In collaborazione con la US Space Force e la SDA, l’agenzia del Pentagono effettuerà una serie di voli nell’orbita terrestre bassa (LEO) con satelliti di piccole dimensioni per dimostrare alcune funzionalità di quella che sarà la nuova architettura spaziale degli Stati Uniti.
La DARPA (Defence Advanced Research Projects Agency) del Pentagono lancerà in orbita il primo satellite Blackjack entro la fine di quest’anno e prevede di lanciarne almeno una ventina entro il 2022. Con il Blackjack, la DARPA vuole dimostrare l’utilità militare delle costellazioni di satelliti in orbita terrestre bassa e delle reti “mesh” di dimensioni, peso e costo minori. Uno degli obiettivi del programma del Blackjack è quello di costruire satelliti a costi inferiori rispetto a quelli dei tradizionali veicoli spaziali militari, utilizzando sensori che possano essere prodotti in serie per adattarsi a diverse piattaforme satellitari. La DARPA intenderebbe quindi utilizzare piattaforme satellitari commerciali per integrarvi software e dispositivi militari, e sta valutando quelle di Blue Canyon Technologies, Airbus e Telesat, tutte le quali hanno superato la Preliminary Design Review (PDR), in vista della scelta finale che è prevista entro il 2020. Recentemente è stata completata la PDR anche del Pit Boss, il sistema autonomo di gestione della missione (MMS) che sarà in grado di elaborare nello spazio i dati forniti dai satelliti operanti nell’orbita terrestre bassa e disseminare le informazioni agli utenti sulla Terra, il tutto senza input o istruzioni umane. Queste informazioni faciliteranno una serie di funzioni, inclusi i servizi di posizionamento, navigazione e temporizzazione, le comunicazioni spazio-superficie e la fornitura di dati per il targeting e il tracking persistenti. Come prime contractor per la progettazione di Pit Boss è stata scelta SEAKR, a capo di un team che comprende anche Microsoft, mentre a Lockheed Martin è stato assegnato il contratto per la prima fase di integrazione dei satelliti.
I payload in corso di valutazione
L’Agenzia sta inoltre esaminando vari payload da incorporare nella costellazione Blackjack. Fra questi vi sono un sensore infrarosso persistente (OPIR – Overhead Persistent Infrared) di Collins Aerospace e Raytheon; sistemi a radiofrequenza di Northrop Grumman, Trident Systems e Technology Research; un payload PNT (Position, Navigation and Timing) di Northrop Grumman; datalink ottici inter-satellitari di SA Photonics e un sensore elettroottico-infrarosso di L3Harris.
Le quattro missioni in programma ad oggi
Non sono ancora state decise le date dei lanci, comunque, la prima missione, Mandrake 1, vedrà il lancio sperimentale di un microsatellite cubesat che ospita chip di elaborazione per supercomputer. Con la seconda, Mandrake 2, sarà posta in orbita una coppia di cubesat per dimostrare la possibilità di una rete mesh basata nello spazio di scambiare dati tramite un datalink ottico. Con la missione Wildcard, invece, saranno testati i collegamenti tra satellite e radio tattiche di tipo software- defined radio (SDR), mentre il quarto esperimento, ancora senza nome, servirà a testare in orbita una serie di algoritmi avanzati di terze parti.
Le lezioni apprese dal Blackjack ispireranno la SDA
I voli dimostrativi saranno condotti in collaborazione con la US Space Force e la Space Development Agency (SDA), l’organizzazione costituita nel marzo 2019 per sviluppare una nuova architettura spaziale di sicurezza nazionale composta da centinaia di satelliti in orbita terrestre bassa. I vertici della SDA hanno affermato che si baseranno sulle lezioni apprese dal Blackjack.