Leonardo: primi lanci del “Martlet” di Thales da elicottero AW159

Mag 26 2020
a cura della Redazione
I test con il Lightweight Multirole Missile (LMM) sono stati effettuati fra il 27 aprile e il 21 maggio, dimostrando l’integrazione del sistema sul Wildcat in vista dell’entrata in servizio con la Royal Navy prevista entro la fine di quest’anno.
Un AW159 armato con Lightweight Multirole Missile (LMM), i cui lanciatori sono montati sull’elicottero tramite il nuovo Leonardo Weapon Wing. (Leonardo)

Leonardo Martlet Thales

Leonardo Martlet Thales

Leonardo Martlet Thales
Un AW159 armato con Lightweight Multirole Missile (LMM), i cui lanciatori sono montati sull’elicottero tramite il nuovo Leonardo Weapon Wing. (Leonardo)

Leonardo e Thales hanno annunciato il 26 maggio di aver condotto con successo i primi lanci del Lightweight Multirole Missile (LMM) “Martlet” di Thales dall’elicottero Wildcat AW159 nell’ambito del programma Future Anti-Surface Guided Weapon (FASGW) del Regno Unito, dimostrando l’integrazione del missile leggero sulla piattaforma ad ala rotante di Leonardo. Il test apre la strada all’entrata in servizio con la Royal Navy di questa nuova importante capacità antinave entro la fine di quest’anno.

I lanci di prova sono stati effettuati dal 27 aprile al 21 maggio 2020 e, nonostante la difficile situazione generata dalla pandemia di Covid-19, Leonardo e Thales sono riusciti a supportare il ministero della Difesa britannico nel completamento di questa fondamentale attività. Tutti i team coinvolti hanno dovuto rispettare rigide misure di distanziamento, in alcuni casi dovendo trovare nuove modalità di lavoro per far sì che i test potessero andare avanti, e il fatto che le prove siano state completate con successo in circostanze così difficili e nuove, è una testimonianza della professionalità di tutto il personale coinvolto.

Gli AW159 con LMM proteggeranno il task group della HMS Queen Elizabeth

“Questo importante traguardo dimostra che la combinazione dell’AW159 Wildcat e del missile Martlet sarà uno strumento flessibile ed efficace per la Royal Navy”, ha dichiarato Nick Whitney, managing director di Leonardo Helicopters (UK). “L’anno prossimo, la flotta di Wildcat intraprenderà le missioni del Carrier Strike Group con la [nuova portaerei] HMS Queen Elizabeth in occasione del primo dispiegamento operativo di quest’ultima. Come unica compagnia britannica a progettare e fabbricare elicotteri sul territorio nazionale, siamo estremamente orgogliosi di dotare le forze armate britanniche di capacità sovrane di livello mondiale.”

“I lanci coronati da successo dell’LMM Martlet di Thales dall’AW159 Wildcat sono una tappa decisiva nel programma, offrendo un significativo cambiamento di capacità per tale piattaforma. Il Martlet garantirà al Wildcat la disponibilità della migliore capacità offensiva della classe per proteggere la HMS Queen Elizabeth e il suo task group durante il suo primo dispiegamento previsto per l’anno prossimo. Dal momento che ogni piattaforma è in grado di trasportare fino a 20 Martlet, i Wildcat schierati con il task group rappresenteranno un significativo deterrente per chiunque volesse interferire con gli interessi del Regno Unito.”

Il “Martlet” di Thales. (Thales)
Il “Martlet” di Thales. (Thales)
Un’arma ideale contro le piccole e insidiose minacce asimmetriche

Nel luglio 2014, Leonardo firmò un contratto con il ministero della Difesa del Regno Unito per integrare, testare e installare i sistemi missilistici MBDA Sea Venom (pesante) e Thales LMM (leggero) sugli elicotteri Wildcat AW159 della Royal Navy, nell’ambito di un programma chiamato Future Anti Surface Guided Weapon (FASGW). La parte “leggera” di tale programma ha visto l’LMM, con il relativo lanciatore e l’unità di guida laser aeroportata, integrati con successo nel sensore, nei display e nei sistemi avionici dell’AW159 Wildcat. Il Martlet offre un cambiamento radicale nella capacità della Royal Navy che, nell’odierno ambiente marittimo, deve poter fronteggiare anche le minacce di natura asimmetrica, insidiose per la loro elevata mobilità, le piccole segnature termiche e radar che le caratterizzano e il disturbo radar (clutter) che è facile incontrare nelle aree costiere. L’LMM è in grado di superare tutti questi problemi, in presenza dei quali i tradizionali missili a guida elettro-ottica e radar non forniscono la certezza di colpire il bersaglio. In aggiunta a ciò, il Martlet consentirà agli AW159 di ingaggiare anche bersagli aerei quali UAV e altri elicotteri navali.

L’AW159 e il nuovo Weapon Wing di Leonardo

I lanciatori vengono montati sull’AW159 tramite il nuovo Leonardo Weapon Wing, sviluppato presso il sito di Yeovil e sperimentato per la prima volta l’anno scorso. Ogni Weapon Wing sarà in grado di portare 10 missili leggeri Martlet o 2 missili pesanti Sea Venom e genererà una portanza aggiuntiva per l’elicottero in volo longitudinale (in avanti), riducendo il carico per il rotore principale.
Il biturbina AW159 è un elicottero multiruolo in grado di rilevare, identificare e attaccare autonomamente gli obiettivi a terra e sul mare, comprese le minacce sottomarine. La piattaforma dispone di sistemi all’avanguardia, tra cui un radar multimodale a scansione elettronica Seaspray e la Defensive Aids Suite (DAS) integrata per la guerra elettronica, entrambi di Leonardo. Con più di 50.000 ore di volo all’attivo, l’elicottero di Leonardo è stato scelto, oltre che dalla Royal Navy, anche dal British Army, dalla Marina sudcoreana e da quella filippina.

Video di presentazione del missile leggero multiruolo LMM. (Thales)
Il Lightweight Multirole Missile di Thales

Il Martlet di Thales è un nuovo missile leggero per lo strike di precisione, progettato per essere lanciato da piattaforme tattiche aeree e terrestri durante missioni anti-superficie, di attacco al suolo e di difesa aerea: da qui il “Multirole” presente nel nome.
Sigillato nel suo caniter, il missile non ha bisogno di manutenzione esente per 15 anni di stoccaggio conservazione. È costituito da un motore a due stadi, testata e spoletta dual-mode, assieme all’elettronica per la guida e a un sistema di controllo (CAS) estremamente preciso. Una testata a doppio effetto combinato (cava e a frammentazione) offre una letalità comprovata contro una vasta gamma di minacce convenzionali e asimmetriche, anche corazzate. Il fascio laser per la guida dell’LMM, generato da una sofisticata unità LTxU (Laser Transmitter Unit), proietta in volo segnali codificati a bassa potenza direttamente all’LMM, garantendo così un ingaggio di precisione, command override e l’immunità dalle contromisure.

Nel settore navale, il sistema è stato progettato per contrastare la categoria di minacce che comprende moto d’acqua e imbarcazioni d’attacco veloci FIAC (Fast Inshore Attack Craft), fino a unità combattenti di maggiori dimensioni.
Nel 2019, Thales e la Royal Navy hanno condotto una serie di lanci del Martlet da una fregata Type 23 contro un set di bersagli rappresentativi, e i test hanno confermato che l’LMM offre una soluzione matura, a basso costo e di elevato valore per rafforzare la capacità di difesa del livello difensivo interno delle navi di superficie attraverso il riutilizzo degli investimenti e la comunanza e la modularità tra l’elicottero e i sistemi basati su navi.

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