La Federal Communication Commission ha approvato il progetto di una rete di comunicazioni di quinta generazione che impiegherebbe la gamma di frequenze già utilizzata dal Global Positioning System, con il rischio di creare interferenze che metterebbero a repentaglio la sicurezza nazionale e l’economia statunitensi.
Il Dipartimento della Difesa americano è seriamente preoccupato per la decisione della Federal Communication Commission (FCC) – annunciata il 20 aprile – di approvare la richiesta avanzata dalla società statunitense Ligado Networks di utilizzare parte della “banda L” dello spettro radio per implementare il progetto di una rete terrestre nazionale a bassa potenza volta a supportare servizi 5G privati e IOT (Internet of Things) industriali, ritenuta essenziale dall’Amministrazione Trump per battere la concorrenza cinese e di altri paesi in questo strategico settore.
Il problema è che la suddetta banda radio, corrispondente a una gamma di frequenze comprese tra 1 e 2 GHz, è la stessa su cui si basa il sistema di posizionamento e navigazione satellitare statunitense (Global Positioning System – GPS) per mantenere le proprie funzionalità anche in presenza di fenomeni atmosferici e di una fitta vegetazione terrestre.
Secondo la FCC, l’accoglimento della richiesta di Ligado “promuoverà un uso più efficiente ed efficace delle risorse dello spettro radio della nostra nazione e assicurerà che le operazioni adiacenti della banda, incluso il Global Positioning System (GPS), siano protette da interferenze dannose”. A tal fine, le condizioni operative pattuite includono una “banda di guardia” di 23 megahertz in aggiunta a una serie di limitazioni tecniche riguardanti la potenza e le porzioni di banda che Ligado utilizzerebbe effettivamente. Di avviso molto diverso è il Pentagono, secondo il quale il progetto approvato dalla FCC comporterebbe un danno “inaccettabile” al sistema GPS (Global Positioning System), creando nuove interferenze che potrebbero compromettere il funzionamento di satelliti fondamentali per la sicurezza nazionale.
La preoccupazione del Capo di Stato Maggiore dell’US Air Force
Il Capo di Stato Maggiore della US Air Force, generale David Goldfein, ha descritto con la seguente metafora il rischio paventato: “È come se qualcuno stesse cercando di fare una conversazione tranquilla e nella stanza accanto c’è una cassa acustica da 500 watt che spara musica: questa è un’idea di quale potrebbe essere l’interferenza con il segnale GPS, che invece deve essere assolutamente pulito”. Goldfein si è detto “molto preoccupato” per la prospettiva, aggiungendo che tale preoccupazione è condivisa dal generale John Raymond, Capo delle Operazioni Spaziali della US Space Force, con il quale starebbe “esaminando diversi passi da compiere per attenuare il problema”.
Il potenziale danno non riguarderebbe soltanto gli utenti militari del Global Positioning System: “Gli Stati Uniti, ma direi il mondo intero, fanno affidamento sul GPS per numerose applicazioni che vanno oltre le operazioni militari”, ha ricordato Goldfein. “Si tratta della nostra qualità di vita, del modo in cui gestiamo le aziende, voliamo in aereo, preleviamo denaro dagli sportelli bancomat o ci spostiamo da un luogo all’altro seguendo quel punto blu sul telefono, al punto che siamo arrivati a dipendere dal GPS per tutto”.
Al Capo di Stato Maggiore dell’USAF ha fatto eco Mark Lewis, direttore Research and Engineering for Modernization del Pentagono, che ha dichiarato: “[il progetto di Ligado Networks] costituisce ovviamente una preoccupazione. La nostra capacità di operare non solo nello spazio, ma anche nello spettro radio, è fondamentale. Al momento stiamo esaminando le implicazioni e l’impatto della novità, e ci stiamo lavorando piuttosto attivamente.”
Le pressioni politiche per fare marcia indietro
Mentre il Dipartimento della Difesa si attiva per trovare soluzioni tecniche in grado di attenuare i problemi causati dal progetto di Ligado, al Congresso si registrano importanti prese di posizione contro la decisione della Federal Communication Commission. In particolare, i presidenti delle Commissioni Forze Armate del Senato e della Camera dei Rappresentanti (il senatore repubblicano James Inhofe e il deputato democratico Adam Smith), insieme ad altri membri dei due organi di controllo hanno firmato una lettera aperta pubblicata in esclusiva dal sito c4isrnet.com nella quale denunciano con toni molto netti i rischi per la sicurezza e l’economia nazionali derivanti dal progetto di Ligado Networks.
L’opposizione di nove fra dipartimenti e agenzie federali
“Nove dipartimenti e agenzie federali”, si legge nella dichiarazione, “hanno completato test e analisi ingegneristici approfonditi sulla proposta di Ligado, e i risultati sono chiari: il piano interferirebbe con milioni di ricevitori GPS in tutta la nazione. I dipartimenti della Difesa, del Commercio, degli Interni, della Giustizia, della Sicurezza Nazionale, dell’Energia e dei Trasporti, così come la NASA, la National Science Foundation, la Guardia costiera e la Federal Aviation Administration, sono tutti fortemente contrari al piano di Ligado. Che tipo di precedente rappresenta la decisione della FCC, che ignora la quasi unanime opposizione delle agenzie federali alla suddetta proposta?”
“Non solo il Governo”, proseguono i parlamentari, “ma anche i leader industriali che rappresentano il GPS, i servizi di comunicazioni satellitari, le compagnie automobilistiche, l’aviazione commerciale e i servizi meteorologici hanno espresso preoccupazione per la proposta di Ligado”.
La chiosa è dura: “Ci aspetteremmo che la FCC ascoltasse non solo la ricerca finanziata privatamente di Ligado, ma anche quella ampia e approfondita condotta da esperti in sicurezza nazionale e di altri settori”.
Troppi rischi per una soluzione non necessaria
In un passaggio precedente, la lettera sottolineava come il piano di Ligado potrebbe “costare ai contribuenti e ai consumatori miliardi di dollari e richiedere la sostituzione dell’attuale apparecchiatura GPS proprio mentre stiamo cercando di rimettere in piedi velocemente la nostra economia [colpita dal Coronavirus]”. Inoltre, gli estensori ritengono che i rischi previsti per la sicurezza e l’economia nazionali siano un prezzo eccessivo per l’utilizzo di “una banda dello spettro che non è necessaria per garantire una solida rete 5G”.
L’invito alla FCC a ritirare l’approvazione del progetto
In chiusura, la lettera afferma che “il Governo degli Stati Uniti deve modernizzare le infrastrutture necessarie per gestire e condividere lo spettro in modo efficiente e […] migliorare la capacità dei sistemi militari di operare a fianco dei sistemi commerciali”, prima di rivolgersi alla Federal Communication Commission: “Esortiamo la FCC a ritirare la sua approvazione della domanda di Ligado e a cogliere l’occasione per collaborare con l’NTIA [National Telecommunications and Information Administration] e altre agenzie federali, compresi i dipartimenti della Difesa e dei Trasporti, per trovare una soluzione che supporti sia l’espansione commerciale della banda larga, sia la protezione degli asset della sicurezza nazionale. Inoltre, ci aspettiamo che la FCC risolva le preoccupazioni del dipartimento della Difesa prima di andare avanti, come richiesto dalla legge. Se non lo facesse, e a meno che il presidente Trump non intervenga per impedire che tutto ciò vada avanti, spetterà al Congresso risolvere questo pasticcio.”