La joint venture di Thales e Leonardo collaborerà con uno dei team in concorso per la fase di design e sviluppo del modulo di atterraggio del programma Artemis, il progetto dell’Agenzia spaziale statunitense che porterà il prossimo uomo, e la prima donna, sul satellite terrestre entro il 2024.
Thales Alenia Space (joint venture fra Thales 67% e Leonardo 33%) è stata selezionata da Dynetics, una società interamente controllata da Leidos, per collaborare alla fase iniziale di sviluppo della cabina pressurizzata dello Human Landing System (Sistema di Atterraggio Umano), un modulo di atterraggio che concorre per il programma Artemis della NASA che riporterà esseri umani sulla Luna dopo oltre mezzo, nella fattispecie un uomo e la prima donna in assoluto, entro il 2024.
Il consorzio internazionale guidato da Dynetics è infatti uno dei tre team (gli altri sono Blue Origin di Jeff Bezos e SpaceX di Elon Musk) scelti dall’agenzia spaziale statunitense per competere nella fase iniziale di design e sviluppo del “Lander”, fino alla Preliminary Design Review. La selezione dei tre concorrenti, destinatari di contratti del valore complessivo di 967 milioni di dollari, è stata annunciata dalla NASA il 30 aprile. Al termine della fase di design e sviluppo, che avrà una durata di 10 mesi, l’Agenzia comunicherà i due vincitori a cui sarà affidata la realizzazione di altrettanti moduli di atterraggio.
Questi rappresenteranno uno dei tre elementi del programma, gli altri due essendo il veicolo spaziale Orion e la stazione lunare Artemis che orbiterà stabilmente intorno al satellite. È quest’ultima la piattaforma dalla quale il Lander partirà per i futuri viaggi su base regolare verso la Luna, e alla quale farà ritorno dopo ogni missione.
TAS ha l’incarico di progettare la capsula che ospiterà l’equipaggio
Il Sistema di Atterraggio Umano rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di esplorazione della Luna. Esso permetterà agli astronauti di raggiungere la superficie lunare, sopravvivere e operare su di essa per una settimana e quindi ritornare in orbita. Thales Alenia Space è incaricata della progettazione della capsula che ospiterà l’equipaggio, inclusa la struttura principale, i portelloni di ingresso e uscita per attività extra-veicolari e intra-veicolari, le finestre, i sistemi di protezione termica e micro-meteoritica.
Il design della struttura della cabina pressurizzata procederà a un ritmo molto più veloce rispetto agli altri componenti del sistema, nonostante le sfide tecniche che il team deve affrontare. Questo componente svolge un ruolo chiave nello sviluppo dell’intero lander, poiché ospiterà e proteggerà gli astronauti dall’atmosfera e dalle asperità della Luna. Il piano è infatti quello di sostenere la Preliminary Design Review (PDR) entro l’anno, al fine di poter vantare un progetto ottimale nel momento in cui la NASA selezionerà le migliori soluzioni tecniche e autorizzerà le attività di realizzazione delle prime due unità di volo designate per le missioni del 2024 e del 2026.
La soddisfazione di Thales Alenia Space Italia
“Siamo orgogliosi e onorati di essere al fianco di Dynetics in questo momento decisivo per le missioni spaziali che ci riporteranno ad orbitare e ad operare sulla Luna. Questa missione, tra le più ardue e sfidanti mai previste, sarà in grado di trasmettere nuovamente l’intensità delle emozioni vissute dalle generazioni passate nella esplorazione della Luna”, ha commentato Massimo Claudio Comparini CEO di Thales Alenia Space Italia e Senior Executive Vice President del Dominio di Osservazione, Esplorazione e Navigazione in Thales Alenia Space. “I requisiti tecnici e la pianificazione definiti da NASA necessitano del miglior know how e della più sofisticata capacità industriale, e Thales Alenia Space ha il privilegio di contribuire a questa grande avventura. La società, contribuendo a rendere reali le ambizioni dell’Agenzia Spaziale Italiana e delle principali agenzie spaziali internazionali, è stata da sempre pioniera dell’esplorazione spaziale e metterà in pratica i suoi oltre 40 anni di esperienza sul campo per sostenere e accompagnare in sicurezza la prima donna e il prossimo uomo a camminare sul terreno lunare.”
Il coinvolgimento di Thales Alenia Space è in linea con l’accordo tra Stati Uniti e l’Agenzia Spaziale Italiana, (ASI) firmato il 23 ottobre 2019 dall’Amministratore della NASA Jim Bridenstine e dal Presidente dell’ASI Giorgio Saccoccia, che mira a estendere la fruttuosa e duratura collaborazione tra le due agenzie.
Il lavoro in corso per conto dell’Agenzia Spaziale Europea
Thales Alenia Space continua a spostare sempre più in là la frontiera delle infrastrutture spaziali. L’azienda è infatti impegnata nelle fasi di studio di due importanti elementi del programma dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per raggiungere la Luna, attraverso la realizzazione del Gateway.
Il primo elemento che vede il coinvolgimento dell’azienda è I-HAB, un modulo pressurizzato con funzioni di abitabilità e supporto alla vita che offre anche porti di attracco ai veicoli in transito alla stazione Gateway. Il secondo è ESPRIT, modulo utilizzato come deposito e rifornimento di carburante per la propulsione della stazione Gateway, che garantisce inoltre le comunicazioni con la superficie lunare e la capacità di ospitare esperimenti scientifici.
TAS protagonista delle missioni di esplorazione del Sistema Solare
Venere, Marte, Mercurio, Saturno, il Sole, comete, esopianeti, l’universo oscuro… E domani, si ritorna sulla Luna. Thales Alenia Space è da sempre un partner fondamentale nelle missioni internazionali di esplorazione del Sistema Solare, in pieno accordo con la sua filosofia “Space for Life”.
In passato ha realizzato un numero significativo di elementi della Stazione Spaziale Internazionale e, ad oggi, continua nella produzione di moduli logistici per il suo rifornimento come il Pressurized Cargo Module di Cygnus. Oggi, grazie alla comprovata esperienza, l’azienda si sta dedicando al futuro delle infrastrutture orbitali e dei sistemi di trasporto spaziale per accompagnare i nuovi programmi di esplorazione, tra cui Space Rider, il veicolo europeo di rientro orbitale senza pilota, e il modulo di servizio europeo della navicella da trasporto equipaggio Orion in cooperazione con la NASA.