L’Esercito degli Stati Uniti sta sviluppando nuovi cavi di alimentazione per sistemi d’arma ed equipaggiamenti di nuova generazione, che saranno integrati nel gilet tattico dei fanti e caratterizzati da minore ingombro e maggiori flessibilità e leggerezza rispetto a quelli attualmente in uso.
L’US Army Futures Command (AFC), il Comando che si occupa dei programmi di modernizzazione dell’Esercito statunitense, sta sviluppando cavi di alimentazione elettrica integrati e flessibili che consentiranno ai soldati appiedati di impiegare armi ed equipaggiamenti di nuova generazione. Una maggiore manovrabilità e mobilità dei militari sul campo di battaglia saranno tra i miglioramenti ottenuti grazie ai nuovi cavi, che verranno incorporati in un gilet tattico da indossare. Il progetto è stato illustrato il 4 maggio dai ricercatori del Combat Capabilities Development Command (CCDC), il cui subordinato Centro C5ISR (Command, Control, Communications, Computers, Cyber, Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) ha collaborato con il CCDC Soldier Center per studiare soluzioni di alimentazione elettrica a supporto di importanti programmi dell’US Army quali Nett Warrior, Next-Generation Squad Weapons (NGSW) e Integrated Visual Augmentation System (IVAS).
Più energia elettrica per la modernizzazione dell’US Army
L’iniziativa nasce dal fatto che l’Esercito degli Stati Uniti ha aumentato il numero di dispositivi elettronici che i soldati devono trasportare, rendendo necessario un maggior numero di cavi per collegare tali sistemi alle fonti di energia e condividerne i dati. Inoltre, i programmi di modernizzazione dell’US Army richiederanno una quantità sempre maggiore di energia elettrica. In tale quadro, i nuovi cavi integrati sono una soluzione che i ricercatori stanno sviluppando in funzione di un approccio definito “olistico”.
“Questo nuovo cavo flessibile è fino al 50% più leggero rispetto alla versione precedente”, ha dichiarato Ethan Wise, un ingegnere elettronico del C5ISR Center che guida il progetto. “È molto più flessibile, meno ingombrante e rimuove i cavi attualmente in uso che ostacolano il movimento del soldato quando è collegato a una Conformal Wearable Battery, riducendo il rischio di impigliature perché può essere avvolto più volte all’interno del gilet tattico. Inoltre, assomiglia al tessuto di un’uniforme standard dell’Esercito e si fonde perfettamente con il suo schema mimetico.”
Le potenziali applicazioni nei programmi IVAS e NGSW
Il nuovo cavo è stato sviluppato inizialmente da una società britannica, dopodiché l’US Army ne ha studiato i potenziali utilizzi attraverso il programma Foreign Comparative Testing (FCT) che coinvolge le sue organizzazioni scientifiche e tecnologiche per trovare e valutare soluzioni in grado di soddisfare i requisiti operativi dei soldati statunitensi indipendentemente dal paese di origine della tecnologia considerata. Il programma FCT si è dapprima concentrato sul sistema Nett Warrior, mentre ora il team del CCDC sta sfruttando la nuova tecnologia per progetti ad alta priorità come i sopracitati NGSW e IVAS.
L’IVAS (Integrated Visual Augmentation System) è un heads-up display progettato da Microsoft che funge, tra gli altri ruoli, da sistema fight-rehearse-train (cioè per combattere, provare e addestrarsi). Le sue funzionalità high-tech, come la realtà aumentata e il riconoscimento assistito del bersaglio, richiederanno carichi elettrici continui per periodi di tempo prolungati. Wise ha dichiarato che i cavi flessibili sono potenzialmente idonei per l’alimentazione dell’IVAS.
Per il progetto NGSW (Next-Generation Squad Weapons), i ricercatori stanno studiando una tracolla per fucili composta da materiali simili a quelli dei nuovi cavi, secondo quanto riferito dal ricercatore Nathan Sharpes del C5ISR Center. I vantaggi di tale soluzione comprendono un ridotto peso della batteria sull’arma e maggiori flessibilità e autonomia.
Oltre alla tracolla, Sharpes e i suoi colleghi stanno testando nuove modalità per immagazzinare energia e portarla al sistema d’arma. “Queste nuove armi saranno dotate di tecnologie sofisticate, che probabilmente richiederanno più potenza elettrica”, ha spiegato Sharpes. “La soluzione diretta sarebbe quella di collegare l’arma a una batteria più grande fissata al gilet tattico, il che però introdurrebbe un pericolo di impigliatura, oltre al fatto che storicamente non è popolare tra i soldati. Convogliare l’energia attraverso la tracolla dovrebbe fornire una soluzione più confortevole.”
I ricercatori del C5ISR Center continueranno a lavorare su una serie di prototipi per tutto il 2020, in vista di potenziali utilizzi nell’ambito dei programmi IVAS e NGSW.