pronto al dispiegamento. Ha raggiunto la capacità operativa iniziale nel giugno del 2019, e il suo ingresso in servizio è previsto nel 2021.
L’Osprey 30, un sensore ideale per piattaforme come il Fire Scout
Ad oggi, Northrop Grumman ha consegnato alla Marina 32 dei 38 MQ-8C ordinati, i quali saranno tutti retrofittati con l’Osprey 30 di Leonardo. Quest’ultimo è un radar multifunzionale a scansione elettronica attiva (AESA), operante in banda X. La US Navy ha optato per la versione a due pannelli fissi, che assicura una copertura a 240° fino a 370 km. L’Osprey 30 è stato scelto, oltre che per le prestazioni avanzate, anche per l’assenza di pod esterno e parti in movimento, nonché per la leggerezza del pacchetto complessivo, tutte caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto e conveniente per l’installazione su piattaforme come il Fire Scout.
L’Osprey 30 equipaggia anche l’elicottero norvegese All-Weather Search and Rescue, ovvero l’AW101 di Leonardo.