US Navy: entra in servizio l’ultimo SSN Virginia Block III

Apr 07 2020
a cura della Redazione
Sebbene senza una cerimonia pubblica a causa delle restrizioni imposte dall’epidemia di CoVid-19, L’USS Delaware ha fatto il suo ingresso ufficiale nella flotta sottomarina degli Stati Uniti, completando la terza serie dei nuovi battelli “hunter killer” della Marina più potente del mondo.
31 agosto 2019: il sottomarino USS Delaware (SSN 791) impegnato nelle prove in mare “Bravo” nelle acque dell’Oceano Atlantico. (US Navy, photo courtesy of HII by Ashley Cowan/Released)

SSN Virginia Block III

SSN Virginia Block III

SSN Virginia Block III
31 agosto 2019: il sottomarino USS Delaware (SSN 791) impegnato nelle prove in mare “Bravo” nelle acque dell’Oceano Atlantico. (US Navy, photo courtesy of HII by Ashley Cowan/Released)

L’USS Delaware (SSN 791), 18° sottomarino d’attacco a propulsione nucleare (SSN) della classe Virginia, 8° e ultimo della serie Block III, è entrato in servizio con la Marina degli Stati Uniti lo scorso 4 aprile. Sebbene la relativa cerimonia pubblica sia stata annullata per motivi di sicurezza sanitaria legati alla diffusione del virus CoVid-19, il nuovo battello è entrato a far parte della flotta sottomarina per via amministrativa ed è stato trasferito alle normali operazioni di servizio. In ogni caso, l’US Navy cercherà un’occasione futura per celebrare l’evento secondo la tradizione, alla presenza dello sponsor e dell’equipaggio dell’unità. La chiglia del Delaware era stata posata il 30 aprile 2016, mentre la cerimonia di battesimo dell’unità si svolse il 20 ottobre 2018.

Il Vice Adm. Daryl Caudle, comandante delle Forze Sottomarine della US Navy, ha dato il benvenuto al battello nella flotta sottomarina degli Stati Uniti: “I marinai della USS Delaware provengono da ogni angolo della nazione e da ogni ceto sociale. Questo equipaggio, e quelli a seguire, affronteranno ogni sfida con impareggiabile coraggio e determinazione per garantire che la Forza sottomarina degli Stati Uniti rimanga la migliore al mondo.”

Una piattaforma flessibile, in grado di svolgere tutte le missioni chiave

L’ultimo battello classe Virginia Block III è la settima unità della US Navy a portare il nome “Delaware”, ma il primo in quasi un secolo e il primo sottomarino. L’USS Delaware è una piattaforma flessibile progettata per svolgere le sette missioni chiave della Forza Sottomarina: guerra anti-sottomarino (ASW); guerra anti-superficie (ASuW); rilascio di forze per operazioni speciali; strike su obiettivi terrestri; guerra irregolare; intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR); guerra di mine. Lunga 115 metri e larga 10, disloca 7.900 tonnellate e sarà in grado di immergersi a profondità superiori a 240 metri e operare a velocità superiori a 25 nodi in immersione. Presterà servizio per più di 30 anni senza aver mai bisogno di fare rifornimento, con un’autonomia limitata esclusivamente dalle scorte di cibo e dalle necessità di manutenzione. L’equipaggio è formato da 134 persone, di cui 14 ufficiali.

Rendering di un sottomarino d’attacco a propulsione nucleare classe Virginia. (US Navy)
Rendering di un sottomarino d’attacco a propulsione nucleare classe Virginia. (US Navy)
Un sonar più avanzato ed economico rispetto a quello dei Block I e II

Rispetto alle precedenti serie, le unità dei Block III presentano una prua ampiamente riprogettata per ospitare un sonar LAB (Large Aperture Bow) BBQ-10 al posto del sistema principale sferico utilizzato da tutti gli SSN della US Navy a partire dal 1958. Il BBQ-10 è realizzato quasi interamente con hardware e software COTS (Commercial Off-The-Shelf), cioè di derivazione commerciale, possiede un’architettura aperta che consentirà di integrare facilmente i futuri aggiornamenti non appena si renderanno disponibili ed è costituito da un array passivo e da uno attivo a media frequenza. Inoltre, è “water-backed” anziché “air-backed”, il che ne fa un sistema con minori necessità di manutenzione, per un risparmio calcolato in 11 milioni di dollari a battello (che sale a 25 milioni comprendendo altri redesign minori, sempre della prua).

Il BQQ-10 comprende il Submarine Precision Underwater Mapping and Navigation Upgrade (PUMA) per mappare il fondale marino e registrarne le caratteristiche morfologiche, ma anche la presenza di oggetti artificiali come le mine, e visualizzarli in forma tridimensionale sullo schermo di un computer. PUMA consente a un sottomarino di sorvegliare ed eludere in modo furtivo i campi minati e di trasmettere i dati d’intelligence raccolti ad altre piattaforme.

L’altra differenza rispetto alle serie precedenti è l’integrazione di tecnologia già in uso con gli SSGN (sottomarini lanciamissili balistici, a propulsione nucleare) della classe Ohio, che consiste in 2 tubi di lancio VPT (Virginia Payload Tubes) con 6 missili da crociera ciascuno al posto di 12 tubi di lancio per singoli missili.

La prua dei Virginia Block III, ridisegnata per ospitare il sonar LAB (Large Aperture Bow) BBQ-10 e due tubi di lancio VPT (Virginia Payload Tubes) con 6 missili da crociera ciascuno. (US Navy)
La prua dei Virginia Block III, ridisegnata per ospitare il sonar LAB (Large Aperture Bow) BBQ-10 e due tubi di lancio VPT (Virginia Payload Tubes) con 6 missili da crociera ciascuno. (US Navy)
Aspettando il Virginia Payload Module (VPM)

Come detto sopra, l’USS Delaware è l’ottavo e ultimo del Block III della classe Virginia, dopo i 4 battelli del Block I e i 6 del Block II. Le prossime serie di sottomarini saranno la Block IV e la Block V (10 unità ciascuna). La prima sarà caratterizzata da una riduzione da quattro a tre dei periodi di fermo per manutenzioni maggiori, incrementando la disponibilità operativa di ciascun battello. La seconda, invece, presenterà una notevole innovazione: il cosiddetto Virginia Payload Module (VPM), che fornirà la capacità di lanciare missili guidati per compensare il futuro ritiro dal servizio degli attuali SSGN. Il VPM sarà una sezione di scafo aggiuntiva con quattro tubi di lancio di grande diametro contenenti, ciascuno, 7 missili da crociera Tomahawk. Tale sezione comporterà una maggiore lunghezza dei battelli, 140 metri anziché 115, e un maggior dislocamento.

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