Raytheon: mega-commessa per gli SM-3 Block IB della US Navy

Apr 01 2020
a cura della Redazione
Il contratto assegnato dalla Missile Defense Agency ha un valore di 2,1 miliardi di dollari ed è il primo pluriennale nella storia del programma Standard Missile, con l’obiettivo di ottenere nuove efficienze e una riduzione dei costi.
(US Navy)

Raytheon SM-3 Block IB
(US Navy)

La US Missile Defense Agency ha assegnato a Raytheon un ordine da 2,1 miliardi di dollari per la fornitura di missili intercettori SM-3 Block IB nell’arco degli anni fiscali 2019-2023, il che ne fa il primo contratto pluriennale per l’intero programma SM-3.“Questo accordo di procurement è vantaggioso tanto per il Governo quanto per l’industria”, ha dichiarato il dott. Mitch Stevison, vicepresidente della divisione Strategic and Naval Systems di Raytheon. “Le efficienze ottenute attraverso questo contratto ci consentiranno di ridurre i costi, continuare a migliorare l’SM-3 e fornire un’importante capacità alle nostre forze armate”.

Un “kill vehicle” dall’energia cinetica devastante

L’SM-3 è l’unico intercettore di missili balistici a poter essere lanciato sia da terra che dal mare. Consegnato ad oggi in oltre 400 esemplari, è dispiegato in tutto il mondo e ha già conseguito più di 30 intercettazioni esoatmosferiche. Si tratta di un’arma difensiva che la US Navy utilizza per neutralizzare le minacce balistiche a corto e medio raggio. Per svolgere tale compito, il missile di Raytheon non impiega una testata esplosiva, bensì una cinetica che agisce per impatto diretto contro il bersaglio. Il cosiddetto “kill vehicle”, infatti, colpisce la minaccia con la forza di un camion da 10 tonnellate che viaggia a 600 miglia orarie (poco meno di 1.000 km/h). Questa tecnica, definita “hit-to-kill”, è stata paragonata all’intercettazione di un proiettile per mezzo di un altro proiettile.

Un intercettore SM-3 Block IB lanciato dall’incrociatore USS Lake Erie durante un test della Missile Defense Agency. (MDA)
Un intercettore SM-3 Block IB lanciato dall’incrociatore USS Lake Erie durante un test della Missile Defense Agency. (MDA)

Dal mare o dalla terra, l’SM-3 ha sempre fornito eccellenti prestazioni nei test. Nel 2014, la variante Block IB oggetto del nuovo mega-contratto venne lanciata con successo per la prima volta da un sito di prova dell’Aegis Ashore, la variante basata a terra del sistema Aegis (con una batteria di intercettori e radar a scansione elettronica passiva AN-SPY-1) situato nelle isole Hawaii. Nel proseguo dell’anno, l’intercettore distrusse un missile balistico a corto raggio durante un’esercitazione altamente complessa di difesa aerea e missilistica integrata condotta nell’Oceano Pacifico. Nel 2017, invece, l’SM-3 Block IB partecipò a un’esercitazione internazionale a guida NATO che simulava scenari di minaccia reali ed entrò nella fase di produzione a pieno rateo (FRP).

Seeker IR/UV e sistema di controllo TDACS per la variante Block IB

La variante Block IB dell’intercettore di Raytheon si caratterizza per il seeker IR/UV (Infra-Red/Ultra-Violet) e per la propulsione con sistema di controllo TDACS (Throttleable Divert and Attitude Control System), che consente di dirigere il missile con elevata precisione verso il bersaglio nella fase terminale dell’ingaggio. A questo proposito va aggiunto che il 26 marzo Raytheon ha firmato un accordo da 1 miliardo di dollari per acquistare da Aerojet Rocketdyne (AR) ulteriori sistemi di propulsione per tutta la famiglia Standard Missile, dagli SM-2 agli SM-6, passando per gli SM-3. Anche per questo contratto si è passati alla durata pluriennale anziché annuale, nell’ottica di conseguire nuove efficienze e riduzioni dei costi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *